Pensioni, stop all'aumento dell'età e sconto per le mamme: le proposte dei sindacati

Dopo i diversi incontri avvenuti tra il governo e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, i sindacati hanno inviato una proposta unitaria sugli interventi da prendere in considerazione sul tema pensioni. 

La prima richiesta dei sindacalisti è di bloccare l'adeguamento dell'aspettativa di vita, che nel 2019 dovrebbe toccare la soglia dei 67 anni. Un nodo cruciale su cui il ministro Poletti e il presidente dell'Inps Boeri hanno già espresso la loro perplessità.

In seconda battuta è stato chiesto anche un anticipo per la pensione di vecchiaia delle lavoratrici che abbiano avuto o adottato figli. Nelle scorse settimane si era parlato di uno sconto di 6 mesi per ogni figlio fino ad un massimo di 2 anni, invece i sindacati chiedono lo sconto di 1 anno per ogni figlio fino ad un massimo di 3 anni, oltre al riconoscimento di "un bonus contributivo" per i lavori di cura.

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Invece, per quanto riguarda l'Ape sociale, nel documento indirizzato al governo viene chiesta la riduzione del requisito contributivo da 36 a 30 anni in caso di lavori gravosi. 

Cgil, Cisl e Uil chiedono anche una revisione dell'attuale sistema di contribuzione per chi svolge un lavoro domestico: versamenti contributivi pieni e rapportati alle retribuzioni corrisposte effettivamente. “È necessario porre fine alle disparità di genere che ancora penalizzano le donne nel nostro Paese” sostengono i sindacati nel loro messaggio indirizzato al governo.