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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Tempi, costi e sanzioni per la revisione auto

Revisione auto: da pochi giorni è in vigore il nuovo certificato. Girare con un veicolo non revisionato comporta una multa da 168 a 674 euro

Dal 20 maggio 2018 è in vigore il nuovo certificato di revisione auto previsto dal decreto ministeriale 214/2017, a seguito della recezione della Direttiva europea 2014/45. Il certificato, che deve ora essere inviato anche al ministero Infrastrutture e Trasporti, riporta il numero e la targa del telaio, il luogo e la data del controllo, la categoria del veicolo, le carenze individuate e il livello di gravità, nonché il risultato del controllo tecnico, il nome dell'organismo che lo ha effettuato e la data del successivo controllo, il numero di chilometri percorsi dal veicolo.

La revisione auto è obbligatoria, diversamente dal tagliando. Auto, moto, scooter, camper, furgoni, camion e rimorchi non superiori a 3,5 tonnellate devono effettuare la revisione dopo 4 anni dalla prima immatricolazione e poi ogni 2 anni; i camion e rimorchi superiori a 3,5 tonnellate ed i veicoli con più di 9 posti (minibus, autobus), le ambulanze e i pullman devono sottoporsi a revisione ogni anno, mene gli autoveicoli d’epoca o di interesse storico e tutta la categoria di veicoli atipici devono sottoporsi a revisione ogni 2 anni ((esiste poi anche una revisione straordinaria: si tratta di un controllo straordinario che può essere richiesto dall’Ufficio Dipartimento dei Trasporti Terrestri in seguito ad un incidente; la segnalazione è a cura della Polizia che accerta l’atto).

Revisione auto, cambia tutto: si rischiano multe fino a 674 euro 

Revisione auto, due vie con costi differenti

Per effettuare la revisione si possono seguire due vie con costi differenti: ci si può rivolgere agli uffici della Motorizzazione Civile o a officine autorizzate dalla Provincia. Nel primo caso occorre presentare una domanda su modello TT2100 (disponibile online e negli uffici), pagare un bollettino di 45,00 euro sul c/c 9001 intestato al Dipartimento Trasporti Terrestri (reperibile anche negli uffici postali) ed occorre altresì possedere la carta di circolazione originale e prenotare la revisione. Se ci si rivolge a officine autorizzate della Provincia la tariffa per la revisione, fissata con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ammonta a 65,68 euro (45 euro il costo per la revisione del veicolo pagata all’officina, 9,90 euro per IVA al 22% sul costo suddetto, cui andranno sommati 11,78 euro per i diritti e per le spese postali) ai qual si affiancano costi per ulteriori 10,20 euro per le pratiche automobilistiche da versare sul conto corrente postale 9001 con esonero IVA ex art. 15, per il servizio pagamento e per l’IVA sul servizio e per 1,78 euro per le spese postali.

Revisione auto gpl e a metano

Le bombole di GPL vanno sostituite dopo 10 anni di utilizzo dalla prima immatricolazione sia in caso di allestimento originale che aggiuntivo (il costo per questo tipo di intervento va dai 300 ai 500 euro); l’impianto a GPL (sia della casa madre che aftermarket) è invece soggetto a periodici controlli effettuati durante il tagliando, per verificare il funzionamento di iniettori, sistema elettrico, tubazioni e raccordi, l’eventuale sostituzione del filtro GPL e la sostituzione del riduttore (intorno ai 100.000 chilometri).

Le auto a metano soggiacciono a una duplice revisione: quella ordinaria e una specifica per le bombole (che comporta di pagare solo i costi della manodopera). Per le bombole omologate secondo la normativa nazionale (DGM) si calcolano 5 anni dalla prima immatricolazione o installazione dell’impianto; per quelle omologate secondo la norma europea (R110 ECE/ONU) si calcolano 4 anni dalla prima immatricolazione o installazione dell’impianto; per le bombole omologate secondo la norma europea (R110 ECE/ONU) di tipo IV, si calcolano 4 anni dalla prima immatricolazione o installazione dell’impianto e successivamente 2 anni di volta in volta.

Girare con un veicolo non revisionato comporta una multa da 168 a 674 euro, che può raddoppiare in caso di recidiva. Il massimo ritardo tollerato per effettuare la revisione, quando è il momento, coincide con la scadenza dello stesso mese in cui fu fatta la prima revisione. Si può circolare con un impianto a metano non revisionato ma solo sfruttando l’alimentazione a benzina  (in caso di controllo, si rischia comunque una multa da 148 a 594 euro con ritiro della carta di circolazione).

Dal blog "Asso di denari" di Carlo Sala
 

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