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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia Italia

Negozi chiusi domenica, si va verso 8 aperture l'anno su scelta delle Regioni

Come spiegato dal capogruppo alla Camera Riccardo Molinari la Lega ha deciso di sostenere la proposta di cui è cofirmataria l'onorevole Saltamartini che prevede la possibilità di stabilire 8 aperture nei giorni festivi all'anno d'intesa con le Regioni

Si è tenuto oggi il vertice della Lega per orientare le scelte di ministri e parlamentari del Carroccio in vista della presentazione della Legge di bilancio 2019. La riunione convocata al Viminale dal ministro e vicepremier Matteo Salvini oltre a confermare le priorità della compagine leghista nell'orientamento dell'azione del governo gialloverde (Riforma della legge Fornero, pace fiscale e chiusura con Equitalia, flat tax), ha dato il via libera alla proposta per la chiusura domenicale dei negozi.

Come spiegato dal capogruppo alla Camera Riccardo Molinari la Lega ha deciso di sostenere la proposta di cui è cofirmataria l'onorevole Saltamartini che prevede la possibilità di stabilire 8 aperture nei giorni festivi all'anno d'intesa con le Regioni.

"Ce lo chiedono le associazioni dei commercianti schiacciati dalla liberalizzazione selvaggia di Monti e dai vantaggi competitivi della grande distribuzione" spiega il capogruppo Molinari. 

"Vogliamo tutelare il commercio tradizionale e dare un messaggio di attenzione alle famiglie il cui il tempo libero non deve essere dedicato solo al consumismo. Vogliamo tutelare il commercio tradizionale, perché questi anni di liberalizzazione selvaggia e prolificazione smodata della grande distribuzione hanno desertificato i centri storici".

Confimprese: "Decisione antistorica"

Tuttavia la proposta leghista non trova il consenso di tutte le associazioni. Tra queste anche Confimprese: "La domenica vale il 20% del fatturato della settimana e il sabato il 25 per cento - spiega Mario Resca il presidente dell'associazione che rappresenta le grandi imprese commerciali  - La misura che si discuterà giovedì alla Camera è antistorica e porta il Paese a una drammatica recessione dei consumi, al calo dell`occupazione e a una sempre minore attrattività dell`Italia agli occhi degli investitori stranieri. Chi lavora la domenica guadagna il 30% in più in busta paga".

Negozi chiusi la domenica: la legge che mette a rischio migliaia di lavoratori) 

Se la proposta di legge prevede di tenere aperti i negozi nelle città turistiche "sono comunque a rischio 150mila posti di lavoro", ha aggiunto Resca. "Qualcuno ha pensato - ha concluso - che le spese di gestione nei centri commerciali non si abbassano di certo se i negozi sono chiusi la domenica e che le chiusure sia negli shopping center sia nei centri storici delle città si ripercuotono su tutto l'indotto, parcheggi, benzina, ristorazione e consumi fuori casa? Senza le domeniche si azzera il business".

Domenica stop anche per l'e-commerce?

Se c'è chi prospetta un regalo alle grandi compagnie di shoppingo online, tuttavia anche l'e-commerce potrebbe finire nella stretta sulle aperture dei negozi nei weekend e nei festivi. Nella proposta di legge numero 526 - presentata alla Camera dei Deputati (firmatari Davide Crippa, De Toma, Rachele Silvestri, Vallascas) lo scorso 17 aprile, nei giorni festivi il consumatore potrà continuare a collegarsi ai siti di e-commerce, scegliere e completare gli acquisti, ma l'ordine inizierà ad essere preparato dal giorno lavorativo seguente.

 "Si provvede conseguentemente all'abolizione delle liberalizzazioni introdotte dal Governo Monti (con il cosiddetto 'Salva Italia' varato con il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, e convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, ndr), ripristinando la situazione precedente, con un ritorno alla liberalizzazione completa per i soli esercizi ricadenti nei comuni a carattere turistico".

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