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Giovedì, 28 Marzo 2024
Lavoro Regno Unito

Vivere e lavorare a Londra: tutto quello che devi sapere

Trasferirsi a Londra e trovare lavoro può essere facile, ma la concorrenza è spietata. Partire informato su tutto è l'unica mossa che può aiutarti ad avere successo

Per quanto moleste possano risultare la nebbia e la pioggia, l'idea di trasferirsi a Londra ingolosisce un po' tutti. La città che riesce a combinare il fascino anacronistico della Royal Family con quello trasgressivo di Soho alletta e incuriosisce da sempre, calamitando l'attenzione di ogni genere di persona. Ma cerchiamo di non farci travolgere dal facile entusiasmo. Sulla capitale del Regno Unito - che è indiscutibilmente una delle città più belle e stimolanti del mondo - aleggia una quantità importante di dicerie che trovano scarso riscontro nella realtà. Un esempio? Se vi hanno detto che il modo migliore per imparare (o affinare) la lingua inglese è quello di trasferirsi per qualche mese nella City, non ci credete. Londra è una città carissima, che offre tanto solo a chi arriva sufficientemente “corazzato”. Prima di fare i bagagli e di staccare il biglietto per Heathrow, cerchiamo di capire insieme cosa vuol dire e cosa comporta vivere e lavorare a Londra. E cosa occorre sapere per evitare di tornare a casa, con le “pive nel sacco”, ancor prima di aver memorizzato i nomi di tutte le fermate della metropolitana.

Vivere a Londra, cosa succede con la Brexit

Partiamo dal caos della Brexit che ha creato scompiglio tra i tanti giovani europei, smaniosi di raggiungere Londra, ai quali è stata vaticinata l'impossibilità di coronare il loro sogno. A quasi tre anni di distanza dal famigerato referendum con cui i sudditi di Sua Maestà hanno votato a favore dell'uscita dall'Unione Europea, nulla è cambiato. E il Parlamento continua a bocciare il piano negoziato da Teresa May nei consessi europei. In un quadro così malfermo, l'idea di puntare su Londra potrebbe apparire quanto meno intempestiva, ma la realtà è che l'impasse politico in cui è precipitato il Regno Unito potrebbe non avere alcuna incidenza sulla vostra scelta. Il che non vi autorizza, ovviamente, a prendere la cosa alla leggera. Anzi: documentatevi per bene e sondate il vostro reale interesse; se pensate che sia arrivato il momento di cambiare vita e di tentare il “grande salto”, Londra potrebbe essere la città che fa al caso vostro. Ma occhio a non arrivare impreparati.

Vivere a Londra: cercare casa

A Londra risiedono già più di 8 milioni di persone con le quali dovrete condividere spazi, servizi e risorse. Fatelo solo se avete le idee sufficientemente chiare e dei solidi propositi in mente. Occorre innanzitutto arrivare con una buona conoscenza della lingua inglese (chi lo mastica appena farebbe meglio a rimanere a casa) che consente di interagire agevolmente con gli “autoctoni” e di cercare qualcosa di professionalmente interessante. Ma procediamo per gradi. Mettete innanzitutto in preventivo che Londra  è una città estremamente esosa. Stando a quanto calcolato dal sito Expatistan, il cibo che si compra nella City costa mediamente il 5% in più rispetto a quello che si acquista a Milano mentre gli affitti fanno letteralmente girare la testa, visto che costano il 59% in più rispetto a quelli riscossi nel capoluogo lombardo (che non sono tra i più economici, su scala nazionale). Per rendere l'idea: per un singolo posto letto, potreste cavarvela con circa 250 sterline, ma solo se vi accontenterete di stare in una delle zone più periferiche della città. Chi ambisce a sistemarsi nei pressi del centro, deve prepararsi a sborsare cifre importanti che possono raggiungere e superare le 500 sterline. A settimana.

Quando scorrete gli annunci di case o stanze in affitto, prestate la massima attenzione alle diciture perché nella città che ospita Buckingham Palace, la consuetudine è di indicare le cifre delle “pigioni” su base settimanale (per week) piuttosto che su base mensile (per month) come avviene in Italia. E non è che l'inizio: se trovare un alloggio a Londra comporterà qualche sacrificio, circolare coi mezzi pubblici – che, sia detto per inciso, funzionano benissimo – vi costerà un occhio della testa. Stando ai dati reperiti dal sopra citato Expatistan, l'abbonamento mensile che ai milanesi ed ai romani costa 35 euro, ai londinesi costa invece 160 sterline (il 360% in più). Tanto quanto basta a far capire che, se volete lasciare tutto per vivere a Londra, sarà meglio arrivarci con un budget adeguatamente sostenuto, che vi permetta di affrontare con serenità il primo faticoso periodo di assestamento. Il consiglio di chi ha tentato e trovato fortuna a Londra, ma ha dovuto partire da zero, è quello di accontentarsi (almeno all'inizio) di una sistemazione modesta (la City è piena di ostelli chiassosi e non troppo puliti che costano circa 15 sterline al giorno) per cercare poi un alloggio più confortevole e rispondente alle vostre esigenze. Come? Chiedendo in giro o affidandovi ad alcuni siti specializzati come Gumtree, SpareRoom, EasyRoommate, Zoopla o PrimeLocation.

