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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Via libera del Governo alla manovra, Gentiloni: "Senza lacrime e sangue"

Il testo del decreto fiscale è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Tra le misure previste il taglio dell'aumento dell'Iva, una proroga per i "gratta e vinci" e fondi all'assistenza medica

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla legge di bilancio. Lo rivela l'Ansa, citando fonti interne di palazzo Chigi al termine della riunione. "Mesi fa si parlava in rapporto a questa sessione di bilancio di 'lacrime e sangue', di una situazione che non si sapeva come sarebbe stato possibile affrontare, abbiamo io credo invece una manovra snella, utile per la nostra economia", ha commentato il premier Paolo Gentiloni.

In totale, il dl fisco si compone di 12 articoli. Il testo, che l'Ansa ha visionato, prevede numerosi interventi:  oltre a un primo stop all'aumento dell'Iva, figurano la rottamazione delle cartelle esattoriali, il rafforzamento del Golden Power, l'introduzione di alcune soglie "anti-scorrerie" nel caso di acquisti di quote di società italiane quotate da parte di soggetti stranieri extra Ue.

La manovra prevede una decontribuzione strutturale del 50% degli oneri previdenziali per tre anni per l'assunzione dei giovani. Per il primo anno, la soglia per le assunzioni incentivate sarà ampliata al 100% per i giovani fino al compimento dei 35 anni. Stesso discorso per i giovani assunti al Sud. Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria il Governo metterà a disposizione 100 milioni per un anno accompagnati da politiche attive per la ricollocazione al lavoro.

Come spiega l'Ansa, la prima edizione della rottamazione delle cartelle e delle liti fiscali porterà nelle casse dello Stato 1,1 miliardi di euro di maggiori introiti nel 2017 (700 milioni la rottamazione relativa ai debiti erariali, Inps e Inail, 400 milioni le liti) che consentono di "compensare il minor gettito realizzato rispetto alle previsioni per la procedura di collaborazione volontaria", la cosiddetta voluntary bis. Il "buco", secondo quanto si legge nella relazione tecnica al decreto fiscale, ammonta infatti a 1.070 milioni di euro. Dalla rottamazione bis invece si stimano incassi per circa 1 miliardo nel 2018, sia dalla riammissione di chi era stato escluso sia attraverso l'estensione ai primi nove mesi del 2017. Potenzialmente i contribuenti che potrebbero essere "ripescati" sono 53.365 e di questi 43.339 stanno comunque già aderendo ad un piano di rottamazione per altre cartelle. Gli incassi legati a questa misura sono stimati in 518 milioni (su un potenziale di 1,4 miliardi), mentre dalle cartelle 2017 si attendono 553 milioni.

Il decreto prevede anche la parziale sterilizzazione delle clausole di salvaguardia per 840 milioni nel 2018 e 340 nel 2019, con una riduzione dell'aumento dell'Iva per il 2018. L'aliquota al 10% passerebbe all'11,14% al posto dell'11,50%, ipotizzato finora. Si stima anche il taglio dell'aumento delle accise in calendario nel 2019, pari a 340 milioni su 350.

E' stabilito inoltre che la sanzione per la mancata notifica di un'operazione sottoposta al Golden Power potrà ora arrivare fino al doppio del valore dell'operazione e comunque non dovrà essere inferiore all'1% del fatturato realizzato dalle imprese coinvolte. La sanzione scatta "salvo che il fatto costituisca reato e ferme le invalidità previste dalla legge". 

Previste anche tre soglie "anti-scorreria" per quanto riguarda l'acquisto di quote di società quotate da parte di soggetti extra-Ue. Superato il 10, 20 e 25 per cento, l'acquirente dovrà dichiarare i modi di finanziamento, se agisce solo o in concerto, se intende fermarsi o proseguire fino al controllo, le sue intenzioni sui patti parasociali, se intende proporre integrazione o revoca degli organi amministrativi o di controllo. La Consob dovrà emanare un regolamento.

Approvata anche una deroga per le concessioni per le lotterie nazionali ad estrazione istantanea, come i "gratta e vinci": tale misura farà affluire nelle casse del Tesoro 50 milioni nel 2017 e 750 milioni nel 2018. 

Il dl fisco stanzia inoltre 21,5 milioni di euro per finanziare attività di ricerca medica, assistenza e cura e per migliorare i livelli essenziali di assistenza: 9 milioni sono per strutture pediatriche che svolgono anche trapianti "di tipo allogenico"; 12,5 milioni per strutture accreditate, anche private accreditate, centri di riferimento nazionale per l'adroterapia, eroganti trattamenti di specifiche neoplasie maglie mediante l'irradiazione con ioni di carbonio. 

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