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Giovedì, 18 Aprile 2024
ECONOMIA

Rivoluzione 730: arriva a casa già compilato

C'è il via libera del Consiglio dei ministri: verrà spedito online entro il 15 aprile. Dentro i dati essenziali: il cittadino potrà accettarlo oppure portare modifiche. La data di scadenza per la presentazione è fissata per il 7 luglio

ROMA - Precompilato e a domicilio, il nuovo 730 sarà una vera rivoluzione per circa venti milioni di contribuenti italiani, pensionati e dipendenti, che si vedranno recapitata direttamente a casa la dichiarazione dei redditi. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato la norma ieri sera, in via definitiva, insieme ad un nutrito pacchetto di semplificazioni fiscali che vanno dalle successioni ai rimborsi Iva. 

COME FUNZIONA - Il nuovo 730 precompilato scatta dal 2015 sui redditi del 2014. I moduli compilati dovranno essere resi disponibili on line entro il 15 aprile. Si parte subito e si punta a "sperimentare" il sistema già con la prossima stagione delle dichiarazioni. I dati inseriti, all'inizio, saranno essenziali. Vi saranno i dati già contenuti nell'anagrafe tributaria (quelli anagrafici, i parenti a carico, gli immobili e i terreni posseduti) ma anche quelli trasmessi da parte di soggetti terzi (ad esempio banche, assicurazioni ed enti previdenziali) e quelli contenuti nelle certificazioni dei sostituti d'imposta: questi dovranno comunicare i redditi da lavoro e le trattenute e se lo faranno in ritardo saranno sanzionati 100 euro per ciascun lavoratore. Dal 2016 con la tessera sanitaria saranno inseriti anche quelli relativi a queste spese. La dichiarazione viene messa a disposizione on line entro il 15 aprile e il cittadino potrà accettarla così com'è oppure modificarla, rettificando i dati e aggiungendone altri. Può farlo da solo o con l'assistenza dei Caf e di professionisti abilitati: la scadenza di presentazione è il 7 luglio. I controlli cambieranno a seconda se la precompilata è stata accettata senza modifiche o no.

Il decreto approvato dal governo contiene comunque anche molte altre misure, che riguardano non solo i cittadini ma anche le imprese. Vi riportiamo le principali.

DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE - Non è più necessario presentare la dichiarazione quando l'eredità, devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta ha un valore non superiore a 100mila euro e non comprende immobili o diritti reali immobiliari; BONUS ENERGIA - Stop alla comunicazione alle Entrate per i lavori ammessi alla detrazione che proseguono per più periodi di imposta; VITTO E ALLOGGIO AI PROFESSIONISTI - Queste spese non costituiscono compensi in natura per chi ne usufruisce. Quindi, il professionista non dovrà più "riaddebitare" in fattura tali spese al committente e non dovrà più operare la deduzione dell'ammontare quale componente di costo deducibile.

RIMBORSI IVA - Azzerati gli adempimenti per i rimborsi fino a 15mila euro (ora la soglia è di 5mila euro) e non vengono posti limiti all'ammontare dei rimborsi in favore dei contribuenti "non a rischio" per i quali non è più necessaria la prestazione della garanzia a favore dello Stato; FISCO INTERNAZIONALE - Vengono semplificate le dichiarazioni delle società o enti che non hanno la sede legale o amministrativa in Italia: semplificare i modelli dichiarativi non richiedendo dati già in possesso dell'Amministrazione finanziaria. Sale anche a 10mila euro il limite per comunicare, solo annualmente, le operazioni con paesi "black list" (paradisi fiscali); FORFAIT PUBBLICITA' - E' prevista una detrazione a forfait del 50% per prestazioni sia per le prestazioni di pubblicità che di sponsorizzazione per associazioni senza scopo di lucro, quelle sportive dilettantistiche, le pro-loco; SPESE DI RAPPRESENTANZA - Si potrà detrarre l'Iva sulle spese di rappresentanza sostenute per l'acquisto di beni che hanno un costo "unitario" fino a 50 euro (ora era fino a 25,82 euro) uniformando la norma a quella delle imposte sui redditi.

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