rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

"Effetto Fornero" sull'occupazione: boom di lavoratori anziani

Secondo l'ultimo report della Commissione europea dal 2013 al 2018 gli occupati tra i 55 e 64 anni sono aumentati dell'11%. Un fenomeno causato anche dalla riforma Fornero che ha innalzato l'età pensionabile

Negli ultimi cinque anni sono aumentati dell'11% i lavoratori anziani. Si tratta di uno degli effetti delle riforme attuate in passato, come ad esempio la riforma Fornero che ha di fatto alzato l'età pensionabile, ritardando l'uscita dal lavoro. Tra il 2013 e il 2018 gli anziani che lavorano sono aumentati dell'11%, passando dal 42,7% delle presenze al 53,7% nella fascia della popolazione di età compresa tra 55 e 64 anni. Sono i dati contenuti nell'ultimo report della Commissione europea ed elaborati da AdnKronos. Tra il 2008 e il 2017 la forza lavoro è aumentata di circa un milione di persone, ''principalmente grazie all'aumento dei tassi di partecipazione dei lavoratori più anziani e delle donne'',

Aumento del lavoro, ma a tempo determinato 

L'aumento dell'occupazione, osserva la Commissione, ''si è basata su contratti a tempo determinato'' che, una volta scaduti gli incentivi per le assunzioni, ''sono diventati l'unico motore per la crescita dell'occupazione''. Nel periodo esaminato sono passati dal 13,2% al 17,1%, con un incremento di 4 punti percentuali. Tra il terzo trimestre del 2017 e il terzo trimestre del 2018 i contratti a tempo determinato sono aumentati dell'11,6%, a discapito dei posti con contratto a tempo indeterminato, che sono diminuiti dell'1%. 

"Lavorano in pochi e troppo": un paradosso tutto italiano

L'aumento dei contratti a tempo indeterminato e il conseguente aumento del ricambio del personale, si legge nel dossier, ''riducono gli incentivi per le imprese a investire in formazione specifica e restringono i margini per una specializzazione del lavoratori''. Nonostante il passo in avanti compiuto dall'Italia, con l'occupazione che è passata dal 59,7% del 2013 al 62,9% dello scorso anno (+3,2 punti), resta un considerevole gap rispetto all'Ue.

Lavoro, siamo lontani dalla media Ue

Nel terzo trimestre del 2018 il dato è arrivato al 63,1% ma - rispetto al 73,2 dell'Unione europea - resta comunque una distanza di 10,1 punti percentuali. In prospettiva, si legge nel report, la possibilità di ulteriori miglioramenti dipende in larga misura dall'aumento dei tassi di attività e dalla riduzione della disoccupazione strutturale.

Lavoro, tutte le agevolazioni per le assunzioni nel 2019

''Negli ultimi due anni la crescita dell'occupazione -osserva l'Ue- è stata trainata da contratti a tempo determinato. Il calo del tasso di disoccupazione è lento, anche a causa dell'aumento della partecipazione al mercato del lavoro''. Ma ''rimane elevato'' passando dal 12,1% del 2013 al 10,6% del 2018 nella fascia di età tra 15 e 74 anni. La disoccupazione di lunga durata e quella giovanile, in particolare ''destano serie preoccupazioni'' perché ''continua ad essere elevata ed è ancora molto al di sopra dei livelli pre-crisi''.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Effetto Fornero" sull'occupazione: boom di lavoratori anziani

Today è in caricamento