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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Perché Moody's ha declassato l'Italia a un solo passo dal "livello spazzatura"

Arriva il downgrade dell'agenzia di rating, da Baa2 a Baa3: i piani di politica fiscale ed economica del governo non comprenderebbero un'agenda coerente di riforme

Tutto come previsto? Moody's declassa l'Italia, tagliando il rating da Baa2 a Baa3 con outlook stabile su debito elevato. In pratica, a un solo passo dal livello "spazzatura". La decisione del downgrade dell'agenzia, che conclude la revisione avviata il 25 maggio, è appena un gradino sopra il livello dei titoli cosiddetti 'spazzatura'. Due i fattori chiave: la manovra di governo, che punta a decifit di bilancio più elevati nei prossimi anni e il rapporto debito pubblico/pil che secondo i tecnici dell'agenzia probabilmente si stabilizzerà sempre nei prossimi anni attorno al 130%, contrariamente alle ipotesi previste di riduzione. Ma non solo: con l'andamento del debito pubblico soggetto a prospettive di crescita deboli, il rapporto debito/pil potrebbe ulteriormente aumentare.

Perché Moody's declassa l'Italia

La crescita a medio termine inoltre potrebbe risentire dello stallo dei piani di riforme economiche e fiscali strutturali. L'agenzia ritiene che dopo un temporaneo aumento della crescita dovuto alla politica fiscale espansiva, si torni poi al tasso tendenziale dell'1% e in ogni caso l'agenzia ritiene che anche nel breve periodo lo stimolo fiscale fornirà un impatto più limitato rispetto a quanto ipotizzato dal governo. Insomma a parere di Moody's, i piani di politica fiscale ed economica del governo non comprendono un'agenda coerente di riforme. Quanto all'outlook stabile, secondo Moody's riflette i punti di forza del Paese: dal'economia ampia e diversificata agli ingenti avanzi delle partite correnti, agli investimenti internazionali nel Paese, all'alto livello di ricchezza delle famiglie italiane potenziale cuscinetto e fonte di possibile finanziamento per il governo.

Spread alle stelle, ecco cosa temono i mercati

Palazzo Chigi: "Tutto come previsto"

Interpellati sulla decisione, ambienti del Tesoro hanno fatto presente che il declssamento di 1 gradino era scontato dai mercati e che la riconduzione a stabile dell'outlook rappresenta un segnale positivo importante. "Tutto come previsto". Così fonti di Palazzo Chigi commentano all'ANSA il taglio del rating. "L'Italia è un paese solido,  l'outlook è stabile, mi dicono gli esperti che l'importante è che outlook fosse stabile. E' un ottimo avvicinamento al derby avere un outlook stabile" commenta il vicepremier Matteo Salvini. 

Voci ben più preoccupate giungono dal Pd: "Lo scontro di queste ore tra Lega e Cinque stelle conferma che Salvini e Di Maio sono i principali alleati degli speculatori". Così il Segretario del Partito democratico Maurizio Martina, in una intervista a La Stampa. "È ormai evidente - prosegue Martina - il rischio che l'Italia corre, con lo spread al massimo dal 2013, segno dei problemi che questo governo ha generato, e i due vicepremier se le suonano dando uno spettacolo indecoroso. Dopo la scena di tre giorni fa di Di Maio in tv da Vespa mi sarei aspettato un passo indietro. E invece vanno avanti con una manovra ingiusta che contiene un condono vergognoso".

Rating, che cosa rischia davvero l'Italia in caso di declassamento 

Che cosa sono rating e outlook

Cosa sono esattamente il rating e l'outlook?

RATING - "Semplice": è un giudizio che viene espresso da un soggetto esterno e indipendente, l'agenzia di rating, appunto, sulle capacità di ripagare o meno i propri debiti, spiegano da Borsa Italiana. L'agenzia di rating valuta la solvibilità di un soggetto emittente obbligazioni; in altri termini attribuisce un giudizio circa la capacità della stessa di generare le risorse necessarie a far fronte agli impegni presi nei confronti dei creditori. Tale giudizio è sottoposto a revisione periodica. Ci sono quelli delle società e quelli delle nazioni. Essendo gli Stati i maggiori debitori in assoluto, le agenzie di rating valutano e classificano i titoli del loro debito in base alla capacità che gli stessi stati dimostrano di fronteggiarli. La valutazione sul profilo di rischio del credito, spiegano da Money, si basa su una scala di valori che riassume le informazioni qualitative e quantitative in maniera sintetica andando da AAA, che è la valutazione attribuita agli enti con basso rischio di credito, a D, in pratica "la probabilità di rimborso è nulla".

OUTLOOK - Diverso strumento di valutazione è l'outlook che, in gergo finanziario, indica la previsione a medio e lungo termine. Se è positivo le condizioni future del Paese si prevedono migliori o uguali al presente. Nel caso sia negativo sono prevedibili peggioramenti e ulteriori declassamenti, mentre se l'outlook è stabile non si prevedono cambiamenti. E' verosimile, in pratica, che il giudizio o il rating resti lo stesso anche in futuro.

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