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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Reddito di cittadinanza, disoccupati (formalmente) spacciano cocaina e prendono il sussidio

Ennesimo caso di "furbetti" del reddito di cittadinanza: un arresto e una denuncia a Ragusa. Le circostanze in cui il reddito di cittadinanza può essere perso o ridotto sono chiare e ben spiegate sul sito del provvedimento: ecco l'elenco

Quotidianamente o quasi vi diamo notizia dei casi di percettori indebiti del reddito di cittadinanza che vengono smascherati. Gli episodi accertati in questi mesi sono centinaia. L'ultimo arriva da Ragusa, dove i finanzieri hanno arrestato una persona e ne hanno denunciata un'altra: si tratta di spacciatori che percepivano il reddito di cittadinanza. L'accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

I due sono stati trovati in possesso di circa 47 grammi di cocaina pronta per essere immessa sul mercato ragusano. Inoltre, formalmente disoccupati, sono anche risultati percettori del sussidio "anti povertà". I finanzieri sono intervenuti mentre era in atto la cessione, ad un occasionale acquirente, di circa quattro grammi della sostanza contenuta all’interno di un involucro termosaldato del valore di 250 euro. Poi è scatta la perquisizione domiciliare presso le abitazioni dei fermati: le Fiamme Gialle hanno rinvenuto e sequestrato ulteriori grammi 43 di cocaina, abilmente occultati in un beauty case, nascosto in una cesta per la biancheria, nonché 550 euro in contanti. Recuperate anche 48 pasticche di sostanza utilizzata per il taglio della cocaina, un bilancino di precisione e attrezzatura per il confezionamento.

Reddito di cittadinanza, disoccupati (formalmente) spacciano cocaina e prendono il sussidio: scoperti

Gli ulteriori accertamenti eseguiti hanno consentito poi di rilevare che i fermati, formalmente disoccupati, percepivano dallo scorso anno il sostegno economico del reddito di cittadinanza. Per loro è scattata la segnalazione alla competente Inps: il sussidio sarà revocato.

Reddito di cittadinanza: ecco chi perde il sussidio

Le circostanze in cui il reddito di cittadinanza può essere perso o ridotto sono chiare e ben spiegate sul sito del provvedimento. E' bene riproporre l'elenco, ancora una volta. Si prevede la decadenza dal reddito di cittadinanza quando uno dei componenti il nucleo familiare:

  • non effettua la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;
  • non sottoscrive il Patto per il lavoro ovvero il Patto per l’inclusione sociale;
  • non partecipa, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o ad altra iniziativa di politica attiva o di attivazione;
  • non aderisce ai progetti utili alla collettività, nel caso in cui il comune di residenza li abbia istituiti;
  • non accetta almeno una di tre offerte di lavoro congrue oppure, in caso di rinnovo, non accetta la prima offerta di lavoro congrua;
  • non comunica l’eventuale variazione della condizione occupazionale oppure effettua comunicazioni mendaci producendo un beneficio economico del Reddito di cittadinanza maggiore;
  • non presenta una DSU aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare;
  • venga trovato, nel corso delle attività ispettive svolte dalle competenti autorità, intento a svolgere attività di lavoro dipendente, ovvero attività di lavoro autonomo o di impresa, senza averlo comunicato.

Coloro che presentano dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere oppure ometta informazioni dovute è punito con la reclusione da due a sei anni. È prevista, invece, la reclusione da uno a tre anni nei casi in cui si ometta la comunicazione all’ente erogatore delle variazioni di reddito o patrimonio, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio. In entrambi i casi, è prevista la decadenza dal beneficio con efficacia retroattiva e la restituzione di quanto indebitamente percepito.

Non c'è la volontà di "punire" alcuno: è semplice osservanza della legge. Nel caso l’interruzione della fruizione del Reddito di cittadinanza avvenga in ogni caso per ragioni diverse dall’applicazione di sanzioni, il beneficio può essere richiesto nuovamente per una durata complessiva non superiore al periodo residuo non goduto. Nel caso l’interruzione sia motivata dal maggior reddito derivato da una modificata condizione occupazionale e sia decorso almeno un anno nella nuova condizione, l’eventuale successiva richiesta del beneficio equivale a una prima richiesta.

Reddito di cittadinanza 2020 e Isee 2020: informazioni utili

Ricordiamo che per il mese di gennaio 2020 è stata data la possibilità di ricevere il sussidio anche tenendo conto dei vecchi dati Isee. Da febbraio, però, questo non sarà più possibile e chi non avrà l’Isee aggiornato si vedrà sospendere il reddito di cittadinanza e le altre prestazioni legate all’Isee, rischiando in certi casi di dover poi presentare una nuova domanda. Per il nuovo Isee e quindi per confermare il diritto alle prestazioni a sostegno del reddito come il Bonus bebè o il reddito e la pensione di cittadinanza, c’è tempo fino al 31 gennaio.

Ecco l'elenco dei documenti necessari per compilare la Dsu e richiedere l'Isee (ovviamente alcuni documenti come permesso di soggiorno o sentenza di separazione riguardano solo determinate categorie e non tutta la platea).

Documenti anagrafici

  • Stato di famiglia (autocertificato)
  • Documento d'identità del richiedente
  • Permesso o carta di soggiorno per cittadini extracomunitari
  • Tessera sanitaria
  • Sentenza di separazione
  • Contratto di affitto
  • Libretti di circolazione degli autoveicoli posseduti

Per disabili e invalidi

  • Ultima certificazione della disabilità e/o non autosufficienza di un soggetto a carico o del richiedente.

Documenti reddituali

  • Dichiarazione dei redditi
  • Certificazione Unica, ex Cud
  • Canoni di locazione
  • Assegni per coniuge e figli
  • Redditi esenti e/o non imponibili
  • Elenco dei contribuiti percepiti da Enti
  • Buste paga

Patrimonio mobiliare e immobiliare

  • Iban e codice fiscale di tutti i soggetti gestori del patrimonio mobiliare posseduto (banche, poste, investitori, ecc.)
  • giacenza media dei conti correnti
  • saldi dei conti correnti
  • titoli
  • investimenti, azioni, obbligazioni, ecc.
  • Assicurazioni
  • Titoli di possesso di terreni e fabbricati
  • Capitale residuo dei mutui
     

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