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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia Italia

Una partita iva per lavorare: uno su due ha meno di 35 anni

Tutte le classi di età registrano incrementi di aperture: il più consistente è il 14,6% della classe più anziana. Il 17,1% delle persone fisiche che nel secondo trimestre ha aperto una partita Iva è nato all'estero.

Nel secondo trimestre del 2018 sono state aperte 130.400 nuove partite Iva. Come documentato dai dati del ministero dell'Economia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si osserva un incremento del 2,7%.

La distribuzione per natura giuridica mostra che il 71,3% delle nuove aperture di partita Iva è attribuibile a persone fisiche, il 23,6% a società di capitali, il 4% a società di persone; la quota dei “non residenti” ed “altre forme giuridiche” rappresenta complessivamente poco più dell’1% del totale delle nuove aperture. Rispetto al secondo trimestre del 2017, si rileva un moderato aumento di avviamenti per le persone fisiche (+3,6%) e le società di capitali (+1,3%), mentre prosegue il trend decrescente delle società di persone (-8,2%).

Riguardo alla ripartizione territoriale, il 41,1% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,3% al Centro e il 36,3% al Sud e Isole. Rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente, i più consistenti incrementi di avviamenti sono avvenuti in Calabria (+12%),Basilicata (+10,6%) e Sardegna (+10,2%), mentre diminuzioni si registrano nelle Marche (-5,3%), nella Provincia Autonoma di Bolzano (-3,6%) e in Liguria (-1,7%).

"Nel 2019 un primo assaggio di flat tax per le partite Iva"

Con riferimento alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra, come di consueto, il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 19,8% del totale, seguito dalle attività professionali con circa il 15% e dall’agricoltura (12,9%). Rispetto allo stesso periodo del 2017, tra i settori principali si osservano i maggiori aumenti di aperture nell’ agricoltura (+14%), nei servizi d’informazione (+9,1%) e nell’istruzione (+8,5%). Le flessioni più evidenti, invece, interessano le attività finanziarie (-6,5%), l’alloggio e la ristorazione (-4%) e le attività artistiche (- 2,8%).

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione di genere mostra un leggero calo della quota maschile, ora pari al 61,7% del totale. Il 46,1% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni ed il 32,7% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, tutte le classi di età registrano incrementi di aperture: il più consistente è il 14,6% della classe più anziana.

Il 17,1% delle persone fisiche che nel secondo trimestre ha aperto una partita Iva è nato all’estero. I soggetti che hanno aderito al regime agevolato forfetario risultano 48.696, pari al 37,3% del totale delle nuove aperture, con un aumento del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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