Il modello di un CV britannico

Con un tetto sulla testa, potrete dedicarvi con più zelo e serenità alla ricerca di un lavoro. Da dove cominciare? Dalle candidature. Tenete a mente che i selezionatori di Londra non amano sfogliare i CV in formato europeo perché li considerano prolissi e complicati. Fate le dovute ricerche su Internet e procuratevi il modello di un CV britannico (più snello e schematico) nel quale riportare poche ed efficaci informazioni. Dopo i dati personali, accertatevi di specificare i vostri obiettivi professionali nella sezione “Objective” e di riassumere le vostre esperienze più significative nel cosiddetto “Summary”. Proseguite con l'elenco (e le sintetiche descrizioni) delle posizioni lavorative che avete occupato e dei percorsi formativi che avete portato a termine, facendo attenzione a menzionare solo quelli che trovano corrispondenza con la posizione a cui vi state candidando. Non “sbrodolatevi” addosso: i recruiter britannici non amano i candidati che si pavoneggiano e premiano (di norma) l'efficacia e l'essenzialità. Sia ben chiaro: nessuno vi chiede di sottostimare o svalutare quello che avete fatto nel corso della vostra carriera, ma di dimostrare a chi passerà in rassegna la vostra domanda che siete più proiettati al futuro che ancorati alle glorie del passato.

Vivere a Londra: cercare lavoro

E veniamo al nocciolo della questione: quali sono i mestieri che potete trovare con una certa facilità a Londra? Tutti e nessuno. Se pensate di ingrossare le fila dei tanti connazionali che, nella City, sbarcano il lunario servendo ai tavoli di un pub, lavando i piatti in un ristorante o facendo il commesso in un negozio di abbigliamento, rifletteteci bene. La concorrenza è spietata e per questi mestieri poco qualificati, il compenso è davvero basso. E allora? Lasciare l'Italia per lavorare, a ritmi serrati, in un locale o in un esercizio commerciale che vi ripagherà col minimo sindacale non è, nostro avviso, la scelta migliore. Londra non è l'Eldorado, ma una città magmatica e dinamica con un tasso di competizione elevatissimo. Chi vanta competenze nel settore bancario o si è già mosso con successo nel campo della finanza ha ottime probabilità di farcela.

Ma i “dilettanti allo sbaraglio”, che hanno dato credito alle storie di millantatori e spacconi inconcludenti, farebbero meglio a rimanersene a casa. O a tentare la sorte in una città più piccola, gestibile ed economica del Regno Unito. Quanto agli imprenditori: stando a quanto riferito da chi ha sperimentato sulla propria pelle l'ebbrezza di mettere su un'attività nella città della regina, il progetto potrebbe riservare discrete soddisfazioni. Il livello di tassazione è circa il 30% più basso rispetto all'Italia e la burocrazia più snella e semplificata. Detta così sembrerebbe già fatta, ma attenzione: essere un imprenditore a Londra significa fare i conti - più che altrove - con una concorrenza agguerrita. Che costringe a garantire prestazioni sempre alte a ritmi serratissimi. Siete pronti a gestire lo stress e a dare seguito all'entusiasmo  iniziale? Se la risposta è affermativa, armatevi di buona volontà e di voglia di fare ed affidatevi ad un solido istituto bancario che vi aiuterà ad aprire un conto gratuitamente e a disbrigare le pratiche tecniche.

Consigli finali

Se l'idea di vivere e lavorare a Londra vi alletta da sempre, non rinunciate al vostro sogno, ma rincorretelo con consapevolezza:

  • Londra è una città altamente competitiva, che non concede chance a chi non è adeguatamente formato (umanamente e professionalmente): raggiungetela solo se avete le idee chiare, le spalle larghe e la voglia e la capacità di fare il “grande salto”.
  • Londra è una città grande ed efficiente: se scegliete di trasferirvi lì, mettete in conto la necessità di cambiare mentalità perché, a differenza della gran parte degli italiani, i britannici rispettano maniacalmente le regole e sono estremamente precisi. Tentare di fare i “furbetti” ai piedi del Big Ben equivarrebbe a firmare la vostra condanna a morte. O a procurarvi lo stigma sociale.
  • Londra è una città meritocratica: se metterete impegno e dimostrerete di avere le giuste competenze e qualità, non tarderete a fare carriera. Non avere “agganci” non dovrebbe impattare minimamente sulla vostra realizzazione professionale quindi scommettete su voi stessi e lavorate sodo. Il passo che vi separa dalla nomina di “baronetti” potrebbe essere più breve di  quanto immaginate.

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