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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Reddito di inclusione, arriva l'assegno: chi può chiederlo e a quanto ammonta

Al via i primi pagamenti per il Rei, il nuovo strumento introdotto per il contrasto alla povertà

Il  Rei, il Reddito di inclusione, la misura di contrasto alla povertà prevista dal decreto legislativo 147 del 15 settembre 2017, può essere riscossa dal 27 gennaio. 

ll Rei sostituisce il sostegno per l'inclusione attiva (Sia) e si compone di 2 parti: un beneficio economico, erogato su 12 mensilità (e per un massimo di 18 mesi) attraverso una Carta di pagamento elettronica, e un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà.

Possono accedere al Rei i cittadini italiani e comunitari ed i loro familiari, nonché i titolari del diritto di soggiorno, i cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo ed i titolari di protezione internazionale (asilo politico, protezione sussidiaria) che siano residenti in Italia da almeno 2 anni. In ogni caso, il nucleo familiare di chi richiede il Rei deve avere un valore dell'Isee, in corso di validità, non superiore a 6mila euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;

L'ammontare del Rei varia in base all’ampiezza del nucleo familiare e tiene conto di eventuali trattamenti assistenziali e redditi in capo al nucleo stesso. L'assegno partirà da un minimo di 187 euro per le famiglie composte da una persona e arriverà fino a 485 euro per quelle con 5 componenti o più;

Il Rei è compatibile con lo svolgimento di un'attività lavorativa ma non con la contemporanea fruizione, da parte di qualsiasi componente il nucleo familiare, della Naspi o di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria.

Dal blog "Asso di denari" di Carlo Sala

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