Il prezzo della benzina ha sfondato i 2 euro al litro
Il caro benzina determinerà una vera e propria stangata a carico di milioni di italiani che si sposteranno in auto per i prossimi ponti. "Stangata che si sposterà anche sui prezzi dei prodotti agricoli" avverte Coldiretti
Benzina e diesel sempre più cari: le compagnie petrolifere nelle ultime ore hanno ritoccato al rialzo i prezzi dei carburanti. L'associazioni dei consumatori Codacons denuncia come in autostrada il prezzo della benzina ha sfondato in alcuni casi la soglia dei 2 euro al litro.
Il prezzo della verde in modalità servito ha raggiunto la media di 1,750 euro/litro, mentre il diesel costa mediamente 1,643 euro/litro. I
Per l'associazione dei consumatori il caro benzina determinerà una vera e propria stangata a carico di milioni di italiani che si sposteranno in auto per i prossimi ponti. "Un pieno di gasolio costa oggi circa 5,5 euro in più rispetto ad aprile 2018 (+4 euro la benzina) e il rincaro alla pompa raggiunge quota +7% su base annua - aggiunge il Codacons - Aumenti che rendono sempre più salati i ponti degli italiani del 25 aprile e dell'1 maggio, e che rischiano di determinare speculazioni legate alle vacanze delle famiglie e al maggiore consumo di carburante nelle prossime ore".
Ma l'aumento dei prezzi dei carburanti avrà un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli di produzione, trasformazione e conservazione. "In un paese dove l'85% dei trasporti commerciali avviene su strada - rileva Coldiretti - è destinato a contagiare l'intera economia perché se salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi mentre aumentano i costi per le imprese".
Ad esempio nel settore agroalimentare i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura.
Benzina e gasolio, brutte sorprese anche dopo Pasqua
Alla base del nuovo aumento dei prezzi anche le nuove tensioni internazionali dopo la decisione degli Stati Uniti di non rinnovare, alla scadenza di maggio, le esenzioni per l'import di petrolio dall'Iran che riguardano anche l'Italia. Non solo: la guerra in Libia ha fatto crollare la produzione di Eni che lamenta un calo dell'1,3% al netto dell'effetto prezzo e del portafoglio. Il gruppo petrolifero italiano precisa che la cessazione del contratto produttivo Intisar in Libia e il declino produttivo sono stati fino ad oggi compensati dal forte incremento organico dei volumi guidato dal ramp up di Zohr e dei progetti avviati nel 2018.
Ricordiamo inoltre come sul prezzo pesano le accise (sul prezzo finale di 1,6 euro, oltre un euro è rappresentato da accise e iva).
Quanto va allo Stato quando facciamo il pieno
Nella scorsa campagna elettorale il vicepremier Matteo Salvini aveva promesso di eliminare le 7 accise più vecchie. Di Maio intervistato dall’Ansa ne aveva parlato come di un tema già in discussione al Senato. Poi però il tema sembra essere passato in secondo piano. Anzi Come ha spiegato il ministro dell'Economia Giovanni Tria, in audizione sul Def in commissione Bilancio al Senato, pochi giorni fa il governo nello scenario attuale ha già previsto i rialzi delle accise. Altro che eliminate.
Quotazione petrolio da dati Finanza&Mercati - Sole 24 ore
Ricordate la promessa di #Salvini prima delle elezioni? “Se mi date fiducia, via le #accise!”. Dopo un anno, in autostrada, la benzina è oltre 2 euro al litro e più di 1 euro va ad accise e iva. Salvini, non fidarsi è meglio! pic.twitter.com/zHwYkCEOLK
— Davide Faraone (@davidefaraone) 24 aprile 2019