rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Pensioni, Quota 100 sotto tiro: tra abolizione totale e "ritocchino"

I renziani chiedono l'abolizione totale e immediata di Quota 100, Marattin: "Politica più ingiusta degli ultimi 25 anni". No del ministro Catalfo: "Nessuna modifica". I tecnici del ministero riterrebbero invece utile un restyling per recuperare risorse per la manovra

Pensioni, botta e risposta in seno al governo: sarà una settimana decisiva. "Quota 100 non si tocca". E' lapidaria la nota con cui il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo (M5s), fa chiarezza: "E' una misura sperimentale che scade nel 2021 e come tale va portata a termine senza fare modifiche". "Con i sindacati - sottolinea- mi sono impegnata espressamente ad avviare subito un confronto su come rendere il nostro sistema pensionistico più equo. Lo faremo e proprio per questo le cose restano come stanno". Il dibattito è però apertissimo. La necessità di trovare compensazioni per la manovra da 30 miliardi non permette ancora di escludere al cento per cento un intervento su Quota 100.

Quota 100, abolizione totale proposta dai renziani

Ma da dove nasce l'urgenza di rilasciare un comunicato del genere, per di più di domenica sera? E' la dimostrazione che le fibrillazioni non mancano sul fronte previdenziale. A proporre l'abolizione totale “a fronte del fatto che le risorse per la legge di bilancio 2020 non sono ancora del tutto definite", era stato il vicecapogruppo di Italia Viva alla Camera Luigi Marattin. "Perché? Perché si tratta della politica più ingiusta degli ultimi 25 anni, perché spende risorse ingenti a carico dei giovani lavoratori. In sua sostituzione proponiamo di rendere strutturale l’Ape Social, in modo da consentire il prepensionamento a chi ha svolto lavori gravosi e usuranti, e non a tutti”, aveva aggiunto Marattin.

"Renzi propone l’abolizione totale di quota 100. È solo l’ultima follia del governo delle poltrone, che ha annunciato nuove tasse su gasolio, merendine e denaro contante mentre gli sbarchi aumentano e la politica estera non esiste. Non glielo permetteremo!", dice Matteo Salvini che aggiunge: "È ancora più importante essere in piazza a Roma, il 19 ottobre, per mandare l’avviso di sfratto a questi traditori sia dal governo dell’Umbria che da quello del Paese”.

E' durato poco più di 3 ore il vertice di maggioranza, cominciato ieri sera poco dopo le 22, per permettere alla maggioranza di governo di trovare un'intesa sulla manovra che questa sera dovrebbe essere all'esame del Consiglio dei Ministri. Il premier, Giuseppe Conte, e il ministro del'Economia, Roberto Gualtieri, si sono confrontati con i capi delegazione dei partiti di maggioranza, Dario Franceschini, Roberto Speranza e Teresa Bellanova. Assente il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per i pentastellati era presente Riccardo Fraccaro.

Quota 100, Di Maio fa muro

"Quota 100 non si tocca", fa però sapere il leader dei Cinque Stelle Luigi Di Maio, irritatissimo. "Faremo muro. Io non creo altri esodati. Il Movimento Cinque Stelle non farà mai quello che ha fatto Elsa Fornero".

Pensioni Opzione Donna: proroga nel 2020

Nel weekend è arrivata la conferma della proroga di "Opzione Donna" . Dal palco di Italia 5 Stelle lo ha assicurato pubblicamente la deputata del MoVimento 5 Stelle e Vicepresidente della Camera dei Deputati Maria Edera Spadoni nel suo discorso sul parco del grande evento del M5S a Napoli. 

"Dopo l’inserimento nella scorsa manovra della proroga 'Opzione donna' che ha permesso alle donne di 58 anni se dipendenti, di 59 anni se autonome e con 35 anni di contributi, di andare in pensione anticipatamente, anche nella nota di aggiornamento al Def 2019, documento di Economia e Finanza, c’era un esplicito passaggio al suo rinnovo. Ora è certo: sarà presente anche nella prossima legge di bilancio" ha affermato la deputata.

Pensioni, i dubbi dei sindacati sulla rivalutazione

"I tavoli tecnici su previdenza e fisco non hanno ancora sortito risultati apprezzabili". Questa la posizione espressa dalla Uil sulla prossima Legge di Bilancio, invitando il Governo "che ha dimostrato sensibilità nel dialogo sociale" a tradurre "questo positivo atteggiamento in scelte coerenti e conseguenti". "Per i lavoratori dipendenti, occorre aumentare le risorse per la riduzione del cuneo fiscale e detassare gli aumenti contrattuali. Per i pensionati e gli anziani, ad oggi, non c'è riduzione delle tasse né rivalutazione delle pensioni né una legge quadro sulla non autosufficienza e su questi capitoli bisogna dare un segnale chiaro", evidenzia il sindacato.

