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Sabato, 20 Aprile 2024
TASSE

Partite Iva, stangata in arrivo: "È il malus Renzi"

Si chiama "Aggravio imposte Renzi" e segnalerà in busta paga il salasso sui lavoratori autonomi. La Confassociazioni: "Le partite Iva sono il bancomat dello Stato, la miniera d’oro dell’Inps per coprire altri buchi"

Si chiama "Aggravio imposte Renzi" e segnalerà in busta paga il danno causato dall’aumento delle imposte che si è abbattuto sui lavoratori autonomi. La campagna 'mettiamo in fattura il malus Renzi' - spiegano Confassociazioni, Acta e Alta Partecipazione - prevede proprio l’indicazione in fattura del 'malus Renzi', in contrapposizione al bonus 80 euro ben evidenziato nelle buste paga dei lavoratori dipendenti".

"Scateneremo il #vietnamdellefatture", assicurano le partite Iva. D’altra parte la trovata è d’effetto. Come pure il salasso che si abbatterà sui lavoratori autonomi al di sotto dei 35 anni.

SALASSO IRPEF - La soglia per rientrare nei 'regimi minimi' viene abbassata da 30 mila euro lordi di reddito annuo, a 15 mila euro. L’aliquota, al contrario, schizza dal 5 al 15%. 

CAPITOLO INPS - A ciò si aggiunge la batosta sui contributi previdenziali. Per effetto di una misura prevista dalla Legge Fornero - congelata dai precedenti governi - l'aliquota per gli iscritti alla gestione separata dell’Inps passa dal 27 al 33% entro il 2018. Con un primo scatto oltre il 29% già dal primo gennaio del 2015. 

BANCOMAT DELLO STATO - Secondo il presidente di Confassociazioni Angelo Deiana, la norma potrebbe essere addirittura retroattiva. In questo caso l’aliquota salirà al 30,72% già dal 2015. Deiana non ci gira intorno: "Le partite Iva sono il bancomat dello Stato, la miniera d’oro dell’Inps per coprire altri buchi". 

PENALIZZATI I GIOVANI - Aumenti che scavano un solco già tracciato. "La sproporzione con le altre categorie di lavoratori è lampante - argomenta Deiana - se pensiamo che le casse professionali pagano fra il 12 e il 18 % e i lavoratori dipendenti il 33% di cui buona parte a carico del datore di lavoro".

CALCOLO ELETTORALE - Altro aspetto contestato della Legge di Stabilità è quello di introdurre delle soglie differenti a seconda dell'attività svolta. Esempio. Per pagare il 15%, i commercianti devono incassare meno di 40 mila euro. I giovani professionisti meno di 15 mila. E buona parte degli 800 milioni stanziati per le partite (520, per la precisione) andranno proprio a beneficio di commercianti e artigiani. "È evidente che il governo ha fatto un calcolo elettorale - spiega Deiana - com’è avvenuto per gli ottanta euro". 

UN AUTOGOL - Ora gli autonomi chiedono al governo un cambio di rotta. Il premier ha ammesso che quello sulle partite Iva è stato "un clamoroso autogol" promettendo un 'intervento ad hoc', ma dal governo non è arrivata ancora nessuna proposta concreta. E intanto, a partire da gennaio, sulle fatture comparirà la voce 'Aggravio imposte Renzi'. 

CAMBIO DI ROTTA - La Confassociazioni ha le idee chiare: "Il provvedimento più urgente è il blocco immediato dell’aliquota Inps". Poi la l’aumento della soglia per il regime dei minimi ("la media europea è del 60%, quattro volte quella italiana", argomenta Deiana). "Inutile parlare di cifre bisogna sedersi intorno a un tavolo e ragionare. Se c’è la volontà di farlo". 

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