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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Reddito di cittadinanza, sospensione temporanea: chi riguarda e come funziona

C'è una novità (in cantiere) sul reddito di cittadinanza: potrebbe essere inserita la possibilità di sospendere l'erogazione del sussidio per tre mesi mentre si lavora, per poi riprendere l'assegno. Facciamo il punto

Una cosa è certa: il reddito di cittadinanza, una delle misure bandiera del primo governo Conte, è confermato anche per il prossimo anno. Ma cosa potrebbe cambiare col nuovo governo M5s-Pd? Mentre è in corso la fase due - quella delle politiche attive che prevede la firma del patto per il lavoro da parte dei beneficiari, con l'aiuto dei navigator e dei centri per l'impiego - col cambio di maggioranza potrebbero esserci alcune modifiche per una delle misure principali dell'esecutivo precedente. Una delle novità in cantiere, in particolare, è stata illustrata dal presidente dell'Inps Pasquale Tridico e riguarda la sospensione del beneficio "anti povertà" per chi firma un contratto a termine di breve durata. Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio.

Reddito di cittadinanza, la novità (possibile) della sospensione temporanea

Allo studio c'è una correzione del meccanismo del beneficio, con la sospensione temporanea del sussidio in caso di contratti a termine brevi. Il reddito di cittadinanza ripartirebbe poi a contratto scaduto. Una sorta di stop and go. "Un miglioramento ci è stato chiesto sul reddito, relativamente alla possibilità di interromperlo per il lavoratore che ha un rapporto di lavoro temporaneo, al massimo di tre mesi. Poi riprenderebbe il reddito. Sarebbe un incentivo a far accettare un lavoro anche se breve": così il presidente dell'Inps Pasquale Tridico ha spiegato la novità in cantiere. In tal modo si eviterebbe di "rivedere l'Isee in funzione del lavoro" e quindi dell'erogazione del reddito di cittadinanza, ha aggiunto Tridico.

Oggi chi è assunto anche per un solo mese o con un contratto stagionale è obbligato a segnalare la variazione reddituale. E questo può spesso portare alla perdita del reddito di cittadinanza anche per lavori brevi, come quelli stagionali. Questa "correzione" - con una sospensione temporanea per tre mesi mentre si lavora e poi la ripresa del reddito - permetterebbe di rendere più flessibile il meccanismo che regola l'erogazione del sussidio.

Reddito di cittadinanza e offerte di lavoro: addio al sussidio al secondo rifiuto?

Nel governo si sta lavorando anche per stringere le maglie sulle possibilità di rifiutare le opportunità di lavoro offerte. Col nuovo governo, è possibile un inasprimento delle sanzioni nei confronti di chi non si presenterà alle iniziative di orientamento e ai progetti indicati dagli operatori dei centri per l'impiego. Oggi la legge prevede sanzioni in tre fasi:

  • sospensione del bonus per un mese a chi diserta il primo colloquio;
  • due mensilità decurtate a chi è assente al colloquio per la seconda volta;
  • decadenza del reddito di cittadinanza alla terza assenza.

Tra le ipotesi che circolano ci sarebbe l'intenzione di revocare il sussidio economico già alla seconda assenza ingiustificata.

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