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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Italia

Mps torna in Borsa a prezzo di saldo: non è una buona notizia per il Tesoro e i contribuenti

La crisi di Rocca Salimbeni è finita? Il via libera della Consob riporta dopo 10 mesi il titolo del Monte dei Paschi a Piazza Affari. Alla prova del mercato andrà anche il piano industriale messo a punto dall'Ad Marco Morelli: 5.500 esuberi e chiusura di 600 filiali

Come Monte dei Paschi è arrivata a questo punto

Tutto inizia con l'acquisizione di Banca AntonVeneta da parte del Monte dei Paschi di Siena nel novembre del 2007. Un "affare" che Giuseppe Mussari, allora presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, valuta in 9 miliardi di euro ma che ben presto diventato 17 mettendo a rischio la solidità patrimoniale dell'istituto. Per finanziare l'acquisizione, la banca senese vara un aumento di capitale da 9 miliardi di euro, di cui 5,8 a carico degli azionisti. Ma dopo la vicenda sub-prime e successivamente la crisi dei debiti sovrani europei, l'operazione di acquisizione di AntonVeneta da parte di Mps appare sempre più sopravvalutata. 

Nel 2009 Mps si trova costretta a sottoscrivere i cosiddetti "Tremonti-bond" per circa 2 miliardi di euro e poi nel 2013 chiede altri prestiti, ora denominati "Monti-bond", per un valore di 3,9 miliardi di euro una parte dei quali (1,9 miliardi) richiesti proprio per restituire i capitali chiesti nel 2009. Un circolo vizioso che porterà Bankitalia a sollecitare un cambio di guardia a Rocca Salimbeni: al posto di Mussari e Vigni  viene nominato presidente del CDA della Banca Alessandro Profumo, già amministratore delegato di Unicredit dal 1998 al 2010, mentre amministratore delegato diviene Fabrizio Viola, che da gennaio 2012 è anche direttore generale. Il 26 ottobre 2014 MPS è bocciata dagli stress test della Banca Centrale Europea ed è costretta a varare un nuovo aumento di capitale da 3 miliardi di euro. 

Nell'agosto 2015 Alessandro Profumo lascia la carica di presidente, sostituito da Massimo Tononi. L'8 settembre 2016 il consiglio di amministrazione di MPS annuncia che l'amministratore delegato Fabrizio Viola lascerà la banca; contestualmente, si dimette anche il presidente Massimo Tononi. Il 24 novembre 2016 l'assemblea degli azionisti vara un nuovo aumento di capitale da 5 miliardi di euro che non viene raggiunto. La sera del 22 dicembre il Governo, tramite decreto legge, istituisce un fondo di 20 miliardi per subentrare nell'azionariato di banche italiane in difficoltà. Dopo sei mesi di lavoro al microscopio sul piano del duo Morelli/Falciai, lo Stato ha approvato 5,4 Miliardi di aiuti. Altri 4,3 Miliardi di euro deriveranno dalla conversione di azionisti e obbligazionisti.

Cosa fare per chi ha ricevuto le azione Mps?

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