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Venerdì, 19 Aprile 2024
Truffe

Incubo phishing, la truffa dei conti correnti svuotati con un click

Scoperta maxi frode da 650mila euro. Diversi correntisti si sono trovati con il conto svuotato dall'oggi al domani. Ecco com'è potuto succedere

Sono 15 le persone a processo per una frode informatica da oltre 650mila euro scoperta dalla Guardia di Finanza: gli imputati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso, accesso abusivo a sistemi informatici, intercettazione di comunicazioni, frode informatica. 

Come racconta BresciaToday, decine di correntisti si sono trovati con il conto svuotato dall’oggi al domani.  

Incubo pishing, ecco come funziona

Ma come facevano gli imputati a frodare i risparmiatori? Con lo strumento del phishing: in poche parole agli indirizzi email dei futuri truffati arrivavano messaggi in cui si chiedeva un aggiornamento delle proprie credenziali per l'utilizzo dell'home banking. Erano mail fatte bene, perfette nell'intestazione e nel linguaggio, talmente bene che in tanti ci hanno effettivamente cliccato sopra.

Sono stati quindi gli stessi clienti a fornire inconsapevolmente le chiavi di accesso ai truffatori dall'altra parte del modem. Uno alla volta, fino a colpirne decine: in pochi mesi i malviventi della rete avrebbe racimolato la bellezza di 650mila euro. Soldi che sarebbero stati già spesi: chi per investimenti immobiliari, chi nel gioco d'azzardo e nella bella vita.

Chi sono gli indagati

La "banda" era composta da persone di varia nazionalità e provenienza, un vero e proprio melting pot di professionisti della truffa: cinque bresciani, quattro rumeni, due napoletani e due milanesi, un albanese e un pachistano.

Tutti i dettagli su  BresciaToday

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