rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Pensioni

Pensioni, lavori usuranti e requisiti: tutti i dubbi sulla "Quota 100"

A quanti anni si potrà lasciare il lavoro con la nuova riforma? E cosa deve aspettarsi chi svolge attività gravose? Con lo stop all'Ape Social il rischio beffa è dietro l'angolo

Di cosa parliamo quando parliamo di "Quota 100"? L’espressione, com’è ormai noto ai più, si riferisce alla somma di età anagrafica e contributiva che sarà necessaria per andare in pensione in caso di "superamento" della legge Fornero. Nel testo del contratto si legge testualmente:

"Daremo fin da subito la possibilità di uscire dal lavoro quando la somma dell’età e degli anni di contributi del lavoratore è almeno pari a 100, con l’obiettivo di consentire il raggiungimento dell’età pensionabile con 41 anni di anzianità contributiva, tenuto altresì conto dei lavoratori impegnati in mansioni usuranti".

Nel testo sottoscritto da Lega e 5 Stelle viene inoltre specificato che "per agevolare l’uscita dal mercato del lavoro delle categorie ad oggi escluse", basterebbero solo cinque miliardi di euro.

E qui iniziano i problemi: secondo diverse stime una siffatta riforma costerebbe a regime circa 10-15 miliardi l’anno. Se il governo volesse "spendere meno" dovrebbe dunque accontentarsi di apportare correzioni meno incisive e di minor impatto sui conti pubblici. 

Boeri: "Il governo faccia chiarezza"

Secondo indiscrezioni circolate nelle ultime settimane, la nuova legge potrebbe dunque prevedere un tetto per poter usufruire della "Quota 100", ovvero 36 anni di contributi e 64 anni. La notizia - a quanto ci risulta - non è stata mai smentita dal Governo, tanto che ieri lo stesso Presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha invitato l’esecutivo a fare chiarezza:

"L’unica cosa che chiedo è che gli annunci siano precisi" ha detto Boeri a SkyTg24. "Se si parla di quota 100, vuol dire che un lavoratore che ha 60 anni di cui 40 di contributi potrà andare in pensione, stiamo creando questa aspettativa. Se invece si vuole porre una condizione anagrafica di 64 anni, questo è diverso, ed è bene essere chiari perché le famiglie si fanno delle aspettative". 

Ape Social e lavori usuranti, tutti i dubbi sulle pensioni

E c’è anche un altro problema: l’Ape Social. Finirà in soffitta o verrà confermato? Come da "contratto" il nuovo esecutivo promette di tenere "altresì conto dei lavoratori impegnati in mansioni usuranti". Ma secondo Alberto Brambilla, estensore in quota Lega del capitolo del programma dedicato alla previdenza, "per trovare le coperture necessarie alla quota 100 e ai 41 anni di contributi, l’Ape sociale andrebbe eliminata e, con essa, il concetto di ‘lavori gravosi', che non esiste in natura. Poi, è evidente, deciderà Di Maio" (La Stampa, 4 giugno 2018). 

Ipotesi esuberi a carico delle imprese

Insomma, la coperta è corta. Secondo "La Stampa", una delle ipotesi al vaglio dell’esecutivo è quella di "spostare dalle casse dello Stato a quelle delle imprese l’onere da sborsare per mandare in pensione prima del tempo i propri dipendenti". 

La coperta rischia di essere corta

Certo è che in qualche modo il nodo dovrà essere sciolto. Come ha fatto notare ieri Cesare Damiano (Pd), "se fosse vero che [la quota 100] parte da 64 anni di età, questa scelta rappresenterebbe una penalizzazione per chi svolge attività gravose perché questi lavoratori possono andare in pensione a 63 anni con Quota 99 (63 più 36 di contributi). Non solo, per chi è disoccupato o ha un familiare disabile a carico, i contributi scendono a 30 anni (Quota 93). Per le donne, poi, c'è uno sconto ulteriore di un anno per ogni figlio (massimo 2 anni), che porta i contributi necessari a 28 anni (Quota 91)".

pensioni eta pensionabile infografica2-2

Damiano: "Eliminare l'Ape Social sarebbe dannoso"

Tradotto: alcuni lavoratori finirebbero per essere penalizzati anche rispetto alla normativa attuale. Per il nuovo esecutivo sarebbe un clamoroso autogol. Inoltre, per Damiano, "non bisogna dimenticare sempre per queste 15 categorie di lavoratori, che svolgono attività gravose, c'è anche il blocco dell'aggancio dell'età della pensione all'aspettativa di vita".

"Eliminare l'Ape sociale sarebbe, dunque, molto dannoso per una vasta platea di lavoratori. Si tratterebbe, al contrario, di renderla strutturale. Se poi questa scelta dovesse cancellare anche l'Ape volontaria, che prevede alcune penalizzazioni, toglieremmo la possibilità di andare in pensione a 63 anni con soli 20 di contributi. È una possibilità che favorisce chi ha svolto lavori discontinui, in particolare le donne. Come si vede, le pensioni vanno maneggiate con cura, altrimenti si può peggiorare la situazione". 

Spi-Cgil: "Sulle pensioni si riparta dal confronto con i sindacati"

E sulle pensioni oggi è intervenuto anche il sindacato Spi-Cgil che ha invitato il governo a "non fare pasticci" e ripartire "dal confronto con i Sindacati". Ad affermarlo in una nota è il segretario generale del sindacato Ivan Pedretti.

"Ci sono tante questioni da affrontare: quota 100 e quota 41 sono solo alcune di queste. Bisogna intervenire sull'aspettativa di vita, sul riconoscimento del lavoro di cura delle donne, sulla pensione di garanzia per i giovani e sulla tutela del potere d'acquisto dei pensionati. Così come bisogna diversificare gli interventi a seconda dei lavori che non sono tutti uguali e separare l'assistenza dalla previdenza. Non serve inventarsi niente - continua Pedretti - perché le proposte sono già tutte sul tavolo".

Uil: "Bene il governo, in pensione intorno a 63 anni"

Sul tema della previdenza dice la sua anche il il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti. Il sindacato, spiega Proietti, "trova opportuno l'intendimento del Governo di affrontare subito il capitolo della Previdenza. Per la Uil, dopo le positive modifiche della Legge Fornero, introdotte negli ultimi anni, occorre completare l'opera attraverso l'estensione della flessibilità di accesso al pensionamento per tutti i lavoratori intorno a 63 anni, utilizzando un mix di interventi utili per raggiungere questo obiettivo". 

Pensioni, perché la spesa torna a salire (malgrado la legge Fornero)

Pensioni più pesanti, cambia di nuovo l'importo dell'assegno

Pensioni, quota "41 per tutti" è possibile: accordo Lega-M5s, cosa cambierebbe

pensioni eta pensionabile infografica-3

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pensioni, lavori usuranti e requisiti: tutti i dubbi sulla "Quota 100"

Today è in caricamento