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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia Italia

Rating e debito pubblico, così il Governo chiede aiuto ai risparmiatori italiani

L’operazione di rimpatrio del debito pubblico è di fatto già partita: il ministero dell'economia ha annunciato l'emissione del Btp Italia, titolo di Stato della durata di 4 anni indicizzato al tasso di inflazione

Nel giorno dell’aggiornamento del rating da parte di Standard & Poor’s sulla solidità finanziaria dell’Italia si addensano le ombre sui conti pubblici. Tolti i Buoni ordinari del Tesoro (Bot), cioè gran parte dei titoli a breve termine, secondo i calcoli del Corriere della Sera il ministero dell'Economia dovrà collocare sul mercato obbligazioni per circa 250 miliardi di euro. Per più o meno 50 si tratta di nuove emissioni nette, cioè finanziamenti del deficit pubblico.

Nel 2019 il debito potrebbe diventare un problema internazionale

Il cortocircuito dei conti pubblici del Belpaese sta tutto negli altri duecento miliardi in titoli a medio e lungo termine, ovvero prestiti da raccogliere che servono a rimborsare altri prestiti che verranno a scadenza durante il 2019.

Di questi titoli in scadenza oltre sessanta miliardi sono detenuti da creditori esteri che - se confermassero l’intenzione di non rinnovare la propria esposizione - aprirebbero una voragine nei conti pubblici. Non rimborsare significherebbe scivolare in un default, ecco allora perché da giorni si parla della ricchezza degli italiani. 

Il rimpatrio del debito pubblico

L’operazione di rimpatrio del debito pubblico è di fatto già partita: il ministero dell'economia ha annunciato che lunedì 19 a giovedì 22 novembre 2018 si terrà una nuova emissione del Btp Italia, il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale pensato per il risparmiatore individuale che, in questa emissione, torna alla durata di 4 anni già proposta in passato.

Torna il BTP Italia: nuova emissione con durata 4 anni

Come spiega il Mef il nuovo BTP Italia presenta le stesse caratteristiche dei precedenti collocamenti: cedole semestrali indicizzate all'indice dei prezzi al consumo a cui si aggiunge il pagamento del recupero dell’inflazione maturata nel semestre, rimborso unico a scadenza e corresponsione del Premio Fedeltà al momento del rimborso per chi acquista all'emissione durante la fase del collocamento dedicata ai risparmiatori individuali ed altri affini e conserva il titolo fino a scadenza. In caso di deflazione, le cedole vengono comunque calcolate sul capitale nominale investito, quindi con una protezione estesa non solo alla quota capitale, ma anche agli interessi. Il tasso reale annuo minimo garantito per questa nuova emissione sarà comunicato al pubblico il giorno venerdì 16 novembre 2018. 

Btp, volano i rendimenti

Contestualmente il ministero dell'Economia ha fissato le nuove cedole per i titoli di Stato a Medio Lungo Termine che saranno sottoscritti il 1 novembre 2018. Vanno all'asta CCTeu a 7 anni con cedola legata al tasso Euribor a 6 mesi, i Btp a 5 anni (a cui il Tesoro garantisce una cedola del 2,45%) e i famigerati Btp a 10 anni che presentano un redimento pari al 2,80%. A Gennaio scorso il rendimento era rispettivamente dello 0,9% e del 2%. Ovvero lo Stato italiano dovrà pagare molti più interessi a quanti presteranno soldi al Tesoro.

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