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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Pensioni, piccolo ritardo per l'assegno di giugno (ma non per tutti)

Nel mese di giugno 2019, uffici postali e banche erogheranno gli assegni della pensione in date diverse. Ecco il calendario delle date di pagamento. Giugno sarà un mese "amaro" per le pensioni: scattano i tagli e il conguaglio

Pensioni, quando verrà accreditato l'assegno di giugno 2019? Con la circolare numero 122 del 2018, l'Inps ha reso note tutte le date di pagamento delle pensioni per l'anno in corso. E sulla linea di quanto successo nel 2018, anche nel nuovo anno le pensioni vengono pagate il primo giorno bancabile del mese. Ma cosa succede per gli assegni delle pensioni di giugno? Per "banali" motivi di calendario ci sarà un piccolo ritardo, ma non per tutti i pensionati. L'1 giugno sarà infatti un sabato e chi ritira l'assegno pensionistico negli uffici postali potrà riceverlo già il 1°, mentre chi si avvale degli istituti di credito (banche) dovrà attendere fino a lunedì 3 giugno. Questa differenza è determinata dal fatto che le Poste operano un giorno in più a settimana (il sabato) rispetto alle banche.

Pensioni 2019, le date di pagamento (in banca e alle Poste)

Ecco, in sintesi, il calendario completo del 2019 con i giorni in cui, nei prossimi mesi, verranno corrisposti i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni, le indennità di accompagnamento per gli invalidi civili (Inps) e le rendite vitalizie (Inail).

Date pagamento pensioni giugno 2019:

  • Sabato 1 giugno 2019, il 1° giorno bancabile per Poste italiane;
  • Lunedì 3 giugno 2019, il 1° giorno bancabile per gli istituti di credito (banche).

Data di pagamento pensioni luglio 2019:

  • Lunedì 1 luglio 2019, il 1° giorno bancabile per Poste italiane ed istituti di credito (banche).

Data di pagamento pensioni agosto 2019:

  • Giovedì 1 agosto 2019, il 1° giorno bancabile per Poste italiane ed istituti di credito (banche).

Data di pagamento pensioni settembre 2019:

  • Lunedì 2 settembre 2019, il 1° giorno bancabile per Poste italiane ed istituti di credito (banche).

Data di pagamento pensioni ottobre 2019:

  • Martedì 1 ottobre 2019, il 1° giorno bancabile per Poste italiane ed istituti di credito (banche).

Date di pagamento pensioni novembre 2019:

  • Sabato 2 novembre 2019, il 1° giorno bancabile per Poste italiane;
  • Lunedì 4 novembre 2019, il 1° bancabile per gli istituti di credito (banche).

Data di pagamento pensioni dicembre 2019:

  • Lunedì 2 dicembre 2019, il 1° giorno bancabile per Poste italiane ed istituti di credito (banche).

Tagli e conguagli: cosa succede alle pensioni a giugno 2019

Giugno sarà un mese "amaro" per (alcuni) pensionati. Il prossimo mese, infatti, scatteranno i tagli alle cosiddette pensioni d’oro, ovvero a quei trattamenti pensionistici eccedenti l’importo di 100.000 euro lordi su base annua che saranno ridotti "di un'aliquota percentuale in proporzione agli importi dei trattamenti pensionistici". Il "prelievo di solidarietà" ad essere onesti non sarà così leggero: come annunciato da una circolare dell’Inps i trattamenti compresi tra 100mila e 130mila euro saranno ridotti del 15%. Il taglio sarà invece del 25% per le pensioni da 130mila a 200mila euro, del 30% per gli assegni compresi tra 200mila e 350mila euro, del 35% per chi percepisce tra 350mila a 500mila euro e del 40% per tutti gli assegni sopra i 500mila euro. Si tratta comunque di una misura che riguarderà solo una ristretta platea di pensionati.

Pensioni, non ci sono buone notizie per chi sperava in "quota 41" 

Non solo. A giugno scatterà infatti anche il conguaglio relativo alla mancata rivalutazione piena delle pensioni. In questo caso la platea dei pensionati interessati è decisamente più ampia, dal momento che coinvolgerà tutti i trattamenti superiori a tre volte il minimo. "Nel mese di giugno 2019 - spiega l’Inps - viene recuperata la differenza relativa al periodo gennaio-marzo 2019". Con la legge di bilancio, il governo ha stabilito che l’adeguamento pieno delle pensioni all’inflazione sarebbe spettato solo a chi aveva un trattamento pari o inferiore a tre volte il minimo.

Il ricalcolo però è avvenuto solo a partire da aprile e nei primi tre mesi del 2019 molti pensionati (non tutti) hanno ricevuto un assegno più favorevole rispetto a quanto previsto dalla legge di bilancio. Chi percepisce una pensione compresa tra tre e quattro volte il minimo nei primi mesi del 2019 ha infatti preso meno di quanto gli spetterebbe. In questo caso il conguaglio dovrebbe essere positivo (si parla comunque di cifre minime). Chi ha una pensione superiore a quattro volte il trattamento minimo, al contrario, ha ricevuto più soldi del previsto (qui tutti i dettagli).

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