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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Pensioni, Quota 41 per superare la Fornero: quali sono i rischi

Tra le ipotesi che il nuovo governo sta vagliando per superare la Legge Fornero c'è anche la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi: ecco quali sarebbero gli effetti collaterali

La riforma del sistema pensionistico è tra le prime 'mosse' in agenda del governo Lega-M5s appena formatosi. L'idea di Salvini e Di Maio è quella di superare la Legge Fornero, in che modo? Al momento sono due le ipotesi più 'chiacchierate': si è parlato molto dell'ipotesi Quota 100, con cui il contribuente riuscirebbe ad andare in pensione quando la somma dell'età anagrafica e degli anni di contributi arriva appunto a 100, ma negli ultimi giorni è tornata in auge l'ipotesi Quota 41, che permetterebbe ai lavoratori di andare in pensione dopo 41 anni di contributi. 

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Quota 41: rischio assegni più bassi

Come già detto in altri articoli sul tema, la Quota 41 consente a tutti i lavoratori di andare in pensione dopo 41 anni di contributi versati, a prescindere dall'età anagrafica. Ma se il calcolo dell'assegno dovesse essere effettuato con il sistema contributivo, così da rendere la spesa più sostenibile per le casse dello Stato, il rischio è che gli importi degli assegni siano ridotti rispetto ad oggi. La penalizzazione sarebbe limitata dal fatto che la norma modificherebbe solo la valorizzazione dei versamenti effettuati successivamente al 1996 e fino al 2012, da parte di lavoratori con più di 18 anni di contratto prima della riforma Dini.

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Ma il rischio di un assegno più basso non dovrebbe riguardare tutti i lavoratori. Secondo l'opinione di Alberto Brambilla, Presidente del Centro Studi Itinerari Previdenziali e fra gli autori del programma previdenziale della Lega, chi ha avuto una carriera 'piatta' e senza aumenti retributivi non dovrebbe subire grosse perdite, mentre una riduzione più sostanziosa potrebbe coinvolgere il lavoratore che ha beneficiato di aumenti salariali e arrivare fino al 9-10% per un 64enne con oltre 20 anni di contributi

Quota 100 e Quota 41: gli effetti collaterali

Ma se il superamento della Legge Fornero sembra ben visto dalla maggior parte dell'opinione pubblica, anche adottare misure previdenziali come Quota 100 o 41 anni di contributi nasconde degli effetti collaterali da non sottovalutare. Secondo pmi.it, il sito delle piccole-medie imprese, il problema fondamentale rimangono le coperture economiche. Un investimento mirato a finanziare le uscite anticipate rischia di ridurre sempre di più l'assegno che riceveranno le future generazioni che andranno in pensione. Un altro fattore da tenere sott'occhio riguarda le penalizzazioni che potrebbero subire alcune categorie di lavoratori, che invece attualmente godono di agevolazioni.

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