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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Scuola, l'aumento ai prof è una beffa: più 85 euro ma si perde il bonus Renzi

“E' assurdo, da una parte mettono i soldi e dall'altra li tolgono”: ha commentato a Today Alessandra Cenerini, presidentessa Adi, parlando dell'aumento di stipendio per i docenti previsto nella bozza della Manovra economica

Tra i settori su cui andrà ad influire la Manovra economica, la scuola è sicuramente uno di quelli che godrà di grandi investimenti . Infatti, con quasi due miliardi di euro stanziati nella bozza della legge di bilancio, sono previsti aumenti di stipendi per presidi e docenti, oltre alle assunzioni di oltre duemila collaboratori scolastici. Tutto molto bello, ma soltanto in apparenza.

Infatti, se per i dirigenti scolastici, l'aumento di 440 euro mensili porterà queste figure allo stesso livello retributivo dei parigrado nella Pubblica Amministrazione, l'incremento di 85 euro lordi al mese per gli insegnanti ha una parvenza di ridicolo, sia per l'esiguità della cifra, sia perché produrrà un 'effetto boomerang' per cui, chi godrà di questo aumento dovrà rinunciare al bonus di 80 euro introdotto dal Governo Renzi. 

Una situazione quantomeno ambigua, su cui ha espresso la sua opinione Alessandra Cenerini, presidentessa dell'Adi (Associazione Docenti e Dirigenti scolastici Italiani), intervistata da Today: “E' una cosa inconcepibile, se davvero dovesse andare a finire in questo modo sarebbe assurdo. Se si mette da una parte e dall'altra si leva, l'aumento è soltanto una mera illusione”.

La beffa dei prof

Andiamo per grado. L'aumento di 85 euro lordi contenuto nella bozza della Manovra, riguarderebbe soltanto il 41% dei docenti italiani, ossia quei 320mila professori che guadagnano meno di 25mila euro l'anno e che fino a questo momento, proprio grazie allo stipendio inferiore a questa soglia, hanno goduto del bonus di 80 euro concesso da Matteo Renzi all'inizio della sua legislatura. Ma con l'aumento di 85 euro, lo stipendio di questi insegnanti andrebbe a lievitare oltre la soglia dei 25mila euro annui, facendo venire meno i requisiti per usufruire del bonus renziano. Insomma, facendo il semplice 'conto della serva', si aggiungono 85 euro lordi da una parte per toglierne 80 dall'altra. Se non è una beffa questa.

La forbice tra presidi e docenti

“E' una vera ingiustizia – ha commentato la Cenerini – qui parliamo di lavoratori che aspettano un rinnovo di contratto da 9 anni. Una categoria, quella degli insegnanti, che è sempre in sofferenza e ha gli stipendi più bassi della maggior parte dei Paesi europei, che negli ultimi anni non sono mai stati adeguati”.

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La posizione

Essendo la legge di bilancio ancora una bozza, è possibile che qualcosa venga modificato, magari con l'inserimento di una clausola che evita ai docenti la perdita del bonus di 80 euro conservando l'aumento di 85. Ma queste sono soltanto ipotesi, allo stato attuale delle cose, la beffa sarebbe confermata, creando sicuramente malumore nell'ambiente: “Siamo di fronte ad una situazione assurda – ha concluso la presidentessa Adi – ma se le cose non dovessero cambiare, sicuramente prenderemo una posizione dura contro questi provvedimenti”. 

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