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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia Italia

Pensioni, quattordicesima estesa a tre milioni di italiani: intesa tra Governo e sindacati

Il ministro del lavoro Poletti: "Per la previdenza stanziati 6 miliardi di euro in tre anni": il piano del Governo anticipare l'uscita ai lavoratori precoci, Ape, estensione e aumento della quattordicesima

Governo e sindacati hanno firmato un verbale condiviso sul sistema pensionistico: l'esecutivo stanzierà sei miliardi in tre anni e gli interventi previsti sono di natura strutturale. Tra le misure che saranno messe in campo ci sono l'Ape, l'intervento sui lavoratori precoci, oltre all'estensione e all'aumento della quattordicesima per i pensionati con assegni lordi mensili fino a 1.000 euro: la platea dei beneficiari sarà dunque elevata dagli attuali 2,2 milioni a 3,3 milioni di pensionati. L'intesa è stata raggiunta nel corso di un incontro presso il ministero del Lavoro.

Per l'intero pacchetto di misure sulla previdenza il Governo conta di stanziare 6 miliardi di euro in tre anni. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti ha spiegato ai sindacati il budget a disposizione per gli interventi sulla previdenza: "Avremo una distribuzione delle risorse che parte più bassa e poi cresce. Prevediamo un intervento strutturale". 

PENSIONI, APE E RITA: TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE SUL PIANO DEL GOVERNO

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LA PROPOSTA NEL DETTAGLIO. La quattordicesima sarà estesa a 3,3 milioni di persone, ovvero ai pensionati con redditi complessivi personali fino a 1.000 euro al mese, quindi di quasi 1,2 milioni in più rispetto alla attuale platea di beneficiari. Per coloro, 2,2 milioni, che hanno già il beneficio l'importo sarà aumentato, ma non è ancora stato definito il rialzo in base agli scaglioni di contributi versati.

Uscita a 41 anni per i precoci in difficoltà. Per chi ha lavorato 12 mesi effettivi, anche non continuativi, prima del compimento dei 19 anni, l'uscita sarebbe anticipata a 41 anni di contributi se si appartiene alle categorie di lavoratori in difficoltà. Tra questi sono compresi disoccupati senza ammortizzatori sociali, disabili e chi ha svolto attività gravose. 

L'APE VOLONTARIA. Al reddito-ponte con finanziamento bancario assicurato e rimborso spalmato nei primi 20 anni di pensionamento, potranno accedere lavoratori dipendenti e autonomi, del settore privato e pubblico con 20 anni di contributi e nati tra il 1951 e il 1953. Il lavoratore può scegliere un reddito-ponte pari a una frazione della sua pensione futura, senza però scendere sotto un altro vincolo fissato in 800 euro al mese.

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