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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Italia

Pensioni anticipate e Quota 100, i conti non tornano: rosso da 2 miliardi

Il costo totale delle misure di pensionamento anticipato per il 2019 è stimabile in 6 miliardi, cifra superiore ai 3,968 miliardi previsti dal cosiddetto “decretone”. Cosa succederà ora dopo lo tsunami del Covid-19?

Il coronavirus potrebbe impattare sul sistema pensionistico italiano? Sono in molti a chiedersi come possa l'Inps reggere allo tsunami della pandemia soprattutto alla luce delle nuove difficoltà economiche. Anche alla luce di un trend, che già a fine dello scorso anno, vedeva complessivamente in aumento gli impegni dell'istituto di previdenza. 

Il costo totale delle misure di pensionamento anticipato per il 2019 è infatti stimabile in 6 miliardi, una cifra superiore ai 3,968 miliardi previsti dal cosiddetto “decretone”. Come messo in luce dal centro studi "itinerari previdenziali" tuttavia l'aumento non imputabile a Quota 100 che, come numero di richieste, è stata in linea con le previsioni dell'esecutivo, ma piuttosto al forte afflusso di richieste di pensioni anticipate, APE sociale (il costo maggiore) e precoci.

Per quanto riguarda Quota 100 infatti al 31 dicembre 2019 erano state 228.829 le richieste totali (150.768 quelle accolte) di accesso alla misura che garantisce la pensione anticipata con 62 anni di età anagrafica e 38 di contributi. A questi nuovi pensionati vanno aggiunti 201.941 richieste di pensioni anticipate (106.777 concesse pari al 52,9%); 26.676 Opzione Donna (17.943 concesse, 67,3%), 117.265 APE sociale (54.774 concesse, 46,7%) e 98.492 lavoratori precoci (41.280 concesse, 41,9%).

Se questo era il quadro pre-Covid, con l'avvento della pandemia e a causa della crisi economica che ne sta seguendo, è verosimile attendersi una maggiore "propensione al pensionamento" nei prossimi mesi. Secondo le previsioni Itinerari Previdenziali, nello scenario economico e occupazionale compromesso da SARS-CoV-2, molti tra coloro che matureranno i requisiti per Quota 100 (e altre forme di pensionamento anticipato nel prossimo biennio) preferiranno una reddita decurtata all’eventualità di restare senza occupazione. 

È pertanto ipotizzabile che la stessa Quota 100 possa tramutarsi in un "ammortizzatore sociale" una volta esaurita la cassa integrazione. Se nel 2019 il numero di pensionati, al netto del saldo tra pensioni cancellate e nuove liquidate, aumenterà dunque di circa 265mila unità (+1,6%), nel 2020 è pertanto ipotizzabile un ulteriore incremento di circa 200mila pensionati considerando che, oltre a Quota 100, i cosiddetti precoci e le anticipate, in seguito alla proroga introdotta dalla Legge di Bilancio per tutto il 2020, si potrà fare domanda anche per Opzione Donna e APE sociale, a condizione di aver maturato i requisiti di idoneità allo scorso 31 dicembre. 

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