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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

“Il lobbismo riduce il benessere economico collettivo”: l'allarme della Bce

La Banca centrale europea ha pubblicato i risultati dell'analisi dal titolo"Il lobbismo in Europa: nuovi elementi a livello di imprese" da cui emergono tutti gli effetti negativi di questo fenomeno

Il lobbismo è un 'cancro' che influenza in negativo il benessere economico complessivo. Le imprese che ne fanno un utilizzo maggiore sono spesso quelle meno produttive e più protette dalla concorrenza, oltre ad influenzare spesso le decisioni politiche, producendo la perdita di benessere. E' la conclusione, tutt'altro che positiva, dell'analisi pubblicata dalla Banca centrale europea, intitolata “Il lobbismo in Europa: nuovi elementi a livello di imprese”.

L’analisi non è una condanna pregiudiziale di tutto il fenomeno: “Il Lobbismo può fornire ai politici importanti informazioni su settori specifici, facilitando così decisioni informate”.

“Ma se si spinge oltre – prosegue lo studio – in particolare se riesce a influenze i policy maker al punto da spingerli a inasprire oltre il necessario la regolamentazione, o a non aprire mercati già eccessivamente normati, potenzialmente può ridurre il benessere economico complessivo”.

Lo studio è stato curato da David Sondermann, della Bce, e da Konstantinos Dellis, dell’Università del Pireo. “Tendiamo a riscontrare – scrivono gli autori nel sommario – che le imprese nei settori più protetti, ad esempio le imprese in settori non commerciali a distanza (non-tradable), o maggiormente regolamentati, tendono a spendere di più in attività di lobby. Queste imprese hanno anche margini di profitto più alti e livelli di produttività più bassi, come è spesso il caso nei settori protetti”.

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