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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Quota 100 a tempo: pensioni e riforme, così la manovra porta alla procedura di infrazione

La lettera della Commissione Europea è il primo passo formale per l'apertura di una procedura per deficit eccessivo contro l'Italia. Tria alla Commissione dell'europarlamento prova a mediare: "2,4% del rapporto deficit/pil? Un tetto, non un obiettivo"

Nonostante undici giorni di ritardo il Governo ha terminato solo ieri sera le ultime limature alla manovra e la prima legge di bilancio del governo del cambiamento non è ancora arrivata in Parlamento (doveva giungere alle Camere entro il 20 ottobre). Mentre si rincorrono le indiscrezioni sul contenuto delle ultime bozze vi è la prima conferma della natura temporanea di quella che è la riforma più attesa e discussa, quella delle pensioni con il superamento della legge Fornero

Le norme che introdurranno forme di flessibilità sull'età pensionabile saranno infatti introdotte verosimilmente dal 2019 ma con una legge successiva a quella di bilancio. Inoltre come confermato dal ministro dell'Economia Giovanni Tria alla delegazione della Commissione economia del Parlamento europeo "la riforma della legge Fornero è finanziata per tre anni, poi ne saranno valutati gli effetti". Ovvero secondo una norma del pacchetto pensioni - se confermata nel percorso di conversione - a poter beneficiare dell'ormai nota quota 100 sarebbe una platea ridotta, secondo lo schema dalla finestra mobile per i privati e del preavviso per gli Statali e - se confermata la transitorietà della misura - solo per chi avrà maturato i requisiti entro il 2021.

Pensioni, la quota 100 è a tempo determinato: la riforma spiegata bene

Da Tria sarebbe inoltre arrivato un nuovo impegno a trattare con l'Europa con toni meno aggressivi rispetto ai due vicepremier. Come spiega il capo della delegazione della Commissione economia del Parlamento europeo Roberto Gualtieri il ministro dell'economia ha sottolineato la necessità delle misure che come annunciato compariranno nella manovra 2019 per dare una "spinta espansiva" all'economia italiana. Ma Tria avrebbe ammorbidito i toni parlando dell'ormai noto 2,4% del rapporto deficit/pil come un tetto e non più come un obiettivo. Un concetto molto diverso da quello annunciato come "senza se e senza ma" dai due vicepremier che sullo scontro con l'Europa hanno già impostato la dialettica politica delle prossime elezioni europee di primavera.

Nel frattempo a preoccupare la scena economica e politica italiana è la possibilità che la commissione europea possa dar seguito in tempi brevi alla procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per deficit eccessivo. 

Come spiegato dal capo delegazione della commissione economia dell'europarlamento la lettera giunta ieri da parte della Commissione Europea è un atto dovuto poiché con l'attuale pianificazione economica verrebbe a decadere lo scudo accordato all'Italia per l'ultima volta solo a maggio scorso rispetto all'impegno di riduzione del debito pibblico. Lo scorso maggio la Commissione Europea non aveva proposto di aprire una procedura per deficit eccessivo legata al debito, principalmente perché l'Italia rispettava largamente gli impegni che aveva preso ai sensi del braccio preventivo del patto di stabilità.

I piani attuali sono un cambiamento rilevante, che potrebbe richiedere una rivalutazione di quella conclusione.

Lo ha spiegato anche il portavoce della Commissione Europea Christian Spahr: la lettera inviata dalla Commissione Europea al Ministero dell'eocomia "è il primo passo formale della procedura per deficit eccessivo, un passo standard nella preparazione di un rapporto ex articolo 126.3".

La Commissione si aspetta un nuovo Documento programmatico di bilancio entro il 13 novembre, "prima di prendere qualsiasi decisione".

Manovra, cosa rischia l'Italia dopo la bocciatura

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Ma cosa comporterebbe una procedura di infrazione? Diciamolo subito, non sarebbe la fine del mondo, anzi. Come ricordato dallo stesso Gualtieri anche la Francia è stata per anni sotto procedura di infrazione e anche nella scorsa legislatura il governo Renzi aveva valutato la prospettiva di scrivere una manovra apertamente in conflitto con i vincoli di bilancio.

