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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Auto e casa perquisite, vestiti e droga lo incastrano: addio reddito di cittadinanza

Un uomo percepiva il reddito di cittadinanza e allo stesso tempo vendeva droga e capi di abbigliamento contraffatti: denunciato e addio sussidio

Ora è nei guai: scatta la denuncia per un uomo che percepiva il reddito di cittadinanza e allo stesso tempo vendeva droga e capi di abbigliamento contraffatti. L'operazione è stata portata avanti dalle Fiamme Gialle di Cosenza. Come sono andate le cose? Durante un servizio di controllo economico del territorio, insospettiti dal comportamento di una persona che usciva da un bar di Rogliano (Cosenza) con in mano una voluminosa busta di plastica, dopo averlo fermato ed identificato, hanno visionato il contenuto della stessa.

Prende il reddito di cittadinanza ma vende vestiti contraffatti a Cosenza

All'interno hanno trovato alcuni campioni di capi d'abbigliamento ed accessori contraffatti. I militari quindi deciso di effettuare una perquisizione dell'auto che l'uomo aveva parcheggiato poco distante, rinvenendo all'interno del vano bagagli due scatole contenenti oltre un centinaio di articoli di note marche sportive e griffe della moda, anch'essi contraffatti e destinati alla rivendita.

Inevitabile a quel punto la perquisizione presso l'abitazione di residenza dell'uomo, a Castrolibero (Cosenza), ha permesso ai finanzieri di sequestrare ulteriore merce contraffatta, insieme ad oltre 30 grammi di hashish, già diviso in diverse dosi pronte per essere cedute.

In base agli accertamenti si è scoperto che l'uomo aveva richiesto ed ottenuto - a far data dall'aprile 2019, per un importo di quasi quattromila euro - il reddito di cittadinanza. L'uomo già con precedenti di polizia per reati inerenti le sostanze stupefacenti, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Cosenza per i reati di contraffazione, traffico di sostanze stupefacenti ed indebita percezione del reddito di cittadinanza. Il medesimo rischia adesso fino a sette anni di reclusione ed è stato segnalato all'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per il recupero delle somme indebitamente fruite.

Sul fronte del reddito di cittadinanza la Calabria si posiziona in cima alla classifica per numero di domande presentate ogni mille cittadini residenti, con un valore doppio a quello nazionale: 49 domande presentate a fronte delle 25 richieste rilevate in media in Italia. 

Reddito di cittadinanza e vestiti contraffatti: controlli anti-furbetti

Spesso vi diamo notizia dei casi di percettori indebiti del reddito di cittadinanza. I controlli sono efficaci ma nessuno può fare miracoli. Nel suo report semestrale l’Ispettorato ammette infatti che a causa "delle limitate risorse a disposizione" nei primi sei mesi del 2019 c’è stato un calo delle ispezioni (non solo anti-furbett del rdc, bensì in generale) del 9% rispetto al 2018.

I controlli anti-furbetti del reddito di cittadinanza sono doverosi, non c'è la volontà di "punire" alcuno: è semplice osservanza della legge. Nel caso l’interruzione della fruizione del Reddito di cittadinanza avvenga in ogni caso per ragioni diverse dall’applicazione di sanzioni, il beneficio può essere richiesto nuovamente per una durata complessiva non superiore al periodo residuo non goduto. Se l’interruzione è motivata dal maggior reddito derivato da una modificata condizione occupazionale ed è passato almeno un anno nella nuova condizione, l’eventuale successiva richiesta del beneficio equivale a una prima richiesta.

Il reddito di cittadinanza quindi può essere perso o ridotto in varie situazioni diverse. È prevista la decadenza dal reddito di cittadinanza quando uno dei componenti il nucleo familiare:

  • non effettua la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;
  • non sottoscrive il Patto per il lavoro ovvero il Patto per l’inclusione sociale;
  • non partecipa, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o ad altra iniziativa di politica attiva o di attivazione;
  • non aderisce ai progetti utili alla collettività, nel caso in cui il comune di residenza li abbia istituiti;
  • non accetta almeno una di tre offerte di lavoro congrue oppure, in caso di rinnovo, non accetta la prima offerta di lavoro congrua;
  • non comunica l’eventuale variazione della condizione occupazionale oppure effettua comunicazioni mendaci producendo un beneficio economico del Reddito di cittadinanza maggiore;
  • non presenta una DSU aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare;
  • venga trovato, nel corso delle attività ispettive svolte dalle competenti autorità, intento a svolgere attività di lavoro dipendente, ovvero attività di lavoro autonomo o di impresa, senza averlo comunicato.

Coloro che presentano dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere oppure ometta informazioni dovute è punito con la reclusione da due a sei anni. È prevista, invece, la reclusione da uno a tre anni nei casi in cui si ometta la comunicazione all’ente erogatore delle variazioni di reddito o patrimonio, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio. In entrambi i casi, è prevista la decadenza dal beneficio con efficacia retroattiva e la restituzione di quanto indebitamente percepito.

Altro discorso: si inizia a parlare di una possibile sospensione per lavori brevi: il M5s vuole modificare la misura. Ma per adesso è soltanto un'ipotesi.

Reddito di cittadinanza, sospensione per lavori brevi: così il M5s vuole modificare la misura

reddito cittadinanza card ansa-2

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