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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Rei, il reddito di inclusione per più di un milione di persone: c'è un nuovo modello di domanda

I dati dei primi nove mesi del 2018 forniti dall'Inps. A luglio si registra un incremento dei 'nuovi' nuclei beneficiari di Rei del 76% rispetto al mese di giugno, sulla scia della modifica normativa che non prevede più i requisiti familiari come condizione per ottenere l'aiuto

Nel periodo gennaio-settembre del 2018 sono stati erogati benefici economici a 379mila nuclei familiari coinvolgendo più di un milione di persone. Sono questi gli ultimi dati aggiornati sull'assegnazione del Reddito di inclusione (Rei) nei primi nove mesi dell'anno. La maggior parte dei benefici vengono erogati nelle regioni del sud (69%) con interessamento del 72% delle persone coinvolte. Il 47% dei nuclei beneficiari di Rei, che rappresentano oltre il 51% delle persone coinvolte, risiedono in sole due regioni: Campania e Sicilia; a seguire Calabria, Lazio, Lombardia e Puglia coprono un ulteriore 28% dei nuclei e il 27% delle persone coinvolte.

Il tasso di inclusione del Rei, ovvero il numero di persone coinvolte ogni 10.000 abitanti, risulta nel periodo considerato a livello nazionale pari a 184; raggiunge i valori più alti nelle regioni Sicilia, Campania e Calabria (rispettivamente pari a 540, 517, 389) ed i valori minimi in Friuli Venezia Giulia ed in Trentino Alto Adige (pari in entrambi i casi a 23). Il 10% dei nuclei percettori di Rei risulta extracomunitario, per cittadinanza del richiedente la prestazione, e di questi si evidenzia un'incidenza del 30% nelle regioni del Nord. A luglio si registra inoltre un incremento dei 'nuovi' nuclei beneficiari di Rei del 76% rispetto al mese di giugno, sulla scia della modifica normativa che non prevede più i requisiti familiari come condizione per ottenere l'aiuto. Le decorrenti nel periodo luglio-settembre 2018 sono 101mila, di cui il 43% è imputabile a nuclei appunto senza il possesso dei requisiti familiari precedentemente richiesti ai fini della concessione del beneficio. I richiedenti 'single' rappresentano il 41% della distribuzione.

Rei, qual è l'importo medio del reddito di inclusione

L'importo medio mensile erogato nel periodo gennaio-settembre 2018, pari a 305 euro, risulta variabile a livello territoriale, con un range che va da 239 euro per i beneficiari della Valle d'Aosta a 336 euro per la Campania. Complessivamente le regioni del Sud hanno un valore medio del beneficio più alto di quelle del Nord pari a 53 euro (+20%) e del Centro pari a 37 euro (+13%). Analizzando la distribuzione mensile dei nuclei percettori di Rei, emerge, a fronte di un aumento del flusso dei beneficiari, una diminuzione dell'importo medio mensile erogato che in agosto scende sotto la soglia dei 300 euro; tale tendenza al decremento è collegabile all'aumento del numero dei nuclei monoparentali conseguente al carattere universale assunto dai requisiti.

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L'importo medio varia sensibilmente, per costruzione della misura, per numero dei componenti il nucleo familiare, passando da 177 euro per i nuclei monocomponenti a 433 euro per i nuclei con 6 o più componenti, si legge nei dati pubblicati dall'Osservatorio sul Reddito di Inclusione. La differenza media mensile tra i due importi varia tra 11 euro per i nuclei monocomponenti e 107 euro per quelli con 6 e più componenti. Inoltre, analizzando la composizione dei nuclei per il periodo gennaio-settembre 2018, risulta che sono 208mila i nuclei con minori; essi rappresentano il 55% dei nuclei beneficiari e coprono il 73% delle persone interessate. La classe modale dei nuclei con minori è quella con quattro componenti, che rappresenta il 32% del totale. I nuclei con disabili sono 69 mila e rappresentano il 18% dei nuclei beneficiari, coprendo il 18% delle persone interessate. La classe modale dei nuclei con disabili è quella con un solo componente, che rappresenta il 25% del totale.

