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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Verso la Manovra, dalla card unica al taglio delle tasse: le misure sul tavolo

Il tempo per la legge di Bilancio stringe: lunedì sarà il giorno della Nota di aggiornamento del Def. Dal pacchetto anti-evasione all'aumento dell'Iva da scongiurare: su cosa sta lavorando il governo

Sono settimane caldissime per il governo giallorosso, alla caccia di risorse per finanziare la prossima manovra economica e allo stesso tempo con pochi giorni a disposizione per rispettare tutte le scadenze. Lunedì scatterà l'ora della Nota di aggiornamento del Def (detta anche NaDef), per cui l'esecutivo ha avuto qualche giorno in più rispetto alla scadenze del 27 settembre. Il 30 settembre i lavori entreranno nel vivo con il  il Consiglio dei ministri convocato alle 18,30, che dovrà dare il via libera alla Nota di aggiornamento al Def, il documento con le stime su pil e conti pubblici che faranno da cornice alla Finanziaria. Il ministro all'Economia, Roberto Gualtieri e il premier Conte stanno pensando a quali misure inserire nella legge di Bilancio, di cui si sa ancora molto poco, anche se non mancano le ipotesi sul tavolo.

Verso la manovra, la card unica anti-evasione

Uno dei progetti a cui il governo sta pensando è quello di realizzare una card unica per gli 'sconti' sui pagamenti elettronici, una misura che andrebbe a trovare spazio nel pacchetto anti-evasione, cruciale per reperire le risorse necessarie per la manovra. Proprio su questo argomento è tornato nella giornata di ieri il viceministro al Mef Antonio Misiani, parlando di "un significativo sconto per chi la usa, questa è una delle soluzioni insieme ad altre misure per abbattere l'evasione fiscale che è poi la premessa per ridurre le tasse a tutti". L'idea alla quale lavora l'esecutivo sarebbe quella di introdurre una nuova card unica emessa da Poste per accedere agli 'sconti' in seguito al pagamento elettronico, un tema questo che sarebbe stato discusso nel colloquio tra il premier Giuseppe Conte e l'ad di Poste Matteo Del Fante. L'obiettivo è di recuperare fino a 4 miliardi di gettito Iva ogni anno, per colmare un gap fiscale per l'imposta - in valori assoluti - in Italia ammonta a 33 miliardi (dati 2017). Gli incentivi per chi paga con le carte di credito dovrebbero tradursi in "sconti e rimborsi" tra il 2 e il 4%.

Verso la Manovra, servono 23 miliardi per fermare l'Iva

Ma la gestazione della manovra si preannuncia quest'anno tutt'altro che facile, tra l'esigenza di disinnescare 23 miliardi di rialzi Iva e la promessa di avviare un piano di taglio triennale del cuneo fiscale. "La manovra si presenta come particolarmente impegnativa in relazione alle clausole di salvaguardia che mai erano state così alte. Questa è una sfida enormemente impegnativa quasi il doppio di quella che aveva il governo precedente", sottolinea Misiani.

Manovra, la vera sfida del nuovo governo: conto alla rovescia per fermare l'Iva

E su cuneo e imprese aggiunge: "noi vogliamo nell'arco del triennio ridurre in misura importante le tasse ai lavoratori per aumentare le buste paga. Premiare le imprese che investono, che innovano, che scommettono sul futuro di questo paese e vogliamo aiutare l'Italia a ripartire". In programma anche il rilancio degli investimenti pubblici "per lo sviluppo sostenibile e l'ambiente, per contrastare il cambiamento climatico".

Verso la Manovra: il rapporto deficit-pil e il debito

Intanto, al Mef si preannuncia un fine settimana di fuoco per definire le tabelle della manovra, attesa in Consiglio dei ministri lunedì. Il nuovo quadro dei conti 2020 dovrebbe fissare il deficit-pil al 2,2%; la crescita non dovrebbe superare lo 0,5% e il debito rischia di superare il livello dello scorso anno. Su quest'ultima stima pesano infatti sia la revisione al rialzo della Banca d'Italia del dato 2018 dal 132,2 al 134,8% sia il mancato piano di privatizzazioni con il quale il precedente governo aveva promesso di ridurre la montagna del debito.

Il primo no di Gualtieri all'Ue: ''Manovra restrittiva sarebbe controproducente''

Una volta approvata, la Nadef sarà trasmessa a Bruxelles, e così anche il Bilancio atteso in Cdm entro il 15 ottobre. Intanto nelle risposte all'Europarlamento Gentiloni, commissari designato agli Affari economici, spiega l'approccio che terrà nel corso del suo mandato.

"Cercherò di far applicare alla Commissione il Patto di stabilità e crescita facendo pieno uso della flessibilità consentita dalle regole" e assieme ai tassi bassi "ci aiuterà ad avere un orientamento di politica monetaria più amico della crescita, salvaguardando allo stesso tempo la responsabilità", scrive.

Infine nel premettere poi che "gli investimenti e riforme strutturali danno un contributo chiave alla sostenibilità del debito", l'ex premier sottolinea: "durante il mio mandato, mi impegno a dare risultati su un'agenda che sostenga la crescita e trovi il giusto equilibrio tra la sostenibilità nel tempo e l'affrontare problemi nel breve attraverso l'appropriata flessibilità nelle regole Ue".

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