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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Pensioni, spunta una nuova ipotesi (e non è una buona notizia)

Secondo Il Sole 24 ore, la rivalutazione piena delle pensioni potrebbe riguardare solo i trattamenti fino a 1530 euro lordi

A quanto pare i pensionati dovranno rassegnarsi anche quest’anno: l’adeguamento pieno delle pensioni all’inflazione rischia di essere di nuovo rinviato a data da destinarsi. Sarebbe questa – lo riporta Il Sole 24 Ore – l’ipotesi di lavoro su cui sta ragionando il governo gialloverde. L’obiettivo è trovare almeno 200 milioni di euro da destinare al finanziamento della quota 100.

In sostanza lo schema potrebbe prevedere una rivalutazione piena solo per le pensioni fino a 1530 euro lordi al mese; oltre quella soglia l’importo dovrebbe invece scendere man mano che l’assegno diventa più alto, anche se per il momento non ci sono altri dettagli.

Proprio a gennaio 2019, dopo anni di blocco, sarebbe dovuta tornare in vigore una vecchia legge del 2000 che prevedeva un ritocco delle pensioni all'insù secondo il seguente schema:

  • 100% per le pensioni di importo inferiore a tre volte il trattamento minimo (che oggi è 507,42€ ma subirà una piccola variazione nel 2019);
  • 90% per gli assegni di importo compreso tra 3 e 5 volte il trattamento minimo;
  • 75% per le pensioni superiori a 5 volte il trattamento minimo.

Ma di quali cifre parliamo? Certo i numeri in ballo non sono molto alti: per il nuovo anno la perequazione avrebbe dovuto comportare un aumento di dell’1.10%. A beneficiare di questo piccolo "extra" potrebbero essere solo i pensionati che prendono fino a 1530 euro lordi. Questa almeno è l’ipotesi di cui oggi dà conto Il Sole 24 Ore. Secondo il quotidiano di Confindustria, inoltre, "la soluzione adottata dovrebbe durare un triennio". Insomma anche nei prossimi anni la rivalutazione delle pensioni potrebbe non essere piena. In tal modo lo Stato risparmierebbe 600 milioni nel 2020 e 900 milioni nel 2021.

Pensioni, lo schema degli aumenti

Qui sotto una scheda Snals (Sindacato nazionale autonomo lavoratori scuola) in cui il professor Renzo Boninsegna riporta la previsione della perequazione delle pensioni che sarebbe dovuta scattare dal primo gennaio. Le cifre sono tuttora valide per chi ha una pensione lorda fino a 1530 euro. Per gli altri bisognerà capire se l'indiscrezione del Sole troverà conferma nella legge di bilancio.

Aumento perequazione pensioni dall’1 gennaio 2019
Importo mensile lordo 2018
(euro)
Aumento lordo mensile 2019
(euro)
Importo mensile lordo con perequazione
(euro)
1.000 11,00 1.011,00
1.100 12,10 1.112,10
1.200 13,20 1.213,20
1.300 14,30 1.314,30
1.400 15,40 1.415,40
1.500 16,50 1.516,50
1.600 17,51 1.617,51
1.700 18,50 1.718,50
1.800 19,49 1.819,49
1.900 20,48 1.920,48
2.000 21,47 2.021,47
2.100 22,46 2.122,46
2.200 23,45 2.223,45
2.300 24,44 2.324,44
2.400 25,43 2.425,43
2.500 26,42 2.526,42
2.600 27,31 2.627,31
2.700 28,14 2.728,14
2.800 28,96 2.828,96
2.900 29,79 2.929,79
3.000 30,61 3.030,61
3.100 31,44 3.131,44
3.200 32,26 3.232,26
3.300 33,09 3.333,09
3.400 33,91 3.433,91
3.500 34,74 3.534,74
3.600 35,56 3.635,56
3.700 36,39 3.736,39
3.800 37,21 3.837,21
3.900 38,04 3.938,04
4.000 38,86 4.038,86

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