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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Pensioni, il modello obbligatorio da presentare (e un piccolo ritardo)

Il modello Red (dichiarazione della situazione reddituale) va presentato all'Inps entro il 29 febbraio 2020 da chi usufruisce di prestazioni collegate al reddito. Piccolo ritardo nel pagamento delle pensioni a marzo: il primo giorno bancabile è lunedì 2

I pensionati titolari di prestazioni collegate al reddito hanno l'obbligo di dichiarare all'Inps i propri redditi e, qualora previsto dalla normativa, anche del coniuge e dei componenti del nucleo rilevanti per la prestazione. In sostanza, questi pensionati devono presentare la dichiarazione della situazione reddituale - il cosiddetto "modello Red" - all'ente che eroga la propria pensione. Il termine scade il 29 febbraio 2020.

Pensioni, il modello obbligatorio Red da presentare: tutte le informazioni 

La dichiarazione della situazione reddituale non deve essere presentata da tutti i pensionati, ma solo da coloro che hanno accesso a determinate prestazioni assistenziali (assegno sociale, di invalidità etc) la cui erogazione, come detto, è legata al reddito. In sostanza, ogni anno l’ente previdenziale va a verificare se il pensionato che gode di determinate prestazioni ha ancora diritto ad usufruirne. I principali Enti previdenziali che richiedono il modello Red sono Inps, Inpdad e Ipost. Tra le prestazioni collegate al reddito figurano le integrazioni al trattamento minimo, le maggiorazioni sociali sulle pensioni, le prestazioni per invalidità civile, trattamento di famiglia, incumulabiltà della pensione ai superstiti ed altre.

Il modello Red serve a determinare il diritto del pensionato ad usufruire di tali prestazioni e l’importo delle stesse. La richiesta di presentazione non viene comunicata dall’Ente pensionistico ma direttamente dal Caaf a cui il pensionato si è rivolto nell’anno precedente. Oltre che nei centri di assistenza fiscale, la dichiarazione reddituale può essere presentata online, via telefono, o presso le strutture territoriali Inps. Devono obbligatoriamente rendere la dichiarazione reddituale all'Inps (qui tutte le informazioni):

  • i pensionati che negli anni precedenti a quello oggetto di verifica non hanno avuto altri redditi oltre a quello da pensione (propri e, se previsto, dei familiari) se la situazione reddituale è variata rispetto a quella dichiarata l'anno precedente;
  • i titolari di prestazioni collegate al reddito che  non comunicano integralmente all'amministrazione finanziaria tutti i redditi influenti sulle prestazioni, perché non devono essere comunicati all'Agenzia delle Entrate con la dichiarazione dei redditi (modello 730 o Unico). Per esempio il lavoro dipendente prestato all'estero, gli interessi bancari, postali, dei BOT, dei CCT e di altri titoli di Stato o i proventi di quote di investimento, soggetti a ritenuta d'acconto alla fonte a titolo d'imposta o sostitutiva dell' IRPEF;
  • coloro che sono esonerati dall'obbligo di presentazione all'Agenzia delle Entrate della dichiarazione dei redditi e in possesso di redditi ulteriori a quelli da pensione. Per esempio coloro che hanno un reddito da pensione e un reddito da abitazione principale;
  • i titolari di alcune tipologie di redditi rilevanti ai fini previdenziali e che si dichiarano in maniera diversa ai fini fiscali all'Agenzia delle Entrate (modelli 730 o redditi), come per esempio, i redditi derivanti da collaborazione coordinata e continuativa o assimilati e lavoro autonomo, anche occasionale.

Pensioni, piccolo ritardo per il pagamento di marzo 2020

Sempre in tema pensioni, il pagamento degli assegni di marzo subirà un piccolo ritardo, per banali motivi di calendario. Il pagamento non avverrà dunque l'1 (domenica) ma lunedì 2 marzo. L'Inps ricorda che i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, le rendite vitalizie dell'Inail vengono effettuati il primo giorno bancabile di ciascun mese o il giorno successivo se si tratta di giornata festiva o non bancabile, con un unico mandato di pagamento, fatta eccezione per il mese di gennaio nel quale l’erogazione è stata eseguita il secondo giorno bancabile. Ecco il calendario completo 2020:


            

Mese


            

            

Poste Italiane


            

            

Istituti di credito 


            

            

Gennaio


            

            

3


            

            

3


            

            

Febbraio


            

            

1


            

            

3


            

            

Marzo


            

            

2


            

            

2


            

            

Aprile


            

            

1


            

            

1


            

            

Maggio


            

            

2


            

            

4


            

            

Giugno


            

            

1


            

            

1


            

            

Luglio


            

            

1


            

            

1


            

            

Agosto


            

            

1


            

            

3


            

            

Settembre


            

            

1


            

            

1


            

            

Ottobre


            

            

1


            

            

1


            

            

Novembre


            

            

2


            

            

2


            

            

Dicembre e tredicesima


            

            

1


            

            

1


            

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