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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Pensioni, Quota 100 ha la data di scadenza: chi rischia lo "scalone"

La riforma è stata introdotta in via sperimentale per il triennio 2019-2021. E poi? Senza una proroga chi raggiunge i requisiti dopo i tre anni di "prova" potrebbe subire una clamorosa beffa

Su Quota 100 è stato scritto di tutto, forse anche troppo, ma c’è un aspetto della riforma pensionstica di cui forse non si è parlato a sufficienza. E a bene vedere si tratta di un aspetto tutt’altro che secondario. Ci riferiamo al carattere provvisorio e "sperimentale" della misura voluta da Lega e 5 Stelle per mandare in pensione chi ha almeno 38 anni di contributi e 62 anni di età.

Quota 100, detta in parole povere, ha la data di scadenza essendo stata introdotta in via sperimentale per il triennio 2019-2021. E poi? Non è un segreto che Salvini e Di Maio abbiano in mente di introdurre una riforma ancora più favorevole ai pensionati, ovvero quota 41 per tutti. Per ora però si tratta solo di un auspicio, peraltro di difficile realizzazione nel breve periodo.

Nei fatti se nessuno rimetterà mano al sistema, Quota 100 durerà solo 3 anni, anche se gli effetti sulle finanze pubbliche si faranno sentire ben oltre il periodo sperimentale di applicazione. Dopo i 3 anni di "prova", se Quota 100 non dovesse essere rifinanziata coloro che sono prossimi alla pensione si troveranno davanti uno "scalone" di ben cinque anni. Che cosa significa? Lo spiega in modo molto semplice il senatore del Pd Tommaso Nannicini. Certo, la sua è una versione di parte, ma anche difficilmente smentibile allo stato attuale delle cose. 

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Pensioni, dopo quota 100 c'è il rischio "scalone"

 "Mario e Alessandro - scrive Nannicini - hanno lavorato per gli stessi anni: entrambi raggiungeranno 38 anni di contributi nel 2021. Mario compirà 62 anni nel dicembre 2021, Alessandro nel gennaio 2022. Sono praticamente identici. Con Quota 100, avranno lo stesso trattamento? No, perché il primo andrà in pensione a 62 anni, il secondo a 67. Tra Mario e Alessandro il governo ha frapposto uno 'scalone' di 5 anni". 

Insomma, secondo il senatore dem Quota 100  "è una 'lotteria' di 3 anni" dal costo elevatissimo (55 miliardi in totale ricorda l’economista del Pd) che "avvantaggia solo alcuni, sperando nella loro riconoscenza alle prossime elezioni".  La riforma del governo gialloverde in effetti rischia di essere iniqua: non solo verso i giovani, che in futuro pagheranno il costo di un sistema pensionistico troppo sbilanciato verso "l’oggi", ma anche nei confronti di quei lavoratori che sono prossimi alla pensione. 

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Pensioni, Quota 100 e fasce di reddito 

Di Quota 100 hanno parlato di recente su Lavoce.info anche Massimo Baldini e Carlo Mazzaferro. Analizzando i dati dell’Inps sulle domande di pensionamento, i due economisti fanno notare che contrariamente alle previsioni, la riforma sembra "rivolgersi alle fasce più deboli della società italiana". Non solo infatti la maggior parte delle domande arriva dal Sud, ma i lavoratori che beneficeranno della misura "si trovano in aree geografiche dove i redditi sono medio-bassi". Si tratta, spiegano, di un’interpretazione che richiede "maggiori conferme empiriche", ma i dati, almeno per ora, inducono a pensare che quota 100 possa rivelarsi una misura che si rivolge alle fasce più deboli della popolazione e in questo somiglia al reddito di cittadinanza. 

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