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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Italia

Che cosa contesta l'Europa al Governo: i tre gravi rilievi nella lettera di Moscovici

Il primo giudizio della Commissione sul progetto di legge di bilancio è stato molto duro: con il deficit indicato al 2,4% per il 2019 rappresenta "una deviazione che non ha precedenti nella storia del Patto di Stabilità e di crescita

il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici è giunto a Roma con "tre domande" da rivolgere al ministro dell'Economia Giovanni Tria sulla manovra 2019 e per portare una lettera di duri rilievi sul piano di Bilancio appena notificato. Se non è già una bocciatura formale è comunque una sonora reprimenda.

Secondo quanto notificato dalla commissione Ue il programma inviato da Roma sembra configurare una "deviazione che non ha precedenti nella storia del Patto di Stabilità e di crescita".

Non solo, secondo le valutazioni preliminari dell'Ue implica il non rispetto degli impegni di riduzione del debito-Pil.

E, terzo problema, non ha ricevuto la validazione dell'Ufficio parlamentare di Bilancio.

Perché l'Ufficio parlamentare di bilancio ha bocciato il Def

Per questo tre molivi, secondo Bruxelles la manovra sembra configurare una "inadempienza particolarmente grave" rispetto alle regole comunitarie. Infine, la missiva, firmata dallo stesso Moscovici e dal vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, chiede all'Italia di rispondere entro lunedì 22 ottobre per poter procedere a una valutazione definitiva.

La trattativa sul bilancio

I rapporti tra Moscovici en Tria sono sempre stati e restano cordiali, ma la sostanza del confronto appare decisamente tesa con posizioni distanti.

"Non voglio mai assumere il ruolo di poliziotto cattivo  spiega il commissario Ue -  non ho mai il piano B, ho solo un piano A che è restare insieme nella zona euro. Oggi sono venuto a portare una lettera a Giovanni Tria e aspetterò pazientemente la sua risposta".

"Ci sono incontestabilmente delle valutazioni differenti e dobbiamo gestirle con intelligenza. So che non è semplice, serve sangue freddo".

E se al momento la Commissione non ha ancora preso decisioni sull'Italia, Moscovici ha dovuto anche ammettere come "non abbiamo mai avuto un tale scarto tra quello che era dovuto è quello che è previsto".

Come ricordato le regole europee non sono che uno strumento per far lavorare gli Stati europei assieme ma Moscovici ha anche rivendicato come l'Unione Europea abbia già riconosciuto negli ultimi anni flessibilità di Bilancio alla Italia per un equivalete di 30miliardi di euro e ora Bruxelles intende vigilare sul rispetto delle regole in merito ai saldi e delle promesse spese dai precedenti governi. 

 "La Commissione è stata e resterà accanto all'Italia, che ha il diritto di fare le sue scelte, come sul reddito di cittadinanza o la Fiat tax, su cui l'Ue non intende interferire".

E su questo Moscovici ha posto le tre domande: "Come il governo finanzierà le nuove spese; quale sia la strategia di riduzione del debito che deve restare una priorità, perché ha conseguenze dirette per la popolazione; quali siano le conseguenze giuridiche di questo Bilancio che non ha ricevuto la validazione dell'ente indipendente a ciò deputato".

"Gli italiani sono liberi nelle loro scelte democratiche e la Commissione non è qui per proporre una contromanovra. Ma con la nostra lettera chiediamo al Governo che la manovra si avvicini alle regole europee, perché non può restare al 2,4% di deficit e con uno scarto del deficit strutturale di un punto e mezzo. Questo non è possibile, chiediamo una correzione. E la chiediamo attraverso un dialogo costruttivo"

Cosa ha deciso il Governo e perché l'Ue non è d'accordo: la manovra spiegata semplice 

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