In pensione a 61 anni e 7 mesi, il tempo sta per scadere: chi ha diritto al beneficio
C'è tempo ancora qualche giorno per presentare le istanze volte ad accertare di aver svolto lavori usuranti ai fini della pensione. Domande entro il 1° maggio
Manca poco. Pochissimo. Il 1° maggio scadono i termini per presentare le istanze di accertamento per la verifica di aver svolto lavori usuranti ai fini della pensione. Chi maturerà i requisiti agevolati nel corso del 2019 ha ancora qualche giorno di tempo per sbrigare la pratica. L’istanza va inviata all’INPS, pena lo slittamento della decorrenza della prestazione pensionistica a seguito dell'eventuale accertamento del diritto al beneficio. La domanda di accesso al beneficio e la relativa documentazione devono essere presentate alla sede INPS territorialmente competente.
Ma quali sono le agevolazioni sulla pensione a cui ha diritto chi svolge un lavoro usurante? La normativa concede la possibilità a coloro che hanno svolto lavori particolarmente faticosi, di andare in pensione prima rispetto all'età ordinaria per la vecchiaia con un'anzianità contributiva di almeno 35 anni ed un'età di 61 anni e 7 mesi.
Lavori usuranti, tutte le informazioni sul sito dell'INPS
Per accedere alla pensione anticipata con i requisiti agevolati occorre che l’attività usurante sia svolta per almeno sette anni negli ultimi dieci anni di lavoro o per almeno metà della vita lavorativa complessiva.
Quali sono nel dettaglio i lavori usuranti
Dal 2016 al 2026, i requisiti agevolati per accedere al trattamento pensionistico anticipato sono:
- per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti (addetti alla cosiddetta “linea catena”, conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiore a 78 all’anno o per lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all'intero anno lavorativo:
- dipendenti: quota 97,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 61 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
- autonomi: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
- per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno:
- dipendenti: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
- autonomi: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
- per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno:
- dipendenti: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
- autonomi: quota 100,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 64 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni.
Ai requisiti agevolati per accedere alla pensione anticipata non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita previsti per gli anni 2019, 2021, 2023 e 2025.