"Così come negativa sarebbe la ventilata introduzione delle finestre per accedere al pensionamento. Insufficienti, infine, sono le risorse per il rinnovo dei contratti. Complessivamente, serve un significativo passo avanti, con risultati concreti e impegni precisi". Unica certezza: l'autunno caldo verso la manovra riserverà ancora molte sorprese.

Le due colonne portanti della prossima legge di bilancio saranno la sterilizzazione dell'Iva e il taglio del cuneo fiscale. Non un gioco da ragazzi, si tratta infatti di una manovra da quasi 30 miliardi di cui 7 dovrebbero arrivare dalla lotta all'evasione fiscale e 14 dalla flessibilità chiesta all'Ue ( maggior deficit). Tutto è ancora da definire.

Il "ritocchino" di Quota 100: che cosa cambierebbe

I tecnici del ministero riterrebbero in ogni caso utile un restyling di Quota 100 per recuperare risorse per le coperture della manovra. A molti osservatori appare sensata l'ipotesi di intervento da 5-600 milioni nel 2020 con una riduzione delle finestre d’uscita per Quota 100, ventilata nelle scorse ore anche dal quotidiano di Confindustria, il Sole 24 Ore. 

L’obiettivo sarebbe quello di allungare i termini per la decorrenza delle nuove pensioni con 62 anni d’età e 38 di contribuzione senza modificare la configurazione di Quota. Sarebbe un ritocchino, una modifica soft: "salvaguardati" i lavoratori che maturano i requisiti pr Quota 100 nel 2019 e prevedono di uscire nel 2020 grazie alle finestre attuali, mentre per chi maturerà i requisiti per Quota 100 dal 1° gennaio 2020 la finestra dovrebbe allungarsi fino al 1° luglio per i lavoratori privati e fino al 1° ottobre per quelli pubblici. Numeri alla mano, si arriverebbe a una riduzione di spesa fino al 30% nel 2020, liberando così risorse utili per le compensazioni della manovra.

Cisl: "Quota 100 non va toccata"

"Quota 100 deve essere confermata. Senza  modificare nulla e senza allungare le finestre, altrimenti chi ha già dato il preavviso di dimissioni che fa? E se l'azienda o la Pa non lo 'riprende'? Rimane senza stipendio e pensione per mesi in attesa?". Così in una nota il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga responsabile della previdenza.

"Bisogna smetterla di giocare sulla pelle delle persone continuando a creare incertezza e sfiducia, affrontando seriamente le esigenze di flessibilità dei lavoratori italiani e in particolare delle donne, giovani, lavoratori gravosi e pensionati fin dalla legge di bilancio all'esame del Governo in queste ore".

Durigon (Lega): "Governo vicino a toccare Quota 100"

"Questo è un governo che dice delle cose e poi fa tutto il contrario. So che c'è una parte di questa alleanza di governo che vuole abolire quota 100, un'altra parte la vorrebbe difendere. Sui 5 Stelle non so cosa dire, una bugia tira l'altra. Ricordo quante favole ci ha raccontato Di Maio, come su Alitalia che non sarebbe mai finita ad Atlantia. Non c'è da fidarsi. Conte, Gualtieri, hanno detto più volte: non si tocca quota 100, secondo me invece sono molto vicini a toccarla. Le voci su questo arrivano sempre più forti. Saremo pronti a fare le barricate contro questo governo delle bugie". Lo ha detto Claudio Durigon, deputato della Lega, già sottosegretario al Lavoro intervistato da Radio Cusano Campus.

Manovra, Fassina (LeU): "Grave errore cambiare 'Quota 100'"

"Nei giorni scorsi, avevamo espresso contrarietà, e considerato una fake news la proposta di intervenire su 'Quota 100' in Legge di Bilancio. Invece, è sul tavolo. Sarebbe un'incomprensibile autogol politico per qualche centinaio di milioni di euro all'anno, su una misura utile, ad impatto finanziario decisamente più contenuto del previsto e temporanea". Lo afferma Stefano Fassina di LeU.

"Piuttosto che ricadere nelle non rimpiante finanziarie dell'Ulivo dove si colpivano in modo rilevante pochi per redistribuire in modo irrilevante a tanti - continua Fassina -, sarebbe meglio che il governo concentrasse le scarse risorse disponibili su pochissime priorità. La prima dovrebbe essere un significativo finanziamento di un piano per la casa"."Infine, sarebbe anche utile che chi continua a indicare eccessi di spese per acquisti di beni e servizi specificasse quali missioni e programmi propone di tagliare: ricordiamo che oltre l'80% delle risorse di tale aggregato di spesa va a Sanità e Comuni", conclude.

Pensioni, quattordicesima e Quota 100: così potrebbero cambiare 

Rivalutazione pensioni ANSA-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pensioni, Quota 100 sotto tiro: tra abolizione totale e "ritocchino"

Today è in caricamento