Reddito di cittadinanza, Feltri tuona: "Va a 980mila fannulloni"
Il tweet del direttore editoriale di Libero sul reddito di cittadinanza scatena il dibattito
Il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle, continua a far discutere e ad alimentare polemiche. Sono 982mila le domande di reddito e pensione di cittadinanza accolte fino all'8 ottobre 2019, 126mila sono in lavorazione e 415mila respinte o cancellate. In totale 1,5 milioni di nuclei hanno presentato una domanda, per 2,28 milioni di persone coinvolte (di cui 1,47 milioni tra Sud e isole), con un importo medio mensile pari a 482,36 euro. E' quanto si evince dalle tabelle che accompagnano i dati dell'Inps aggiornati all'8 ottobre. E proprio su questi dati, il tweet di Vittorio Feltri, direttore editoriale di 'Libero', ha scatenato i cinguettii.
Il tweet di Vittorio Feltri contro il reddito di cittadinanza
"Reddito di cittadinanza a 980 mila fannulloni. Solo il 5 per cento di costoro cerca lavoro - ha scritto Vittorio Feltri -. Ovvio, meglio incassare senza fare un tubo piuttosto che sgobbare. Scemo chi paga i fancazzisti". "In Svizzera bisogna dimostrare di aver mandato la propria candidatura ad almeno 10 aziende al mese altrimenti si perde l'assegno di disoccupazione. Forse sarebbe stato troppo intelligente per i 5 Stelle", ha commentato un utente. "Con la card - ha osservato un altro utente sotto il tweet di Feltri - c'è qualcuno che staziona all'entrata dei supermercati e propone alla gente, che va fare la spesa, di pagare con la loro card facendosi dare il corrispettivo in denaro con sconto del 30%".
Reddito di cittadinanza a 980 mila fannulloni. Solo il 5 per cento di costoro cerca lavoro. Ovvio, meglio incassare senza fare un tubo piuttosto che sgobbare. Scemo chi paga i fancazzisti.
— Vittorio Feltri (@vfeltri) October 23, 2019
"Non parli così... non sono fannulloni, sono disperati... è giusto aiutarli", ha ribattuto Maurizio. "Le auguro di non provare mai la miseria - ha concluso Lia -. Anzi per il suo bene le auguro proprio di provarla, chissà che non le si apra oltre al cervello il cuore".