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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Reddito di residenza attiva, 700 euro al mese "per vivere in questi paesi"

Dopo il Molise, la proposta del Movimento 5 stelle anche in Umbria: ''Settecento euro al mese a chi decide di trasferirsi nelle aree spopolate della regione ed aprire un’attività di natura economica''

Lo spopolamento dei piccoli centri abitati è un problema in diverse zone dell'Italia, tanto che diverse amministrazioni comunali hanno cercato di porre rimedio a questo fenomeno con iniziative di vario genere. Una di queste, adottata in Molise, si chiama Reddito di residenza attiva e prevede  l'erogazione di una somma in denaro a favori di chi deciderà di trasferirsi nei piccoli Comuni. Un'idea che dal Molise potrebbe ''passare'' anche all'Umbria, dove i dati sullo spopolamento non lasciano molto spazio alle interpretazioni: la popolazione al 1° gennaio 2014 era pari a 896.742 mentre al 30 giugno 2019 era 879.859. Facendo un rapido conto: in 5 anni e mezzo sono andate via 16.883 persone, con le previsioni future che non sembrano invertire questo trend. 

Reddito di cittadinanza attiva in Umbria: ''700 euro al mese''

Come avvenuto per il Molise, in Umbria è arrivata la proposta del Movimento 5 stelle in consiglio regionale per introdurre il Reddito di residenza attiva. Thomas De Luca, capogruppo stellato, ha preso spunto da una legge del Molise per far tornare a popolare le zona rurali (la montagna e i piccoli centri) dando un contributo. ''Settecento euro al mese a chi decide di trasferirsi nelle aree spopolate della regione ed aprire un’attività di natura economica o legata ai servizi per la comunità. Questo è quanto sta avvenendo in Molise, dove la legge per il reddito di residenza attiva è diventata realtà, spingendo oltre 600 persone e famiglie provenienti dai cinque continenti a partecipare ad un apposito bando e presentare progetti ideati per potersi trasferire''. 

Come riporta PerugiaToday, secondo l’esponente del M5s in Umbria occorre fermare l’emorragia di persone che stanno abbandonando le zone rurali, un fenomeno che nel corso degli anni ha interessato principalmente l’area dell'Appennino e i monti Martani, zone che sono state ampiamente provate dal dramma del terremoto

"Credo che sarebbero tanti i nostri conterranei che, se incentivati, coglierebbero al volo la possibilità di vivere di costruirsi un occupazione ed un futuro in zone meravigliose, dove il contesto sociale sano, la solidarietà tra residenti si uniscono alla bellezza di paesaggi integri dal punto di vista ambientale e naturalistico. Per questo – conclude - sono già al lavoro per stilare una proposta di legge da condividere e che spero possa quindi trovare il più ampio supporto sia dalle forze politiche di minoranza che dalla maggioranza''. 

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