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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Quota 100 e minime più alte: le pensioni dopo il Def

Almeno 38 anni di contributi e 62 anni di età: questi dovrebbero essere i requisiti per l'uscita dal lavoro. Restano da capire quali saranno gli eventuali paletti

Il superamento della legge Fornero e la riforma del sistema previdenziale è sicuramente uno dei punti chiave del Def. Nella nota varata dal Consiglio dei ministri, le nuove regole per l'uscita dal lavoro potrebbero fissare la Quota 100 a 62 anni. Adesso resta da capire quali saranno gli eventuali 'paletti', con gli anni di contribuzione minima che dovrebbero essere di 38 anni. Limite di età pensionabile e anni di contributi sono i due valori principali che dovranno essere chiariti nella manovra per individuare la platea dei beneficiari e quindi il costo complessivo della riforma. Ad oggi la riforma del sistema previdenziale potrebbe interessare tra i 220mila e i 400mila lavoratori.

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Pensioni minime

Ma non c'è soltanto la Quota 100 nella riforma del sistema previdenziale. Conte e Di Maio hanno ufficializzato che da gennaio 2019 le pensioni minime potrebbero arrivare a 780 euro grazie al taglio delle pensioni d'oro. Nonostante alcune critiche, la pensione di cittadinanza dovrebbe essere accompagnata dal taglio degli assegni sopra i 4.500 euro con lo la barriera di salvaguardia fissata a 90mila euro complessivi di reddito. Prima la 'sforbiciata' e poi gli aumenti quindi, anche se il governo dovrà fornire nuovi dettagli sul tema, anche per capire chi si potrà ritrovare un assegno più ricco e chi invece perderà qualcosa.

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