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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Italia

Agli italiani piace il nero: l'economia sommersa vale il 13% del Pil

Vendite illegali, affitti in nero, stipendi in contanti: i pagamenti in "nero" valgono 211 miliardi di euro. Lo rileva l'Istat che denuncia come il dato dei redditi nascosti al fisco sia in crescita per un valore pari ad una intera manovra finanziaria

Dal 12,4% al 13,0% dell'intero reddito prodotto nel paese è totalmente in nero. Lo denuncia l'Istat che pubblica i dati del valore dell'economia cosiddetta "non osservata", ossia quella sommersa e derivante da attività illegali, nel 2014. Il valore aggiunto generato dalla sola economia sommersa ammonta in particolare a 194,4 miliardi di euro, pari al 12,0% del Pil, quello connesso alle attività illegali a circa 17 miliardi di euro.

Vendite illegali, affitti in nero, stipendi in contanti: i pagamenti in "nero" valgono 211 miliardi di euro. I redditi nascosti al fisco vengono per il 46,9% dalla sotto-dichiarazione da parte degli operatori economici, la restante parte è attribuibile all'impiego di lavoro irregolare, fitti in nero, mance e attività illegali.

L'economia sommersa è particolarmente elevata nel settore dei servizi, del Commercio, trasporti, nelle attività di alloggio e ristorazione, ma anche nell'edilizia con l'impiego di lavoratori a cottimo, spesso sottopagati. Ma è evidente la traccia lasciata dall'abuso di lavoratori in nero anche nei settori dei servizi alle persone, come nel caso di badanti e colf, ma anche del caporalato che affligge settori come l'agricoltura, silvicoltura e pesca. 

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