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Martedì, 19 Marzo 2024
Economia

Reddito di cittadinanza, partono i lavori socialmente utili

L'annuncio del Ministero del lavoro: i progetti utili alla collettività possono partire, la fase due entra nel vivo

Reddito di cittadinanza e lavori socialmente utili: le fase due entra nel vivo. Come spiega il ministero del Lavoro, da sabato 22 febbraio sulla piattaforma Gepi sarà attiva "una nuova funzione che consentirà ai Comuni di caricare sia i progetti messi in campo, sia l'elenco dei beneficiari Rdc per i quali deve essere aperta la copertura assicurativa".

Insomma, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e il decreto che stabilisce il premio per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, il progetto è finalmente pronto a partire. I comuni d’altra parte si stanno già organizzando. 

Rdc, come funzionano i progetti utili alla collettività

La partecipazione ai PUC (progetti utili alla collettività) è obbligatoria per tutti coloro che hanno sottoscritto un Patto per il Lavoro o un Patto per l'Inclusione Sociale. Chi ignora la chiamata dei centri per l’impiego rischia dunque di perdere il beneficio. Le persone non tenute agli obblighi connessi al reddito di cittadinanza sono invece esonerate dalla partecipazione, ma possono – in via del tutto volontaria – aderire ai progetti "concordati con i servizi sociali dei Comuni/Ambiti Territoriali". 

Lavoro socialmente utili, chi viene esonerato dall'obbligo

  • le persone con più di 65 anni d'età, quelle
  • le persone occupate, con reddito da lavoro dipendente o autonomo corrispondente ad un'imposta lorda superiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell'articolo 13 D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917. (€. 8.145 per lavoro dipendente ed €. 4.800 per lavoro autonomo);
  •  le persone frequentanti un regolare corso di studi;
  •  i beneficiari della Pensione di cittadinanza;
  •  i beneficiari del RdC titolari di pensione diretta o comunque di età pari o superiore a 65 anni;
  •  i componenti con disabilità, definita ai sensi della legge 68/1999, fatta salva ogni iniziativa di collocamento mirato e i conseguenti obblighi previsti, e/o la loro volontaria adesione a percorsi personalizzati di inserimento sociale o lavorativo.
  • Ai sensi dell’articolo 4, comma 3, ultimo periodo, sono comunque esclusi dall’obbligo di partecipazione ai progetti di pubblica utilità i seguenti soggetti (esonerabili anche dagli altri obblighi connessi al Reddito di cittadinanza):
  •  i componenti con carichi di cura, valutati con riferimento alla presenza di soggetti minori di tre anni di età o di componenti il nucleo familiare con disabilità grave o non autosufficienza, come definiti a fini ISEE;

I lavori socialmente utili impegneranno i beneficiari per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16. I progetti organizzati dai Comuni, spiega il Ministero, “dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e dovranno intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinariamente svolte dai Comuni e dagli Enti pubblici coinvolti”.

Reddito di cittadinanza, Italia Viva: "Torniamo al Rei"

Quello del reddito di cittadinanza è un tema che continua a dividere partiti e opinione pubblica. Ieri sera la ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova, intervistata a 'Stasera Italia’, ha ribadito che la proposta di Italia Viva è quella di tornare al Rei, il reddito di inclusione introdotto dal Pd. Immediata la replica del sottosegretario M5S ai Rapporti con il Parlamento, Gianluca  Castaldi. "Il Reddito di cittadinanza non si tocca. Lo difenderemo con le unghie e con i denti, sempre", ha scritto l’esponente M5s su Twitter.

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