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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Rivoluzione modem libero: cosa cambia per utenti e offerte

Il prossimo 31 dicembre entrerà in vigore la delibera dell'Agcom che permette ai consumatori di scegliere in libertà l'apparecchiatura da utilizzare per connettersi a internet. Ecco gli effetti sui contratti, vecchi e nuovi

Dal primo gennaio 2019 gli utenti saranno liberi di scegliere e utilizzare un modem diverso da quello fornito dall'operatore telefonico con cui si stipula un contratto. Avrà così inizio l'era del modem libero, con l'attuazione della delibera 348/18/CONS dell'Agcom con la quale l'Italia si uniforma alla direttiva europea n. 2015/2120 che stabilisce misure riguardanti l'accesso a una rete aperta, con specifico riferimento alla libertà di scelta delle apparecchiature terminali. La regola varrà già da domani, sabato 1 dicembre, per i nuovi contratti, mentre per quelli già attivi bisognerà aspettare la fine dell'anno. Prima di andare a vedere quali saranno i cambiamenti per i consumatori, va prima introdotto il concetto di net neutrality (neutralità della Rete), che gli italiani inizieranno a conoscere proprio con l'inizio dell'era del modem libero.

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Cos'è la net neutrality

La neutralità della rete rappresenta una fondamentale scelta politica che mira a mantenere internet un luogo aperto e gli utenti liberi di fruire di tutti i contenuti disponibili e di scegliere le apparecchiature da utilizzare per la connessione a internet. Inoltre garantisce agli utenti un servizio di connessione per cui non possono essere trattati diversamente rispetto agli altri utenti dai fornitori del servizio, a seconda di criteri quali il tipo o il prezzo degli abbonamenti ovvero il terminale usato per l’accesso. Un concetto già conosciuto negli Stati Uniti e che in Europa è entrato in vigore nel 2016 con il Regolamento 2015/2120, testo applicabile in ciascuno Stato membro dal 30 aprile del 2016 che èrevede: 

  • di garantire agli utenti di internet il libero accesso a qualsiasi contenuto online,
  • l’impossibilità per i fornitori di servizi di imporre limiti ovvero trattamenti discriminatori o differenziati, nonché
  • il diritto di poter scegliere il terminale con cui connettersi ad internet.

Cosa dice la delibera di Agcom

E' in questo contesto che la delibera dell'Agcom traduce nel pratico quello che la net neutrality prevede al livello astratto. Nella delibera, l'Autorità garante per le comunicazioni sancisce il diritto degli utenti di scegliere liberamente il proprio terminale (modem o router) per accedere a Internet dalla linea fissa, usando quindi un apparecchio diverso da quello fornito dall'operatore. Dal canto loro, gli operatori non possono né "rifiutare di collegare apparecchiature terminali alla rete se l'apparecchiatura scelta dall'utente soddisfa i requisiti di base previsti dalla normativa europea e nazionale, né imporre all'utente finale oneri aggiuntivi o ritardi ingiustificati, ovvero inibire l'utilizzo o discriminare la qualità dei singoli servizi inclusi nell'offerta, in caso di collegamento a un modem di propria scelta". Gli operatori sono inoltre tenuti ad assicurare la diffusione, anche sui propri siti, di informazioni utili sulle specifiche e tutti i parametri necessari per l'accesso e la configurazione del servizio. Installazione e manutenzione spettano però al cliente. Quanto all'assistenza, l'Agcom spiega che "i fornitori di accesso alla rete forniscono ai propri clienti, attraverso i canali di assistenza, informazioni per la corretta e semplificata attestazione delle funzionalità di connessione e configurazione degli apparati terminali".

Cosa cambia per gli utenti

Dal primo dicembre gli operatori dovranno garantire a chi sottoscrive un nuovo contratto l'uso della linea Internet con il modem che l'utente sceglierà. Entro il 31 dicembre, invece, l'Agcom stabilisce che ai clienti che hanno un contratto già attivo venga data la possibilità di cambiare offerta, scegliendone una che preveda l'utilizzo gratuito dell'apparecchio oppure, in alternativa, la rescissione gratuita del contratto, senza penali per il modem, che dovrà essere restituito.

Cosa cambia per le offerte

Nel caso in cui gli operatori forniscano servizi integrati di accesso a Internet e/o di connessione alla rete tramite offerte in abbinamento con l'apparecchiatura, essi sono tenuti a evidenziare separatamente modalità e condizioni di offerta. Gli operatori devono quindi separare - anche nei documenti di fatturazione - il costo dell'apparecchio da quello di installazione e manutenzione e assistenza. I fornitori di servizi di accesso a Internet devono inoltre mettere a disposizione un'offerta alternativa che non includa la fornitura dell'apparecchio. In parole povere, le novità saranno le seguenti:

  • Le nuove offerte quindi consentiranno agli utenti di usare un modem di propria scelta. Gli operatori potranno proporre il proprio solo in modo opzionale.
  • Per i vecchi contratti, se il modem è a pagamento, la delibera chiede di permettere agli utenti di restituirlo e quindi smettere di pagarlo. Se l’utente lo vuole tenere a pagamento, l’operatore deve sbloccarlo per consentirne l’uso anche su altre reti.
  • Se nel vecchio contratto, il modem era gratis, deve restare tale e comunque l’utente avere il diritto di usare un altro modem sulla stessa linea.

I casi di Tim e Fastweb

Dopo la bocciatura del ricorso al Tar, anche Tim, che aveva chiesto la sospensione della delibera, si adatterà alla normativa. E dal primo dicembre garantirà alla clientela il diritto di scegliere il terminale per l'accesso ad Internet. Sul proprio sito, Tim ricorda che "qualora si utilizzi un prodotto (es. modem) diverso da quello fornito da Tim, si potrà continuare a usufruire, ove tecnicamente possibile, dei medesimi servizi, senza alcuna modifica delle condizioni economiche applicabili". Però, sottolinea la compagnia telefonica, "l'eventuale scelta di un prodotto diverso da quello fornito da Tim dovrà essere effettuata nel rispetto delle condizioni contrattuali applicabili all'offerta attivata". Tim non risponderà inoltre per "servizi di manutenzione e disservizi che riguardino il funzionamento dei prodotti scelti autonomamente dal cliente". Anche Fastweb dovrebbe pubblicare entro oggi tutte le informazioni sul proprio sito web.

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