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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Reddito di cittadinanza, Italia vs Europa

Dalla Commissione Europea un assist a Di Maio: "Sosteniamo da sempre il reddito minimo, ma bisogna capire come finanziarlo". Ma come funziona negli altri Paesi europei?

La Commissione Europea presieduta da Jean-Claude Juncker "ha sempre sostenuto l'introduzione di programmi di reddito minimo negli Stati membri, che è dopotutto un elemento importante del pilastro sociale europeo". Lo dice il viceportavoce capo della Commissione Europea Alexander Winterstein, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Ci sono però due dettagli non trascurabili: il primo è che una forma di reddito minimo in Italia c'è già, ed è il reddito di inclusione, il secondo è che bisogna trovare i soldi per finanziare la misura.

Winterstein ha infatti sottolineato che "diversi Stati membri hanno sostenuto schemi di reddito minimo, come l'Italia per esempio (con il Reddito di inclusione, ndr). Ora tutti gli Stati membri hanno in qualche forma schemi simili. Naturalmente la questione è come finanziarli. La posizione della Commissione espressa dalla commissaria Marianne Thyssen è una posizione di lunga data". 

La questione per molti Stati membri, non solo per l'Italia, aggiungono fonti Ue, "è come finanziare questi schemi e come strutturarli, in modo che siano efficaci nel combattere la povertà. Di questo" Thyssen e Di Maio "hanno discusso oggi e incoraggiamo il governo italiano a guardare alla questione molto attentamente".

Ma come viene affrontato il problema del sostegno al reddito negli altri Paesi europei? Come abbiamo spiegato in un altro articolo, il M5s ha ragione a dire che nella stragrande maggioranza degli stati Ue ci sono da tempo misure simili al reddito di cittadinanza; è vero anche però che se venissero confermati i 780 euro, il reddito dei 5 Stelle sarebbe il più generoso tra le varie forme di reddito minimo esistenti in Europa se rapportato al reddito medio pro capite. E anche uno dei meno stringenti in termini di obblighi del beneficiario (fonte: Osservatorio dei Conti Pubblici).

L’importo del reddito minimo diventerebbe infatti quasi uguale alla soglia di povertà e pari a circa un terzo del reddito medio pro capite. In nessun altro Paese il livello del reddito minimo è infatti appena sotto la soglia di indigenza definita dall’Eurostat.

Per fare qualche esempio, in Germania lo Stato garantisce un sussidio che oscilla attorno ai 400 euro e sale in presenza di figli. In Regno Unito  il sostegno parte dalle 57,90 sterline a settimana - concesse a un single di età compresa tra i 16 e i 24 anni - e arriva alle 114,85 sterline per le coppie adulte. In Francia l'importo del reddito minimo si aggira sui 500 euro. 

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Anche in termini di obblighi previsti il reddito targato M5s spicca per essere di gran lunga il più generoso. In ben 10 paesi europei è infatti obbligatorio accettare qualsiasi offerta di lavoro pena la perdita del beneficio, in 11 qualsiasi offerta appropriata, e in Francia si può rifiutare soltanto una offerta. La proposta dei 5 Stelle prevede invece la possibilità di rifiutare ben due offerte di lavoro che dovranno peraltro essere "congrue" al curriculum del candidato. 

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