Ma vanno presi in considerazione costi e benefici. Se è vero che manovre in deficit possono finanziare investimenti pubblici di stimolo all'economia è tuttavia da mettere sul piatto della bilancia il costo di una procedura di infrazione: primo fra tutti il rischio di una maggior speculazioni sul fronte dei mercati e dello spread

Il patto di stabilità e crescita prevede infatti che la Commissione possa imporre sanzioni per gli Stati della zona euro sotto forma di un deposito fruttifero pari allo 0,2 % del Pil dell'anno precedente, qualora lo Stato membro non adotti misure di adeguamento appropriate. In poche parole, se l’Italia non risponde come si attende Bruxelles l'esecutivo comunitario potrebbe colpire l'Italia con una multa nell’ordine di 800 milioni di euro.

Non finisce qui, come spiega EuropaToday, nel quadro di una procedura per i disavanzi eccessivi, se lo Stato interessato non dà seguito alla richiesta di correzione rischia l'eventuale sospensione dei fondi strutturali e di investimento europei. Inoltre l’Italia rischia quindi di essere denunciata da uno degli altri Stati dell'Unione Europea proprio per aver contravvenuto alla regola del pareggio di bilancio.

Gualtieri: "Serve dialogo non scontro con l'Ue "

Un "incontro molto positivo e cordiale" quello che si è tenuto ieri tra la delegazione della Commissione economia del Parlamento europeo e il ministro dell'Economia Giovanni Tria. Così il capo della delegazione, l'europarlamentare Pd Roberto Gualtieri, oggi in conferenza stampa a Roma.

"Il ministro - ha detto Gualtieri - ci ha illustrato la filosofia della manovra e ha anche inteso esprimere con forza l'impegno dell'Italia e del governo italiano a favore dell'Unione Europea e dell'euro".

"Naturalmente abbiamo espresso le nostre preoccupazioni per il tipo di discussione che sta prendendo piede tra esponenti del governo e della maggioranza dell'Unione Europea, e anche per misure che possono avere effetti negativi nel lungo periodo come il condono fiscale o come misure che appaiono poco efficaci dal punto di vista della crescita, ma questo fa parte anche di una normale dialettica politica, che è salutare. Il punto è che questa discussione deve avvenire in uno spirito costruttivo e non in uno spirito distruttivo perché questo danneggia innanzitutto l'Italia".

Visco: "Da riforme costi sociali nel breve periodo"

Su un invito al dialogo evitando lo scontro con Bruxelles è tornato anche il governatore della Banca d'Italia. "Le riforme e i cambiamenti necessari possono avere nel breve periodo costi sociali che devono essere attenuati, anche con l'intervento pubblico". Spiega Ignazio Visco intervenendo durante la giornata del risparmio. "Se ne può discutere in sede europea: quando ne ricorrono le condizioni si possono utilizzare tutti i margini consentiti dalle regole e dalle procedure attuali. Le differenze di opinioni non devono però tradursi in un conflitto istituzionale".

"Le conseguenze finanziarie di un temporaneo aumento del disavanzo pubblico possono essere attuate se la definizione e la gestione del necessario percorso di rientro si svolge in un clima di confronto aperto e costruttivo, nell'ambito delle procedure previste".

Come conferma il Governatore Visco sono riemersi i timori degli investitori nazionali ed esteri per la dinamica del debito pubblico.

"All'ampliamento del premio per il rischio sui titoli di Stato ha contribuito l'incertezza sull'orientamento delle politiche di bilancio e strutturali e sull'evoluzione dei rapporti con le istituzioni europee". 

La manovra, le ultime modifiche

Sgravi fiscali per l'assunzione a tempo indeterminato di neo laureati con il massimo dei voti. La norma esclude le Università telematiche. Per Valentina Aprea, capogruppo di Forza Italia in Commissione Cultura a Montecitorio la norma introduce una grave disparità di trattamento nei confronti delle Università telematiche riconosciute a pieno titolo dall'ordinamento italiano.

"Mi sembra una distinzione assurda e ingiustificata - sottolinea Aprea - perché altamente lesiva di tanti giovani che optano per un percorso di studi semplicemente alternativo a quelli convenzionali e che sarebbero in tal modo discriminati rispetto ai colleghi laureati presso altre Università"

Presenterò un emendamento per sanare questa irrazionale previsione che determinerebbe la distinzione tra laureati di serie A e laureati di serie B". 

Dal bonus assunzioni ai terreni gratis: le ultime novità della manovra 

Salvini: "Non ci sarà alcuna patrimoniale"

"Non ci sarà nessuna tassa sui conti correnti e sui risparmi degli italiani". Lo spiega il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, a margine dell'assemblea di Confitarma: "Non ci sarà nessuna patrimoniale, le lasciamo a Monti e Amato".

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