rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Perché reddito di cittadinanza e quota 100 non esistono (per adesso)

Si è concluso l'esame della manovra da parte della Commissione bilancio della Camera. Ma le due misure principali, quota 100 e reddito, non ci sono e "per ora hanno disegni non definiti" dice Tria: "I disegni di legge ancora non esistono". Che cosa sta succedendo

La manovra "lenta" deve andare di corsa, ormai. Si è concluso l'esame della manovra da parte della Commissione bilancio della Camera che ha dato mandato ai relatori Silvana Comaroli (Lega) e Raphael Raduzzi (M5S) a riferire all'Aula di Montecitorio già convocata per oggi alle 20. I relatori riferiranno su un maxiemendamento sul quale è probabile che giovedì il governo ponga la questione di fiducia. Il testo passerà in seconda lettura al senato dove sono attese le modifiche di peso annunciate da tempo come il reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni con quota 100, ma anche il taglio delle pensioni più elevate e il pacchetto famiglia.

La commissione Bilancio della Camera ha approvato una serie di emendamenti che vanno dalle 4.000 assunzioni nei centri per l'impiego a quelle nella scuola fino allo scudo anti-spread, recuperato dal dl fisco, e alle misure fiscali come il taglio dell'Imu sui capannoni. Ritirato in extremis l'emendamento che aumentava le tasse sui carburanti per gli autotrasportatori in Liguria. Ma in queste ore l'attenzione si concentra sulla trattaiva con l'Europa.

Perché Conte vuole chiudere entro una settimana

Chiudere l'intesa con la Commissione Ue prima del Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 13 e 14 dicembre prossimi. E' questo l'obiettivo del governo che, con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è impegnato a trovare la quadra e su questo obiettivo ribadisce ogni giorno massima fiducia. La partita è ancora completamente aperta.

Il negoziato, ha detto Conte a margine dell'assemblea dell'Anfia, l'associazione delle imprese della filiera dell'automotive, si concluderà "con l'esito positivo che io auspico e di cui sono convinto". Su come, però, verrà raggiunta l'intesa, il premier non si sbilancia, perché "il silenzio è d'oro in un negoziato" e dunque "sui saldi non vi anticipo nulla". Certo è che i tempi sono strettissimi, al massimo una settimana. E poche ore fa lo ha ribadito il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. "I tempi - ha sottolineato - non sono lunghi. Non è che (la Commissione, ndr) ci ha dato un tempo preciso, esistono dei termini ben precisi e quindi i tempi sono stretti". Al massimo una settimana, dunque.

I "conti in tasca" alla manovra: quanto può costare alle imprese italiane

Reddito di cittadinanza e pensioni, cosa sta succedendo?

Lunedì prossimo al Senato si aprirà (con uno slittamento di qualche giorno) la sessione di bilancio, con l'obiettivo di andare in aula, dopo l'esame in commissione, il 18 dicembre. Proprio a Palazzo Madama dovranno essere inserite le modifiche più profonde sui temi centrali del provvedimento. Il termine, dunque, è appunto quello del vertice di Bruxelles.

"Le due misure principali, quota 100 e reddito, per ora hanno disegni non definiti" ha detto il ministro dell'Economia Giovanni Tria. Per quanto riguarda l'Europa, Tria ha ricordato poi che "c'è un'interlocuzione con la Commissione Ue, un dialogo sempre più costruttivo per riuscire ad evitare che l' Italia entri in procedura di infrazione". 

Per Tria, in ogni caso, quota 100 e il reddito di cittadinanza sono "priorità politiche" del governo e non sono in discussione: "Ci sono varie possibilità: ne stiamo discutendo, è inutile discuterne in pubblico, finché non vengono discusse a livello prima politico e poi con la Commissione. Le priorità politiche del governo devono essere salvaguardate e portate avanti. Altrimenti non c'è il governo".

A questo punto bisognerà vedere come verranno declinate nella pratica e, come si suol dire in certi casi, i dettagli sono tutto, e i problemi tecnici sono dietro l'angolo quando i tempi sono così stretti: "I disegni di legge ancora non esistono - ricorda Tria - e si stanno studiando le stesure. Va definito il costo delle misure in base ai disegni di legge. Sono state accantonate nel fondo delle risorse. Poi è chiaro che una valutazione attenta di quale sarà il costo di queste misure sarà possibile solo quando ci saranno i disegni di legge".

Sulle misure simbolo del governo legastellato quindi, a parte gli annunci, non c'è ancora nulla di definitivo.

Pensioni, la Cgil boccia la riforma gialloverde: “Ecco il bluff della Quota 100” 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Perché reddito di cittadinanza e quota 100 non esistono (per adesso)

Today è in caricamento