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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Il regalo di Dicembre: giù i prezzi di benzina e diesel

Non si ferma la discesa dei prezzi dei carburanti: segno meno per la benzina che al self service costa mediamente 1,568 euro/litro, giù anche il diesel a quota 1,497 euro/litro

Non si ferma la discesa dei prezzi consigliati dei carburanti alla pompa, guidata ancora una volta da Eni. Dopo la pausa di mercoledì 28 novembre i ribassi tornano a fare capolino sulla rete carburanti italianaStando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, il Cane a sei zampe ha messo a segno sabato un nuovo ribasso, il decimo nel giro di un mese: -1 centesimo al litro su benzina e gasolio.

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 14mila impianti: benzina self service a 1,568 euro/litro (-12 millesimi, pompe bianche 1,553), diesel a 1,497 euro/litro (-11, pompe bianche 1,482). Benzina servito a 1,695 euro/litro (-11, pompe bianche 1,602), diesel a 1,624 euro/litro (-10, pompe bianche 1,529). Gpl a 0,682 euro/litro (-1, pompe bianche 0,670), metano a 0,990 euro/kg (+1, pompe bianche 0,978).

Queste le quotazioni dei prodotti raffinati in Mediterraneo alla chiusura di venerdì: benzina a 347 euro per mille litri (-3), diesel a 414 euro per mille litri (-4, valori arrotondati). Tuttavia la tregua potrebbe non durare a lungo: il Qatar ha infatti deciso di lasciare l'Opec causando una risalita del prezzo del greggio

Il Qatar abbandona il petrolio per il gas

Il Qatar si ritirerà dall'Opec, l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, a partire dal prossimo 1 gennaio 2019. Lo ha annunciato l'azienda di Stato Qatar Petroleum, citando le parole del ministro per gli Affari energetici Saad Sherida al-Kaabi.

Come spiegato dal ministro, "la decisione di ritirarci dall'Opec riflette il desiderio di concentrare gli sforzi nello sviluppo e nell'incremento della produzione di gas naturale, che nei prossimi anni dovrebbe passare dai 77 ai 110 milioni di tonnellate annue".

Il Paese, che nel 2022 ospiterà i Campionati mondiali di calcio, si trova nel mezzo di una disputa geopolitica con altre quattro nazioni. Nel giugno del 2017 Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrain ed Egitto hanno imposto sanzioni economiche e restrizioni politiche al Qatar con l'accusa di essere un Paese che sostiene e finanzia i terroristi. Una motivazione, questa, che il governo di Doha ha sempre rispedito al mittente. Inoltre, i quattro Paesi hanno chiesto al Qatar di ridurre i rapporti con l'Iran ma la replica è stata netta: un secco no, perché "sarebbe una violazione della sovranità".

Il Qatar è membro dell'Opec dal 1961 ed è l'undicesimo produttore all'interno dell'organizzazione. L'organizzazione dei Paesi produttori è nata nel 1960, per iniziativa soprattutto dell'Arabia Saudita, che ancora oggi domina questo cartello composto da 15 Paesi membri. Secondo quanto scrive il Financial Times la decisione segue un peggioramento dei rapporti di Doha con i suoi vicini.

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