Mercatone Uno, dopo il fallimento un'altra brutta notizia
Chi aveva ordinato i mobili dalla nota società può evitare di continuare ad aspettare, il curatore fallimentare ha inviato una lettera a consumatori e creditori: la consegna di mobili per 4 milioni di euro non avverrà mai. E chi ha già pagato?
"La crisi di Shernon Holding srl - società che controlla Mercatone Uno - in dieci mesi di attività ha accumulato 100 milioni di debiti". Lo scrive il curatore fallimentare di Milano Marco Angelo Russo in una lettera datata 4 dicembre e indirizzata a tutti i creditori e i consumatori.
La situazione debitoria non avrebbe di fatto "consentito alla società poi fallita di approvvigionarsi regolarmente della merce necessaria per evadere gli ordini via via ricevuti". In poche parole chi aveva ordinato i mobili dalla nota società può evitare di continuare ad aspettare una consegna che non avverrà mai.
Sono migliaia i clienti che avevano pagato acconti per ordini mai evasi e che non hanno avuto neanche la possibilità di comprarli all’asta a prezzo fallimentare. Nei 55 punti vendita sarebbero infatti state vendute a 20.000 consumatori mobili, cucine o camere da letto per un valore di 4 milioni di euro. Tuttavia i fornitori di Mercatone Uno non avrebbere prodotto i mobili che i consumatori avevano già - almeno in parte - pagato per evitare di aumentare ancora di più l’esposizione verso la Shernon Holding.
Quale possibilità hanno dunque i consumatori?
A norma di legge tutti gli acconti versati per un prodotto non ricevuto sono equiparati a contratti non onorati. Con la dichiarazione di fallimento della società e ad asta fallimentare già avvenuta, i consumatori possono richiedere al curatore fallimentare di essere ammessi al passivo, sperando che nel corso della procedura vengano trovati abbastanza soldi in cassa da accontentare tutti.
Dipendenti e fornitori hanno la precedenza, mentre i clienti sono "non garantiti".