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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Reddito di cittadinanza, la storia di Carlo: "Non faccio più il rider, ma ora vivo con 82 euro al mese"

Carlo Tedeschi, ex imprenditore 54enne, racconta la sua vicenda a l'Aria che Tira: "Nessuno è riuscito a spiegarmi come faccio ad adeguare l'assegno al mio attuale reddito"

Secondo il M5s con l’introduzione del reddito di cittadinanza “l’era dello sfruttamento”, dei salari bassi e degli orari massacranti, è finalmente finita. Ma è davvero così? Carlo Tedeschi, ex imprenditore 54enne di Vigevano, racconta un’altra storia. Costretto a “riciclarsi” come rider dopo essere rimasto senza lavoro già nel 2009, Tedeschi ha raccontato a “L’Aria che tira”, su La7, di aver fatto domanda per il rdc come integrazione al suo reddito. Il primo “assegno” è stato di 82 euro.

Un mesetto fa il 54enne ha deciso però di dire basta con le consegne. Una decisione legata al fatto che finalmente ha in tasca la tesserina gialla? Tedeschi ha raccontato che per lui il reddito di cittadinanza poteva effettivamente rappresentare “la possibilità di uscire fuori dalla schiavitù, perché se prendi 500 euro al mese per lavorare 3 ore al giorno, che poi tra andata e ritorno diventano sei”,  con il reddito “ne prendo di più e posso dedicarmi a cercare la mia strada”.

“Tra l'altro – ha aggiunto il 54enne - venendo in televisione mi hanno tolto 40 punti e lavorare stava diventando difficile perché in queste società c'è il ricatto del punteggio. Alla fine ho detto smetto”. Un mese fa Tedeschi ha dunque deciso (o è stato costretto, non è molto chiaro) di non fare più il rider, ma da allora, non è riuscito a trovare nessuno che sappia spiegargli come adeguare l’assegno alla sua attuale situazione reddituale. “Come faccio a vivere con 82 euro se oggi non guadagno più niente?”. 

Rdc: è possibile parametrarlo all'Isee attuale?

La vicenda di Carlo Tedeschi fa sorgere spontanea una domanda: è possibile oggi riuscire a prendere il sussidio parametrato all'attuale reddito e non al reddito fotografato un anno fa con l'Isee? In teoria in molti casi sì. Con il decreto crescita sono stati infatti ampliati i casi in cui può essere chiesto “l'indicatore provvisorio".

Nello specifico possono richiedere l'indicatore provvisorio quelle famiglie in cui uno dei componenti perde il lavoro - o un trattamento assistenziale, previdenziale o indennitario esente da Irpef - oppure se la situazione reddituale del nucleo familiare dovesse subire un’oscillazione negativa del 25%. 

Va però ricordato che chi si dimette (non per giusta causa) viene escluso dal reddito per 12 mesi. L'esclusione riguarda solo l'interessato e non il nucleo familiare. 

Non sempre l'accesso al reddito è così semplice

Tornando al caso specifico di Tedeschi, il sottosegretario al ministero del lavoro Claudio Cominardi (M5s), ha affermato in studio che “dobbiamo capire qual è la situazione del signore, io ho già contattato i vertici [dell’Inps] per vedere se ci sono altre persone nelle sue condizioni, in questo momento c’è un'interlocuzione tra Inps, direzione di riferimento e ministero del Lavoro per capire se ci sono delle situazioni simili". Insomma, bisogna valutare caso per caso e non sempre l’accesso al beneficio è così semplice. Se davvero il reddito vuole essere una misura contro i salari bassi e lo sfruttamento qualche correzione sembra necessaria. 

Reddito di cittadinanza, on line il modulo per rinunciare al beneficio

Intanto ieri, con il messaggio n.262, l’Inps ha annunciato che sarà possibile rifiutare il reddito di cittadinanza. Per rinunciare al beneficio il modulo SR183 va presentato alle Strutture territoriali dell’INPS. Il modulo è inoltre disponibile sul sito internet dell’Istituto nella sezione “Tutti i moduli” (qui il link).

La rinuncia comporta la disattivazione della Carta Rdc/Pdc, con decorrenza dal momento della rinuncia stessa. Pertanto, eventuali importi residui ancora presenti nella carta non saranno più utilizzabili. Non solo: l’Inps spiega infatti che “la rinuncia non comporta in alcun modo la reviviscenza del ReI, laddove il nucleo ne fosse beneficiario prima della richiesta di Reddito di Cittadinanza”. 

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Reddito di cittadinanza ANSA-2

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