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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia Caserta

Reddito di cittadinanza, 500 euro al mese ma spaccia droga: tradito "dall'agitazione"

Spacciava e percepiva il reddito di cittadinanza: arrestato un uomo di 58 anni residente a Capodrise, in provincia di Caserta. Segnalazione all'Inps per la decadenza del beneficio. E intanto, secondo i dati Anpal, sono 18mila i beneficiari del reddito di cittadinanza che hanno già trovato un lavoro, prevalentemente "a tempo"

Arrestato uno spacciatore che percepiva il reddito di cittadinanza a Capodrise, cittadina in provincia di Caserta. L'uomo, un 58enne, risultava "ufficialmente" disoccupato, aveva fatto domanda per il sussidio e percepiva circa 500 euro al mese, ma è stato sorpreso dalla Guardia di Finanza di Marcianise in possesso di oltre mezzo chilo di droga. E così è finito in manette con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Per lui è scattata la segnalazione all'Inps per la decadenza dal beneficio del reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza, spacciava e percepiva il sussidio: tradito "dall'agitazione"

Fermato nel corso di un normale controllo stradale, ha subito mostrato segni di agitazione: nell'auto aveva oltre 400 euro, tutti in banconote di piccolo taglio. E' scattata quindi la perquisizione a casa, dove i finanzieri hanno rinvenuto circa 500 grammi di hashish, in parte già confezionati e suddivisi in dosi, pronti per essere immessi sul mercato. Sequestrato, insieme alla droga, anche il denaro trovato in casa, provento del reato di spaccio, oltre ai vari strumenti utilizzati per il confezionamento della sostanza stupefacente. L'uomo è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere, accompagnato agli arresti domiciliari in attesa di presentarsi davanti al giudice per il rito direttissimo.

reddito di cittadinanza spaccia droga capodrise caserta-2

"Quando ci sono delle persone che approfittano di queste misure che sono buone e giuste per i cittadini italiani, allora quelle persone si devono vergognare. A quelle persone - ha detto oggi il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, a Napoli per la giornata di formazione dei navigator campani - il reddito non deve essere dato. E' per questo che esistono i controlli. Se c'è una misura che funziona e aiuta la gente, i nostri cittadini italiani, è giusto che venga messa in atto. Non togliamo l'assegno di invalidità perché ci sono falsi invalidi, piuttosto combattiamo i falsi invalidi".

Reddito di cittadinanza, i beneficiari occupabili e la fase due

Capitolo "furbetti" a parte, la macchina del reddito di cittadinanza ha fatto qualche passo in avanti sul fronte dei percorsi personalizzati di accompagnamento all'inserimento lavorativo. Sono 18mila i beneficiari del reddito di cittadinanza che hanno già trovato un lavoro. Il dato, aggiornato a metà novembre, arriva da Mimmo Parisi, presidente dell’Anpal, l'Agenzia nazionale delle politiche attive per il lavoro. Da settembre al 15 novembre, oltre 200mila beneficiari si sono presentati ai centri per l'impiego, secondo i dati Anpal. La fase due del reddito di cittadinanza, ovvero la firma del Patto per il lavoro per cominciare la ricerca di un’occupazione, ha preso il via a inizio settembre.

Nel dettaglio, in totale sono 704.595 i beneficiari del sussidio che devono essere convocati dai centri per l’impiego, con l’obiettivo di trovare un nuovo lavoro. Come previsto dalla legge, devono cercare un’occupazione - pena la perdita dell’assegno "anti povertà" - non soltanto gli intestatari del reddito di cittadinanza, ma anche i componenti del nucleo familiare maggiorenni che non sono occupati e che non frequentano un corso di studi. Sono esclusi invece i beneficiari della pensione di cittadinanza, i beneficiari di età pari o superiore a 65 anni, nonché i componenti con disabilità, fatta salva la volontaria adesione ad un percorso personalizzato. Possono essere esonerati al momento della convocazione coloro che hanno figli con meno di tre anni o componenti del nucleo familiare con disabilità grave o non autosufficienti, ma anche i frequentanti di corsi di formazione e gli occupati a basso reddito.

Reddito di cittadinanza: da settembre trovano lavoro in 18mila (soprattutto a termine)

Ebbene, degli oltre 700mila beneficiari considerati occupabili, dopo due mesi e mezzo la procedura è partita solo per poco più di 200mila. Per chi non si presenta partiranno le comunicazioni all’Inps per le sanzioni. Come detto, sono 18mila coloro che hanno trovato un lavoro, prevalentemente "a tempo". Di questi, più di 12mila, spiega ilSole24Ore, hanno trovato infatti un impiego a termine, che li ha costretti a rinunciare all'assegno del reddito di cittadinanza.

"La stragrande maggioranza dei nuovi occupati ha trovato lavoro in autonomia, senza l'aiuto dei navigator, in campo da metà settembre. In particolare, in quasi 13mila hanno trovato lavoro tra i due e i sei mesi dalla presentazione della domanda di Reddito di Cittadinanza, mentre in 3mila hanno impiegato meno di un mese".
 

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