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Martedì, 19 Marzo 2024
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Curriculum vitae: perché è importante inserire la foto (e no, l'aspetto fisico non conta)

Foto o non foto, questo è il dilemma. L’opportunità di inserire una piccola istantanea a corredo del curriculum da inviare ai selezionatori è al centro di un animato dibattito che si trascina da anni. Non si tratta di puntare sull'aspetto fisico, ma di offrire al reclutatore uno strumento valutativo in più

Foto o non foto, questo è il dilemma. L’opportunità di inserire una piccola istantanea a corredo del curriculum da inviare ai selezionatori è al centro di un animato dibattito che si trascina da anni. E che divide i sostenitori del cosiddetto “basso profilo” - coloro che sostengono che un candidato debba essere valutato per le sue qualità professionali e non per quelle fisiche - ed i supporter dell’immagine - che riconoscono e propagandano l’efficacia di uno strumento che potrebbe rafforzare la possibilità di essere scelti. Se anche tu ti stai chiedendo se sia opportuno inserire la foto nel tuo Curriculum Vitae, sappi che ci sono tanti fattori da prendere in considerazione. E che la scelta da operare non è così superficiale come potrebbe sembrare. Leggi con attenzione l’articolo e cerca di schiarirti le idee.

Foto nel CV: le diverse posizioni

Partiamo col dire che, come spesso accade, non esiste una risposta univoca da poter smerciare come verità assoluta, ma delle considerazioni di massima – sostenute da ragionamenti più o meno strutturati e da casistiche più o meno affidabili – che possono aiutare a diradare la nebbia. La questione che riguarda l’opportunità di inserire una foto nel CV ha, da sempre, appassionato gli esperti scomodando valutazioni contrastanti. Negli ambienti anglosassoni, è fortemente sconsigliato perché considerato motivo di potenziale discriminazione. In pratica, ciò che affermano i selezionatori britannici è che lasciarsi condizionare dalla carnagione della pelle o dagli zigomi alti di un candidato sarebbe altamente scorretto e che, per questo, bisogna limitarsi a passare in rassegna le sue competenze professionali, trascurando del tutto le indicazioni che riguardano l’aspetto fisico, l’età o il genere. Una posizione che diverge marcatamente da quanto sostenuto dall’altro fronte di esperti che, riconoscendo la centralità dell’immagine, considera la foto un valido strumento di auto-promozione.

Stando alle ricerche condotte da alcuni siti specializzati nel reclutamento, i curricula vitae corredati da foto hanno più possibilità di essere visionati dai reclutatori rispetto a quelli che si limitano ad elencare esperienze, competenze e risultati raggiunti. Un dato che incoraggia a pensare che inserire l’immagine nel CV sia una mossa vincente, anche quando ci si candida a posizioni che non richiedono una particolare gradevolezza fisica. Un discorso a parte deve, infatti, essere fatto per quelle candidature che riguardano i modelli, gli attori, le hostess e gli addetti alla ricezione che puntano molto sulla loro avvenenza e che, piaccia o non piaccia, riescono spesso a sbaragliare la concorrenza grazie ai loro ovali perfetti o ai loro muscoli scolpiti. Inviare una foto - o meglio ancora un vero e proprio book fotografico - ad un’agenzia che deve procurare ingaggi a chi lavora specificamente con la propria immagine è un passaggio ineludibile.

Perché inserire la foto nel CV

Ma torniamo a noi: quando rispondiamo all’annuncio di un’azienda che cerca un contabile o un nuovo responsabile della comunicazione, dobbiamo prendere in considerazione l’ipotesi di inserire la foto nel curriculum o dobbiamo investire unicamente sulle nostre qualifiche e competenze? La risposta più diffusa tra gli esperti è quella che predilige la prima opzione. E non perché si ritenga vantaggioso puntare sull’aspetto fisico, ma perché (così facendo) si può agevolare il lavoro del reclutatore che potrà operare una scelta più consapevole e centrata avvalendosi di uno strumento valutativo in più. Facciamo degli esempi concreti: inserire una foto in cui sorridiamo garbatamente farà intendere al selezionatore che siamo delle persone cortesi e tendenzialmente positive, mentre inserirne una che ci ritrae con un’espressione seria e concentrata porterà l’intervistatore a dedurre che siamo dei tipi rigorosi e probabilmente affidabili. Non solo: candidarsi ad un’offerta di lavoro significa fare i conti con tanti competitor agguerriti e volitivi; la foto nel nostro curriculum potrebbe aiutare il reclutatore a memorizzare con più facilità la nostra candidatura lasciando indietro coloro che hanno scelto di rimanere nell’”anonimato visivo”. Non è faccenda da poco conto.

Foto nel CV: quale scegliere?

Ti sei convinto che inserire la foto nel tuo curriculum vitae potrebbe essere una buona idea? Bene, allora inseguila e non commettere errori. Scegli con attenzione l’immagine su cui puntare e tieni ben fermo in mente che l’obiettivo da perseguire non è sedurre il selezionatore, ma invogliarlo a incontrarti in sede di colloquio. Ecco quello che ti consigliamo di fare:

  • opta per un’immagine nitida in primo piano;
  • scegli una foto formato tessera (ci riferiamo esclusivamente alle dimensioni);
  • punta su una foto che abbia uno sfondo neutro (le immagini con paesaggi o scenari troppo vivaci alle spalle possono disturbare chi le guarda);
  • cerca di sorridere in maniera garbata e contenuta (ridere troppo potrebbe risultare inopportuno o irriverente);
  • presta la massima attenzione all’abbigliamento (scarta categoricamente le foto in cui sfoggi t-shirt di dubbio gusto, scollature pronunciate o accessori eccentrici);
  • non inserire un selfie (è scarsamente professionale e vagamente narcisistico);
  • non inserire foto ricordo con occhi lucidi, espressioni languide o gesti plateali;
  • non inserire foto ritoccate o in cui posi accanto ad altre persone

Foto nel CV, prova a distinguerti

Ricorda che la foto da inserire nel curriculum può aiutarti concretamente a trovare un impiego, anche se non sei alto 1 metro e 90, non hai i pettorali di un canoista e non “stendi” le donne con il tuo sguardo magnetico. Non convincerti che a puntare sulla foto dovrebbero essere solo i “bellocci”, ma impegnati piuttosto a sfruttare al meglio il potenziale che questa “arma” può offrirti. Un’ottima mossa potrebbe essere quella di distinguerti dagli altri, inserendo una foto che ti ritrae mentre sei al lavoro o in cui sono presenti elementi che rimandano direttamente alla tua professione. Se sei un musicista, puoi farti fotografare insieme alla tua chitarra, e se sei un insegnante, farti immortalare mentre sfogli un libro o tieni in mano una penna. L’importante è non prendersi troppo sul serio né, di contro, banalizzare la cosa. E ricordarsi che occorre selezionare con cura l’istantanea perché concorrerà a farci guadagnare (o perdere) punti agli occhi del reclutatore. Che foto sia, insomma, ma nel giusto modo.  

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