Rei, chi ne ha diritto e nuovo modello di domanda: tutte le informazioni

Il Reddito di inclusione (REI) è una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica. I cittadini possono richiederlo dal 1° dicembre 2017 presso il Comune di residenza o eventuali altri punti di accesso indicati dai Comuni. Il REI si compone di due parti:

  • un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta REI);
  • un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei servizi sociali del Comune.

Dal 1° gennaio 2018 il REI ha sostituito il SIA (Sostegno per l'inclusione attiva) e l'ASDI (Assegno di disoccupazione). Il REI nel 2018 viene erogato alle famiglie in possesso dei seguenti requisiti.

Requisiti di residenza e soggiorno. Il richiedente deve essere congiuntamente:

  • cittadino dell'Unione o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.

Requisiti familiari. Nell'ottica della progressiva estensione della misura, la Legge di Bilancio 2018 (art. 1, comma 192) abroga dal 1° luglio 2018 tutti i requisiti familiari (presenza di un minorenne, di una persona disabile, di una donna in gravidanza, di un disoccupato ultra 55enne). Pertanto, a partire dal 1° giugno 2018, possono presentare domanda tutti coloro che possiedono gli altri requisiti, indipendentemente dalla composizione familiare.

Al riguardo si sottolinea che il nucleo familiare di riferimento per il calcolo dell'ISEE non coincide necessariamente con la famiglia anagrafica. Salvo casi particolari, la normativa ISEE prevede infatti che i coniugi fanno parte dello stesso nucleo anche se con diversa residenza anagrafica; i figli minori di 18 anni fanno parte del nucleo del genitore con il quale convivono; i figli maggiorenni, se non sono coniugati e non hanno figli, fanno parte del nucleo familiare dei genitori anche se non conviventi, se risultano a loro carico ai fini Irpef. A tal fine si chiarisce che sono considerati fiscalmente a carico se hanno redditi non superiori alla soglia di euro 2840,51, al lordo degli oneri deducibili.

Requisiti economici. Il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di:

  • un valore ISEE in corso di validità non superiore a 6mila euro;
  • un valore ISRE (l'indicatore reddituale dell'ISEE, ossia l'ISR diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3mila euro;
  • un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;
  • un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10mila euro (ridotto a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona sola). 

Per accedere al REI è inoltre necessario che ciascun componente del nucleo familiare:

  • non percepisca già prestazioni di assicurazione sociale per l'impiego (NASpI) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria;
  • non possieda autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
  • non possieda navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).

Il beneficio economico varia in base al numero dei componenti il nucleo familiare (vedi tabella 1) e dipende dalle risorse economiche già possedute dal nucleo medesimo.

rei tabella1-2

In particolare, il valore del beneficio massimo mensile è ridotto dell'importo mensile degli eventuali trattamenti assistenziali percepiti dalla famiglia nel periodo di fruizione del REI, esclusi quelli non sottoposti alla prova dei mezzi, come ad esempio l'indennità di accompagnamento.

Inoltre, se i componenti del nucleo familiare percepiscono dei redditi, il beneficio mensile del REI è ulteriormente ridotto di un importo pari al valore dell'ISR adottato ai fini ISEE (non considerando i benefici assistenziali già sottratti). L'ISR tiene conto, tra l'altro, delle spese per l'affitto (che vengono sottratte dai redditi fino a un massimo di 7mila euro, incrementato di 500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo) e dei redditi da lavoro dipendente (che vengono sottratti per il 20%, fino ad un massimo di 3mila euro).

Per sapere di più su come si calcola il beneficio effettivo del REI clicca qui (documento pdf).

Il beneficio viene concesso per un periodo massimo di 18 mesi e, se necessario, potrà essere rinnovato per ulteriori 12 mesi. In tal caso, la richiesta di rinnovo potrà essere inoltrata non prima di 6 mesi dall'erogazione dell'ultima mensilità. Per fruire del REI occorre avere una attestazione ISEE in corso di validità. Poiché l'ISEE ordinario scade a gennaio di ogni anno, al fine di evitare la sospensione del beneficio, chi presenta la domanda per il REI dal 1° gennaio 2018 deve essere già in possesso dell'attestazione ISEE 2018. Il versamento del beneficio decorre dal mese successivo alla richiesta. Condizione necessaria per accedere al beneficio è aver sottoscritto il Progetto personalizzato, con il quale la famiglia è tenuta a svolgere determinate attività.

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