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Giovedì, 25 Aprile 2024
Reddito di cittadinanza

"Mia madre prende il reddito di cittadinanza, lavorare per 500 euro non mi conviene"

Le telecamere di 'Piazza Pulita' a Napoli a caccia di 'furbetti'. "Mi sono licenziato una settimana dopo che mia madre ha ricevuto la card" rivela un ragazzo. E il titolare di una pasticceria: "Non trovo dipendenti, chi viene chiede di lavorare in nero"

Il reddito di cittadinanza? "L’ha chiesto mia mamma, lei ha ricevuto questa carta e io mi sono licenziato una settimana dopo". E se ti dovessero proporre un contratto? "Se è una cosa da 400-500 euro al mese non mi conviene". Loro dovevano combattere il così detto lavoro nero, no? "Alla fine hanno fatto peggio perché ora io sto a casa e percepisco soldi oppure ogni tanto mi vengo a fare un extra in un ristorante. Quanto guadagno? 170-180 euro a settimana. Sui 600 euro al mese. Tutti a nero". 

Le telecamere di Piazza Pulita sono state a Napoli a caccia dei famosi 'furbetti del reddito': esistono davvero o si tratta di un’esagerazione dei giornali? Da quanto si è visto nel servizio la risposta giusta è (purtroppo) la prima. L’inchiesta realizzata da Giulia Cerino e andata in onda ieri sera su La7 è per molti versi inquietante. La premessa in casi come questo è d’obbligo: il sussidio targato 5 Stelle rappresenta senza dubbio un’ancora di salvezza per molte famiglie in condizioni di povertà e di disagio. Ma di zone d’ombra, a quanto pare, ce ne sono parecchie.  

"Prendo il reddito e lavoro in nero, ma non mi sento un furbetto"

"Quanto prendo di reddito? 780 euro" racconta un altro beneficiario. "Lavoro senza contratto, mi pagano in nero. Guadagno circa 60 euro al giorno". Da aprile ad oggi il centro per l’impiego l’ha chiamata? "No, ancora no", dice l’uomo. Si parla di voi come dei furbetti, lei si sente un furbetto? "No, assolutamente. Se lei pensa che pago 600 euro solo di affitto. Con 180 euro in più pago due bollette e basta. Devo mangiare, devo vestire i bambini, devo mandarli a scuola. Mangiare una pizza una volta al mese con mia moglie fuori casa è veramente un miracolo". "Che cosa ho comprato con i soldi del reddito? Un congelatore piccolo, materiale idraulico, rubinetterie, queste cose qua". Ma chi decide cosa può comprare? "Questo non si è capito ancora bene", risponde l’uomo. 

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I furbetti della rdc card

Già, cosa si può comprare con la carta del reddito di cittadinanza? Una tabaccaia racconta un episodio sconfortante."Una volta una signora venne a pagare le bollette di 4 o 5 persone. Io le chiesi: 'signora scusate non mi voglio fare i fatti vostri, ma queste persone abitano nel vostro nucleo familiare?' Rispose di no. Sapete cosa faceva? Pagava le bollette ad altre persone e si faceva ridare i soldi".

La pasticceria che non riesce a trovare personale: "Chiedono di lavorare in nero"

E il lavoro? Le telecamere di Piazza Pulita riprendono la telefonata tra la titolare di una delle pasticcerie più famose di Napoli e una candidata per un posto di lavoro: "Questa ragazza parlava in dialetto… mi ha detto: 'Sì signora, ma io sto dormendo chi vi ha dato il mio numero?' L’ho trovato su 'Subito' (un portale dedicato agli annunci, ndr). E lei mi ha risposto: 'Ma io mo' sto dormendo non voglio venire a lavorare'. Allora scusate, scusami se stavi dormendo". 

Morale? "Siamo andati in vacanza e al rientro siamo rimasti solo noi" racconta la donna. "Sei [dipendenti] su dodici non ci sono. Ci servirebbe un barista, un ragazzo per i tavoli". Adesso le persone che vengono da voi a chiedere un lavoro vi chiedono di avere un contratto oppure no? "Dove stanno queste persone? Qualcuno è venuto, ma non voleva essere messo a posto perché aveva il reddito di cittadinanza... e allora ho lasciato perdere" dice sconfortato il titolare." Mi trovo in questa condizione anche per questo. Che cosa mi chiedevano? Se era possibile farli lavorare in nero perché loro hanno il reddito. Per il momento stanno a casa e prendono i soldi, beati loro. Noi stiamo qua, vogliamo lavorare, vogliamo i dipendenti e non li troviamo". 

Mimmo Parisi (Anpal): "Vedere cose del genere è demoralizzante"

"Questo filmato è un po’ preoccupante, me ne rendo conto - è stato il commento in studio di Mimmo Parisi, presidente dell’Anpal - ma la povertà non è solo in Campania, è in tutto il Paese. La situazione in Campania è difficile perché non c'è solo un problema individuale, ma culturale. Questi non sono comportamenti che condivido".

Serve un apparato di sorveglianza? "Il nostro lavoro è quello di garantire il sostegno per le politiche attive, abbiamo anche l’obbligo di segnalare, ma non abbiamo purtroppo gli strumenti per seguire anche la fase punitiva, quello è un compito della finanza. Naturalmente è demoralizzante vedere una cosa del genere. Non è facile digerire queste immagini, però ho girato l’Italia e ci sono tantissime realtà nelle quali il reddito di cittadinanza sta funzionando". 

"I furbetti ci sono - ammette -, ma per quello che ho visto non ho incontrato un solo percettore reddito di cittadinanza che mi ha detto di non voler lavorare. Capisco le difficoltà ma come si può dire che una manovra di questo genere non può avere un impatto positivo. C’è un’esigenza vera, la povertà non è un problema di una parte della popolazione, è un problema di tutti".

Credit video Piazza Pulita (La7)

A questo link la seconda parte dell'inchiesta di Giulia Cerino sul reddito di cittadinanza

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