Reddito di cittadinanza, buone notizie per chi perde il lavoro: "Novità a breve"
La misura di sostegno potrebbe andare anche a chi ha appena perso il lavoro. Non sono "voci e indiscrezioni", lo ha annunciato il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico: "La bozza di provvedimento è sul mio tavolo, spero possa essere discussa in Parlamento al più presto"
Potrebbe cambiare a breve il reddito di cittadinanza, misura simbolo del primo anno di governo gialloverde, allargando la sua platea. La misura di sostegno potrebbe andare anche a chi ha appena perso il lavoro. Intervistato da "La Stampa", il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico annuncia: "La bozza di provvedimento è sul mio tavolo, spero possa essere discussa in Parlamento al più presto, forse già alla fine di questo mese". Tridico spiega che "si potrà fotografare il reddito corrente, e ciò permetterà ai disoccupati in particolari situazioni, percettori di sussidio di disoccupazione o disoccupati da oltre diciotto mesi, di accedere al reddito".
Riguardo alla possibilità che il reddito possa creare confusione fra sostegno ai più poveri e sussidio per chi non lavora, Tridico non ci sta e sottolinea: "La condizionalità delle politiche di sostegno al reddito esiste in tutti i paesi europei, e nel nostro caso sono ben distinte fra coloro che hanno bisogno di un reddito e chi invece è alla ricerca di un lavoro". "Mi stupisce -osserva inoltre il presidente dell'Inps- il cinismo che a volte accompagna il dibattito italiano. Il reddito è perfettibile, ma mi chiedo con quale coraggio ne vengano negati l'utilità sociale e l'impatto economico".
Forza Italia: "Reddito di cittadinanza è barzelletta elettorale"
Bordate al M5s da parte di Forza Italia. 'Ormai siamo tutti d'accordo, giusto? Il reddito di cittadinanza si è rivelato per quello che avevamo previsto: una barzelletta elettorale che oggi rivela tutta la propria stupidità ma che rischia di rappresentare una vera e propria prigione". Così Saverio Romano, candidato di Forza Italia alle Europee nel collegio Isole. "Si, perché c'è chi ci vuole rinunciare, e non solo per i 100/300 euro destinati alla stragrande maggioranza e che fanno ridere ma soprattutto perché i controlli e gli obblighi che impone sono da dittatura; obblighi e controlli che la normativa sul reddito prevede e che fanno piangere- dice - Da qui la raffica di richieste di rinuncia, stimate tra le 100 e le 130mila, che sta costringendo l'Inps, i Comuni, l'Ispettorato del lavoro e la Guardia di finanza a correre ai ripari. Fermate il governo Lega-M5S: voglio scendere da quest'incubo'.
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''Lo spopolamento e l'impoverimento demografico ed economico, sono i veri problemi del nostro Paese. Per questo servono strumenti strutturali come 'l'assegno per figlio' lanciato dal Forum delle associazioni familiari, ma sono necessarie anche misure per tutti quei bambini di famiglie che vivono al di sotto la soglia di poverta'". Così Mara Carfagna, vicepresidente della Camera (Fi) si è rivolta qualche giorno fa al ministro Luigi Di Maio seduto in platea, nel corso del suo intervento ad un'iniziativa organizzata dal Forum delle associazioni familiari. "Si potrebbe, come già abbiamo proposto -ha aggiunto- destinare loro il miliardo avanzato dal reddito di cittadinanza. Penso di poter incrociare su questo anche la sensibilità del vicepremier Di Maio. Credo sia una misura urgente, doverosa e necessaria se non vogliamo lasciare una generazione intera intrappolata nella gabbia della povertà".
Cosa cambia davvero grazie al reddito di cittadinanza (secondo Anpal)
''In aggiunta alle politiche attive per i giovani effettuate negli ultimi anni, come Garanzia Giovani o il Bonus Neet, abbiamo con il Reddito di cittadinanza introdotto un approccio che si rivolge direttamente a tutto il nucleo familiare''. Sono le parole del presidente dell'Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), Domenico Parisi, pronunciate due giorni fa a Matera nel convegno ''Progettiamo il futuro'' organizzato da Università Cattolica e Fondazione Matera-Basilicata 2019.
''Secondo la mia opinione - ha spiegato - è un approccio che inquadra la disoccupazione giovanile come un problema intergenerazionale, da affrontare quindi non esclusivamente in un'ottica individuale, bensì in una dimensione familiare (family based)''. Per Parisi le politiche attive devono ''avere un approccio sempre più adeguato a rispondere alle vere cause della disoccupazione, in particolare giovanile'' e sulla base dei dati Istat l'occupazione giovanile è ''associata alle condizioni familiari, cioè alle condizioni socio-economiche dei genitori. Il tasso di NEET - ha detto ancora - è positivamente correlato con lo stato di occupazione dei genitori. E inoltre correlato con il livello di istruzione e con la qualifica professionale''. Secondo Parisi per fronteggiare il serio problema della disoccupazione giovanile ''un elemento fondamentale - ha sottolineato - è la consapevolezza che per garantire la continuità del rapporto lavorativo dobbiamo puntare sempre di più su investimenti volti a favorire la stabilità nel mercato del lavoro e non semplicemente la stabilità nel posto di lavoro''.
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Rdc, più di un milione di domande all'Inps
Sono più di un milione le domande per il reddito di cittadinanza ricevute dall'Inps, il 75% è stato accolto. A dirlo, a margine di un incontro al Salone del Libro di Torino, è stato il presidente Pasquale Tridico. "E' un flusso enorme che l'Inps sta gestendo con grande efficienza su tutto il territorio", ha aggiunto il presidente dell’Inps. "Sia rispetto a quota 100 sia rispetto al reddito di cittadinanza non c'è assolutamente un problema di sostenibilità economica. Anzi i costi sono assolutamente compatibili con il bilancio dell'Inps e dello Stato", ha sottolineato Tridico.
Reddito cittadinanza, campagna porta a porta nelle periferie
Ha detto anche altro Tridico nell'intervista al quotidiano torinese: "La campagna porta a porta sul reddito di cittadinanza procederà" ed "i camper andranno nelle periferie di Milano, Roma, Napoli, Torino, Bologna e serviranno a spiegare alle persone tutte le prestazioni a cui hanno diritto, non solo il reddito di cittadinanza".
"Dobbiamo chiederci - aggiunge il numero uno dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale - se decine di migliaia di persone che vivono in situazione di estrema difficoltà abbiano diritto ad una chance o debbano essere abbandonate a se stesse". "Mi rifiuto di pensare che nel nostro Paese debba prevalere l'egoismo e la solidarietà delegata al volontariato. Perchè possono esistere i camper per la raccolta del sangue e non quelli per informare sul reddito?" chiede il presidente dell'Inps.