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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Reddito di cittadinanza, cerchio dei controlli si stringe: segnalazioni "stagionali"

Secondo la denuncia di alcuni datori di lavoro in Sardegna percettori del rdc (soprattutto manodopera non specializzata, stagionali del settore turistico) starebbero cercando di lavorare in nero pur di non perdere il sussidio: "Sì, le segnalazioni ci sono"

Reddito di cittadinanza, il tema tiene banco, tra novità riguardanti la modulistica, commenti critici o di sostegno da parte del mondo politico (perché il reddito di cittadinanza è di fatto la misura simbolo del primo anno di governo del Movimento 5 stelle) ma anche testimonianze di coloro che sono direttamente coinvolti e che meno spazio hanno avuto sui media rispetto ai percettori del "sussidio": i datori di lavoro. 

Reddito di cittadinanza e lavoro stagionale: la "falla" nel sistema

Siamo in estate, tempo di lavoro stagionale: e si starebbe verificando una preoccupante falla nel sistema. La Sardegna è il paradiso delle vacanze per tanti italiani, ma è anche un luogo simbolo del lavoro stagionale: secondo quanto denunciato dai quotidiani locali, la Nuova Sardegna su tutti, coloro che cercano un lavoro estivo nel settore del turismo, ristorazione e accoglienza, e che percepiscono il reddito di cittadinanza starebbero cercando di trovare il modo di "forzare" la legge. In che senso? In pratica preferirebbero lavorare in nero, rinunciando quindi alle tutele legali, pur di non perdere il rdc. In un mercato occupazionale spesso depresso come quello isolano, la prospettiva di mettere da parte una cifra corposa nei mesi in cui c'è più lavoro, come quelli di giugno, luglio, agosto e in parte settembre, starebbe facendo presa su alcuni percettori del reddito. Casi isolati, certo, ma non sarebbe un buon segnale se ciò venisse confermato.

Le segnalazioni al tal proposito sono già arrivate. "Purtroppo abbiamo ricevuto alcune segnalazioni proprio su questo tema" diceva qualche giorno fa alla Nuova Sardegna Paolo Manca, presidente di Federalberghi. "Riguardano i lavoratori senza qualifiche particolari che cercano di aggirare la legge in questo modo". Numeri bassi e legati solo a manodopera senza specializzazioni, ma Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato imprese Sardegna, spiega che non si tratta di una sorprese e definisce "fragile" il sistema che è stato messo in piedi: "Per come è stato concepito il reddito di cittadinanza non ci piace e la possibilità che un datore di lavoro e un operaio non qualificato si incontrino su questo piano è purtroppo solo una conseguenza logica". Fortunatamente i controlli hanno già dimostrato di essere in grado di scovare i furbetti. E - va rimarcato - ci sono anche vari percettori del reddito di cittadinanza che hanno accettato contratti regolari per l'estate, come riferiscono gli imprenditori balneari.

Reddito di cittadinanza, cosa rischia chi fa il furbo

Che cosa accade ai furbetti che beneficiavano del reddito ma nel frattempo lavoravano senza contratto (e vengono beccati)? La legge in questi casi è molto severa: il lavoratore in nero che percepisce il sussidio rischia infatti l'incriminazione per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, per il fatto di aver taciuto l'esistenza del suo rapporto di lavoro al momento della presentazione dell'istanza per ottenere il reddito, o per non aver comunicato la successiva instaurazione del rapporto di lavoro all'Inps, dopo la concessione del beneficio. Ma non è tutto: oltre alla revoca del reddito di cittadinanza (con l'obbligo di restituire tutto quanto percepito) il lavoratore sorpreso a frodare lo Stato rischia sei anni di carcere. Inoltre non potrà di chiedere di nuovo il sussidio prima che siano decorsi  dieci anni dalla condanna. 

Bonafede: "Reddito di cittadinanza funziona, Di Maio determinatissimo"

"Con il reddito di cittadinanza non stiamo regalando soldi ma stiamo dicendo al cittadino che sta vivendo un momento di crisi, per esempio perché ha perso il lavoro, che lo Stato è al suo fianco e gli consente di vivere e intanto c'é un percorso di avvicinamento al mondo del lavoro". Lo dice il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, intervistato da Bruno Vespa. "Lo Stato - ha spiegato - si prende la responsabilità di far incontrare la domanda e l'offerta di lavoro. É un sistema che, grazie al Navigator, entro il 2019 comincerà a funzionare. Conosco la determinazione e la capacità di realizzare i nostri progetti di Luigi Di Maio. Inoltre il reddito di cittadinanza funziona e stimola l'emersione del lavoro nero perché la persona che viene assunta dà un incentivo all'impresa, gli dà quello che doveva percepire con il reddito di cittadinanza. É un incentivo all'assunzione, una misura che diventa manovra economica per il rilancio dell'economia reale".

Reddito di cittadinanza, come fare rinuncia

Novità importante, di cui per tempo vi abbiamo dato comunicazione ma, visto l'interesse suscitato dall'argomento, non nuoce un ripasso: due giorni fa con il messaggio n.262, l’Inps ha annunciato che sarà possibile rifiutare il reddito di cittadinanza. Per rinunciare al beneficio il modulo SR183 va presentato alle Strutture territoriali dell’INPS. Il modulo è inoltre disponibile sul sito internet dell’Istituto nella sezione “Tutti i moduli”. 

La rinuncia comporta la disattivazione della Carta Rdc/Pdc, con decorrenza dal momento della rinuncia stessa. Pertanto, eventuali importi residui ancora presenti nella carta non saranno più utilizzabili. Non solo: l’Inps spiega infatti che “la rinuncia non comporta in alcun modo la reviviscenza del ReI, laddove il nucleo ne fosse beneficiario prima della richiesta di Reddito di Cittadinanza”. 

Reddito di cittadinanza: obblighi, paletti e requisiti. Le novità spiegate dall'Inps 

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